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Istituto Erich Fromm
di Psicoanalisi Neofreudiana
Presentazione



  • Fondazione

    L'Istituto fu fondato a Bologna nel 1979 e più tardi, nel 1988, fu riformato sotto il nuovo nome di "Istituto Erich Fromm di Psicoanalisi Neofreudiana". Esso è membro dell'IFPS, "International Federation of Psychoanalytic Societies", e associato sia all'"International Erich Fromm Society" sia all'"International Ferenczi Society". Ha preso parte alla costituzione dell'OPIFER, "Organizzazione di Psicoanalisti Italiani - Federazione e Registro".


  • Identita' di Scuola

    I tratti distintivi del Corso di formazione in psicoterapia sono:
    a) la psicoanalisi, intesa come psicoanalisi senza aggettivi;
    b) la marcata caratterizzazione della parte teorica in senso antropologico-culturale, filosofico, sociologico, storico-religioso.


  • Scopi principali

    L'Istituto intende contribuire alla formazione di una tradizione di ricerca frommiana e al suo sviluppo in Italia. Il lavoro clinico quotidiano ha accompagnato Fromm per tutta la vita ed è la fonte dichiarata delle sue teorie. Il primo compito dell'Istituto è raccogliere e coordinare un patrimonio d'esperienza clinica attraverso studi e ricerche. In materia di tecnica psicoanalitica, i documenti consistono in acute e preziose note, più o meno lunghe, sparse in vari libri, in opere postume e in interviste e seminari registrati e non pubblicati. Inoltre, le "regole" dell'"arte" psicoanalitica di Fromm sopravvivono negli allievi da lui analizzati o avuti in supervisione, alcuni dei quali hanno insegnato o insegnano presso l'Istituto.
    Per questo l'Istituto Erich Fromm sorse come istituto di training psicoanalitico. Il Corso attuale, approvato dal M.U.R.S.T., dura quattro anni.
    Un altro scopo è l'alta divulgazione scientifica rivolta al pubblico, non solo in materia psicoanalitica ma anche nei campi delle scienze umane in genere: sociologia, pedagogia, antropologia, storia delle religioni, ecc. In campo clinico inoltre viene offerta supervisione psicoanalitica individuale e di gruppo a tutti i colleghi che la chiedano.


  • Psicoanalisi senza aggettivi

    Pensiamo che la visione frommiana della psicoanalisi aiuti a coltivare uno spirito di dialogo e confronto. Quest'affermazione si basa sul chiarimento di un punto importante: se anche Fromm fondò con Sullivan, Clara Thompson e Frieda Fromm-Reichmann l'Istituto "Alanson White" di New York, e in seguito fondò l'"Instituto Mexicano de Psicoanalisis" di Mexico City, e anche fu poi tra i promotori della costituzione dell'IFPS, egli non intese dar vita ad una nuova "scuola" di psicoanalisi. "I have never wanted to found a school of my own". Il suo fu un contributo critico, un lievito.
    L'aggettivo "neofreudiano" che compare nella denominazione dell'Istituto fu dovuto a ragioni di dibattito interno negli anni '85-88. Prevalse l'esigenza di dichiarare una scelta di campo. Oggi, noi riteniamo che, in generale, il termine "neofreudiano" abbia solo un valore storico e non si possa considerare una qualificazione scientifica vigente, attuale; se si vuole, esso presenta un valore d'omaggio reso all'originalità di pensiero di un gruppo d'autori. Di fatto, il significato del termine "interpersonale", riferito ad una parte della psicoanalisi americana, assorbe quello del termine "neofreudiano".
    Dunque, e questa precisazione va fatta, l'intitolare ad Erich Fromm l'Istituto bolognese non rappresenta l'illegittima pretesa di codificare un indirizzo frommiano in psicoanalisi, bensì l'intenzione di accoglierne il più
    possibile la lezione, con la sollecitazione che l'umanesimo radicale di Fromm rivolge alla psicoanalisi, anche attraverso suggerimenti di tecnica psicoanalitica. Fromm è l'autore privilegiato dall'Istituto, che però concepisce il suo pensiero nel grande alveo psicoanalitico che va da Freud, Groddeck e Ferenczi agli interpersonalisti e relazionali americani, tenuto conto degli "indipendenti" inglesi.
    In questa prospettiva, la psicoanalisi è psicoanalisi senza aggettivi, e non viene proposta, come talora si crede, una "psicoanalisi umanistica". Alla psicoanalisi come fenomeno storico-culturale complesso, che ha un secolo di vita, si rivolge l'umanesimo, che da millenni si muove nella storia. L'umanesimo pone delle richieste alla psicoanalisi e la psicoanalisi, nel rispondere, chiarisce degli aspetti di sé.

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