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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Anna Maria Della Vedova e Carlo Cristini

La promozione della salute psichica perinatale

Edizioni Carocci, 2011, Roma

Recensione a cura di Paola Manfredi



Quarta di copertina

La salute psichica perinatale è un’area di rilevante interesse, considerato l’elevato rischio di incorrere in una sofferenza psichica nelle fasi che precedono e seguono la nascita di un figlio e vista l’importanza delle ricadute che questa ha sulla donna, sul bambino e sulla famiglia. Promuovere la salute psichica perinatale significa occuparsi di molteplici aspetti, individuali e di contesto, che favoriscono il benessere psicologico materno- infantile nel periodo che va dal concepimento al primo anno di vita. Considerati gli importanti aspetti di cambiamento che la genitorialità comporta sul piano biologico, psicologico e sociale, è necessaria una specifica formazione degli operatori dell’area perinatale che consenta di comprendere i bisogni della madre, del bambino e della famiglia e di individuare la presenza di una eventuale sofferenza emotiva. L’evidenza scientifica conferma l’efficacia di una prevenzione secondaria del disagio psichico perinatale attraverso l’individuazione precoce. Anche in Italia è sempre più sentita la necessità di promuovere il benessere psicologicomaterno-infantile, valorizzando l’importanza di un orientamento integrato tra le diverse figure sanitarie che si prendono cura del bambino e dei suoi genitori. Il volume, realizzato in una prospettiva multidisciplinare, con un contributo originale di Lynne Murray, raccoglie lavori di studiosi accomunati dalla necessità di riconoscere, nell’ambito delle diverse attività di assistenza e cura, le esigenze psicologiche di genitori e bambini.


Anna Maria Della Vedova, è ricercatrice di Psicologia Generale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia; è autrice di numerose pubblicazioni nell’ambito della psicologia perinatale.

Carlo Cristini, Insegna Psicologia Generale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia; è autore di numerosi volumi e articoli in vari settori della psicologia.



Recensione a cura di Paola Manfredi

    Ogni esperienza che dischiude la possibilità di gioia, maturazione, sviluppo, reca in sé ineluttabilmente il rischio di dolore, sofferenza, conflitti. Così accade anche per la genitorialità ed in particolare per quel tempo che precede e segue la nascita di un figlio, cioè il periodo perinatale, in cui disturbi dell'umore e disturbi d'ansia possono affliggere le donne tanto nel post partum, quanto, con una prevalenza eguale o persino più elevata, durante la gravidanza.

    Il tema del disagio psichico perinatale, del suo rischio, della prevenzione e della cura, è di grande interesse su più livelli: certamente cruciale nell'operatività clinica per le implicazioni sulla qualità di vita delle donne, dei loro figli e dell'intero nucleo familiare, ma egualmente importante come area di ricerca, di interesse scientifico per più discipline, essendo molti quesiti ancora insoluti, rispetto all'eziologia, all'esistenza di una o più specifiche entità diagnostiche e all'efficacia terapeutica. Il volume curato da Anna della Vedova e Carlo Cristini La promozione della salute psichica perinatale ha l'indubbio merito di dare voce ad entrambe queste esigenze; con diversa caratterizzazione a seconda dei differenti contributi e delle specifiche caratteristiche degli autori, testimonia un autentico interesse per la sofferenza umana – che trova espressione anche in concrete progettualità – e una viva curiosità scientifica, uno spirito quindi profondamente clinico.

    A dispetto dell'immagine idealizzata e semplificata della maternità, che forse ci consente, in un mondo sempre meno rassicurante, l'azzardo – a volte improvvido – di mettere al mondo dei figli, la sofferenza psichica, in particolare nella sua tonalità depressiva, impone una visione certamente complessa, poliedrica, articolata delle vicende della nascita ed apre una finestra che ci consente di guardare ad alcuni elementi costitutivi di tale esperienza, sia nella salute che nel disagio. Si evidenzia in particolare come sia assolutamente impossibile pensare alle vicende della nascita restringendo lo sguardo al solo rapporto madre-figlio. La nascita è la rappresentazione incarnata di molteplici relazioni e la sua comprensione non può che costituirsi a partire da uno sguardo, o meglio, da sguardi relazionali. La sofferenza di una gestante o di una madre interrogano gli operatori su aspetti biologici, psicosomatici, psicosociali, sulle dinamiche psichiche, sia nelle loro espressioni attuali e manifeste, sia nelle vicende intrapsichiche e più remote della storia personale dal funzionamento di coppia alle vicende legate all'identità femminile, al rapporto con la propria madre, alla qualità delle cure ricevute dai propri genitori. Nel volume tutti questi differenti aspetti sono dettagliatamente documentati da un punto di vista bibliografico ed alcuni di questi rilievi sono specifico oggetto di originali lavori di ricerca e/o di progetti di prevenzione.

