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INTERAZIONI N. 2 - 2001
Riassunti


L’incestuale nelle somatosi, di Bernard Defontaine
Il ruolo determinante di una problematica incestuale nelle carenze del funzionamento mentale e la comparsa di affezioni somatiche sono attribuite all’incapacità di rimuovere le emergenze incestuose il cui destino è allora quello di essere represse. La causalità è riportata agli ostacoli che le relazioni incestuali oppongono alla formazione dei simboli, alla trasformazione dell’energia somatica in libido, così come alla trasformazione delle eccitazioni in pulsioni e rappresentazioni.

Il corpo familiare, di Vittorio Cigoli
Il contributo prende l’avvio dalla delineazione delle fonti filosofico-storico-antropologiche che sostengono l’idea di corpo familiare. Passa poi a considerare il costrutto di corpo familiare cogliendone la doppia natura, una relativa alla dimensione rappresentazionale, l’altra relativa allo scambio tra le generazioni. In particolare vengono criticate concezioni del corpo di tipo isomorfico tra realtà interna ed esterna, così come di tipo organicistico-naturalista. Sulla base del lavoro di ricerca clinica compiuto nel corso degli anni, l’Autore presenta le categorie attraverso cui il corpo familiare prende forma e si rappresenta. A sua volta delinea le azioni specifiche che caratterizzano il corpo familiare agente nello scambio tra le generazioni (il trasmettere e il tramandare), portandone chiari esempi. La nozione di transfert e quella di inconscio sono così concepite all’interno di un modello inter e transgenerazionale.

L’anoressia come difesa contro un traumatismo familiare melanconico, di M. Gemma Pompei e Simona Taccani
é durante la pubertà che si installa la sindrome anoressica: la giovane anoressica è durante tutta la sua infanzia innocente e ignara del peso trangenerazionale che trasporta (vera figurante predestinata); il gruppo familiare vive in un tempo cristallizzato, con poche risorse per un cambiamento e sopra tutto senza la capacità di riannodare i fili della sua storia; lo spazio per il pensiero è bloccato.
Sul versante terapeutico le Autrici segnalano la ripresa dell’alimentazione come un passaggio molto delicato, che suscita un dolore melanconico acuto. Questo avvenimento può essere letto come una breccia che si apre nelle barriere difensive intra e transgenerazionali: la giovane anoressica assume su di sé, nel suo corpo, il traumatismo transgenerazionale di cui ha portato sinora il segno e il peso. é in questo momento che si apre lo spazio per un processo terapeutico individuale, a condizione di ben calibrare la “ripresa dell’alimentazione psichica”.

Il raffreddore dell’anima. Trauma, bambino e malattia, di M. Rita Colucci
L’articolo studia il tipo particolare di depressione connesso alla malattia psicosomatica, caratterizzato da una diminuzione della vitalità. Riprendendo la descrizione delle fasi del lutto secondo Bowlby, viene analizzata la fase del distacco, nella quale si ha l’abitudine al dolore e la cessazione dei sintomi di attivazione; essa viene descritta come vero e proprio processo psico-neuro-biologico, nel corso del quale i sistemi emotivo e viscerale si disconnettono dalla coscienza, e divengono automatici. Lo stesso è ciò che la psicologia del trauma descrive sotto il nome di sindrome da stress post-traumatica, reazione innata protettiva dal dolore, che quando diviene cronica porta ad un cambiamento della personalità, impoverisce la psiche ed impedisce l’integrazione mente-corpo. Viene descritto il caso clinico di una bambina, che in seguito a traumi ripetuti sviluppa uno stato di malattia cronica ed una personalità iper-matura.
Di sopravvivenza in sopravvivenza, di Anne Marie Rajon e Hélène Grandjean
La riflessione delle Autrici si basa su un lavoro clinico e su una ricerca con alcune coppie confrontate con la diagnosi di malformazione o la morte del bambino, sia durante la gravidanza che dopo la nascita.
L’alternativa sottesa all’idea di sopravvivenza, vivere o morire, è quella incontrata nella pratica clinica ostetrica, particolarmente nel quadro della diagnosi prenatale. Il dilemma, in questo campo, può porsi così:
- è necessario che i genitori sopravvivano al traumatismo della scoperta di una malformazione nel feto o nel neonato, perché questi sopravviva, nel senso concreto e nel senso psichico del termine;
- la sopravvivenza dei genitori è legata alla loro capacità di fronteggiare il traumatismo e integrarlo nella loro organizzazione mentale; da ciò dipende la qualità della sopravvivenza psichica del bambino. In qualche caso estremo la sopravvivenza dei genitori sarà possibile solo a costo della vita del bambino.