    La complessità e la delicatezza delle vicende della nascita recano necessariamente anche una quota variabile di conflittualità, aprono “fisiologicamente” una crisi: a volte sono a disposizione risorse adeguate per vivere sufficientemente bene questa esperienza e costruire un nuovo (il cambiamento è una certezza) e più ricco equilibrio, altre volte ci sono situazioni di stallo disadattivo o di regressione. A differenza di ogni altra crisi che la vita ci pone innanzi, questa crisi si carica però di una responsabilità e di un'urgenza specifiche: una madre non può attendere (troppo) di stare bene perché il neonato non può avere pazienza. Sappiamo che sia il cervello che la nostra mente si formano nella relazione e cioè vale ancor più per un neonato, sia perché egli viene al mondo con un cervello non completamente maturo, sia perché la madre (il caregiver) è per il neonato quasi tutto il suo ambiente. Nel volume La promozione della salute psichica perinatale sono riportati con chiarezza dati di ricerche che documentano il prezzo di tale sofferenza. Una madre che, a causa della depressione, si trova a vivere con il proprio bambino scambi interattivi disfunzionali nei primi mesi di vita, non solo espone il figlio a situazioni stressanti nel presente, ma lascia in lui segni di sofferenza nello sviluppo successivo che possono trovare espressione in disturbi della regolazione affettiva, in difficoltà nel condividere le emozioni, nella presenza di una maggior quota d’ira, in una minore tolleranza alla frustrazione, nella maggiore probabilità di avere pattern d’attaccamento insicuro, in disturbi dell’apprendimento nei bambini e in un maggior rischio di sviluppare disturbi depressivi e ansiosi in fase adolescenziale.

    Se è vero che le conseguenze di una sofferenza psichica perinatale si ripercuotono sullo sviluppo neurologico, cognitivo e relazionale e sull’aumento di rischio psicopatologico in adolescenza, va però anche evidenziato (e il libro lo sottolinea fin dal titolo stesso) che molte sono le possibilità di promuovere la salute. Questo surplus di responsabilità che grava sul disagio psichico di una madre è forse anche una straordinaria motivazione a ricercare e costruire una salute, che non è solo propria.

    Data la complessità, già sottolineata, delle vicende legate alla nascita di un figlio, ne consegue che anche gli interventi a tutela della salute vedano in questo ambito il coinvolgimento di più soggetti e differenti proposte. Il volume ha il merito di sottolineare come sia vincente adottare una visione autenticamente interdisciplinare, in cui le letture frutto di saperi differenti, non vengano semplicemente accostate in una conoscenza cumulativa, ma ogni sapere sia insieme arricchito e messo in discussione dagli altri, in funzione di un progetto di costruzione della salute di ogni singola persona, che con una storia assolutamente unica, uno specifico contesto familiare e sociale ed assetti particolari, domanda di vivere, quanto meglio le è consentito, un periodo assolutamente unico della vita.

    Nonostante la prevalenza del disagio psichico nel periodo perinatale, le sue dolorose conseguenze e d'altra parte l'efficacia documentata dei possibili interventi di sostegno, l’assistenza agli aspetti psicologici della perinatalità, che passa per una formazione specifica degli operatori ed una reale integrazione tra le diverse figure di cura che ruotano intorno alla salute della madre e del bambino, è ancora poco diffusa. L'agevole testo curato da Anna Maria Della Vedova e da Carlo Cristini è certamente un ottimo strumento per aiutare gli operatori a colmare questa lacuna ed affinare il loro sguardo e le loro competenze nell'area perinatale.

Indice

    Presentazione di Anna Maria Della Vedova e Carlo Cristini

    Parte prima

    1. Psicologia clinica perinatale: curare i genitori per una "buona" transgenerazionalità di Antonio Imbasciati

    Lo sviluppo neuromentale/Transgenerazionalità/Come si può curare la transgenerazionalità/Bibliografia

    2. Aspetti della perinatalità fra psicologia e antropologia di Carlo Cristini

    Introduzione/Maternità e paternità, contesto sociale e culturale/Separazioni, reintegrazioni e sviluppi/Bibliografia

    3. La promozione della salute mentale perinatale: una visione d’insieme di Anna Maria Della Vedova

    Introduzione/L’importanza della prevenzione e del trattamento dei disturbi mentali perinatali/Un esempio di assistenza integrata alla salute

    mentale perinatale: il modello anglosassone/Conclusioni/Bibliografia

    4. Disturbi psichici perinatali: focus sulla depressione postpartum di Antonio Vita, Anna Maria Della Vedova e Giacomo Deste

    Introduzione/Disforia postpartum/Depressione postpartum/Psicosi postpartum/Disturbi d’ansia del postpartum/Bibliografia

    5. La depressione postnatale ed i suoi effetti sullo sviluppo del bambino di Lynne Murray

    Introduzione/Effetti della PND sulla qualità della relazione madre-bambino/Effetti della PND sullo sviluppo neurologico/Effetti della PND

    sullo sviluppo cognitivo/Effetti della PND sullo sviluppo socio-emotivo infantile e rischio psicopatologico in adolescenza/Bibliografia

    Parte seconda

    6. Psicopatologia depressiva perinatale: protocollo di assessment e intervento in una struttura ospedaliera di Francesca Agostini, Fiorella

    Monti, Paola Dallacasa, Antonella Liverani e Laura Bozicevic Introduzione. Depressione in gravidanza/La ricerca-intervento in una struttura ospedaliera/Risultati. La fase di assessment psicologico/Risultati.

    La fase di intervento psicologico/Discussione dei risultati e riflessioni conclusive/Bibliografia

    7. Complessità psicologica della gravidanza e rischio depressivo: la rilevanza del legame precoce madre-figlia di Anna Maria Della

    Vedova, Benedetta Ducceschi, Bruno Mario Cesana e Antonio Imbasciati Introduzione/La ricerca/Conclusioni/Bibliografia

    8. La "qualità della care" come protezione degli stati depressivi nelle madri di bambini nati pretermine. Risultati dello studio NEOACQUA

    di Rosario Montirosso, Roberto Bellù, Guido Calciolari, Maria Caterina Cavallo, Alberto Del Prete, Livio Provenzi, Rinaldo Zanini, Renato Borgatti e

    Gruppo di studio NEOACQUA/Introduzione/Lo studio NEO-ACQUA/Discussione e conclusioni/Bibliografia





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