Figure del corpo nei test proiettivi, di Clara Monari
La lettura clinica del Rorschach è opera sostanzialmente mirante a integrare aspetti formali con aspetti interpretativi, l’approccio strutturale è quello rappresentazionale. Questo lavoro si propone di integrare anche la teoria di Paul-Claude Racamier sull’antedipo. Si presentano alcuni flash di casi clinici in cui la problematica del corpo (corpo malato, corpo abusato, corpo delirato, corpo frammentato) ha una rilevanza clinica preponderante, per proporre in parallelo una lettura del materiale testistico innestato al vissuto relazionale del soggetto e le sue connessioni antedipiche.

The incestual in somatoses, by Bernard Defontaine
The determinant role of a problem related to incestuality in the deficiencies of mental functioning and in the outbreak of somatic affections, is attribueted to the incapacity to repress the incestuous surges which are subject to primitive defence mechanisms like suppression. The causality is attribueted to the obstacles that incestual relations oppose to the formation of symbols, to the transformation of somatic energy into libido like excitation in drives and representations.

The familial body, by Vittorio Cigoli
The present contribution starts with delineating the philosophical-historical-anthropological sources which support the idea of family body. Secondly, it considers the construct of family body in its double nature: one concerning the representational dimension, the other one concerning the intergenerational exchange. In particular, the Author criticizes those conceptions of body which are isomorfically-oriented (between inner and outer reality), as well as the organic or naturalist conceptions of it. On the basis of the clinical research throughout the years, the Author presents the categories through which the family body takes form and represents itself. Furthermore, he outlines the specific actions characterizing the family body within the intergenerational exchange (transmitting and handing down) and he provides clear examples of them. Thus, the concepts of transference and unconscious are conceived within an inter- and trans-generational model.

Anorexia as a defence against melancholic family traumatism, by M. Gemma Pompei and Simona Taccani
It is during the puberty that the anorectic syndrom starts off: the young anorectic girl is, all along its infancy, innocent and ignorant of the transgenerational weight that she carries (a real predestined figure); the family group lives in a cristallized time with little capacities for a change and without none to revive the thread of its history; the space for thinking is reduced to nothing.
On the therapeutic side, the authors indicate that the moment when feeding starts again is a very delicate one which arouses an intense melancholic pain. This event can be understood as an opening in the defensive inter and transgerational barriers: the young anorectic takes back for herself, for her body, what the family body has transmitted to her with the telescoping of the generations. It is here and at this very moment that the space to start an individual therapeutic process opens, on the condition that the restarting of the mental feeding is well measured within the transference play.

Trauma, child and illness, by M. Rita Colucci
The report examines the particular type of depression related to psychosomatic illness, characterized by a decrease of vitality. Taking the description of the three phases of mourning as written by Bowlby, the phase of detachment is focused, in which the child gets accustomed to sorrow and gives up calling for help; it is described as a real psycho-neuro-biological process, along whom the emotional and somatic systems disconnect from consciousness, and become automatic.
The process is the same described by psychology of trauma as “post-traumatic stress disorder”, natural reaction that protects from pain, but if it becomes chronic it produces a change in personality, causes deprivation to psyche and prevents psychosomatic integration.
A clinical case is described of a child who develops chronic illness and hypermature personality after repeated traumas.

From survival to survival, by Anne Marie Rajon e Hélène Grandjean
The Authors’ reflexion grounds on a clinic work and a research involving parental couples dealing with the diagnosis of malformation or death of their child, during pregnancy or after birth.
To live or to die: this alternative, implicit in the thought of survival, is everyday met in the obstetrical practice, particularly in the domain of antenatal diagnosis. Here, the dylemma is:
- it is necessary that parents survive to traumatism of the discovery of a malformation in the foetus or in the newborn child, so that the child can survive, in the proper and in the psychical meaning of the word;
- the parental survival is strictly linked to their competence in facing the traumatism and to their skill in integrating the traumatism in their own mental structure. In some extreme cases only the death of the child leads up to the survival of the parents.

The body’s images in the projective tests, by Clara Monari
Clinical approach to Rorschach test wants to integrate formal aspects to interpretative ones; the structural approach is the representational approach. This paper wants also integrate antedipic Paul-Claude Racamier’s theory. The Author presents some clinical flashes in which the problematic of the body (sick body, abused body, raved body, crushed body) has a significative clinical evidence, and proposes a lecture of testic material connected to the relational experience of the patient in their antedipic aspects.

L’incestuel dans les somatoses, de Bernard Defontaine
Le rôle déterminant d’une problématique incestuelle dans les carences du fonctionnement mental et l’apparition d’affections somatiques est attribué à l’incapacité de refouler les émergences incestueuses dont le destin est alors d’être réprimées. La causalité en est rapportée à des obstacles que les relations incestuelles opposent à la formation de symboles, à la transformation de l’énergie somatique en libido comme des excitations en pulsions et représentations.

Le corps familial, de Vittorio Cigoli
Ce travail s’ouvre sur les sources philosophique-historique-anthropologiques du concept de corps familial. Ensuite, on va considérer le sens du corps familial qui présente une double nature: la première liée à la dimension de la représentation; la deuxième liée à l’échange entre générations. En particulier l’Auteur arrive à critiquer soit les concepts isomorphes du corps (entre réalité interne et extérieure), soit les concepts organique-naturalistes. Il nous présente Ð en se fondant sur son travail de recherche clinique Ð les catégories à travers lesquelles le corps familial prend forme et va se représenter. Il nous fait voir, à l’aide des examples éclairants, le corps familial agissant dans l’échange générationnel (transmettre, léguer). La notion de transfert et d’inconscient sont ainsi conçues à l’interieur d’un modèle inter- et trans-générationnel.

L’anorexie comme défense contre un traumatisme familial mélanconique, de M. Gemma Pompei et Simona Taccani
C’est au moment de la puberté qui s’installe le syndrome anorexique: la jeune anorexique est tout au long de l’enfance innocente et ignare du poids transgénérationnel qu’elle transporte (véritable figurante prédestinée); le groupe familial vit dans un temps cristallisé, avec peu de ressources pour un changement et surtout sans capacité de renouer le fil de son histoire; l’espace pour la pensée est collabé.
Sur le versant thérapeutique les auteurs signalent la reprise de l’alimentation comme un moment très delicat, qui suscite une douleur mélancolique très aiguë. Cet evennement peut se lire comme une brèche qui s’ouvre dans les barrières défensives inter et transgénérationnelles: la jeune anorexique reprend à son compte, à son corps, ce que le corps familial lui transmettait dans le télescopage des générations. C’est ici et à ce moment que s’ouvre l’espace pour entamer un processus thérapeutique individuel à condition de bien calibrer Ð dans le jeu du transfert Ð la reprise “d’alimentation psychique”.

Trauma, enfant et maladie, de M. Rita Colucci
L’article examines le particulier type de dépression relié a la maladie psychosomatique, caractérisé par la diminution de la vitalité. En reprenant les phases du deuil décrites par Bowlby, le détachement est analysé comme un vrai psycho-neuro-biologic process, dans le quel les systèmes émotionel et somatique se détache par la conscience, et deviennent automatiques. Cet procès est décrivé aussi par la psychologie du traumatisme comme “état de stress post-traumatique”, réaction innée protective par la douleur, mais si elle devienne chronique elle appauvrit la psyché et empeche la normal integration psycho-somatique.
Un cas clinique est présenté, d’une enfant que, après des événements traumatiques répetés, développe une maladie chronique et une personnalité trop sage.

D’une survivance à l’autre, de Anne Marie Rajon e Hélène Grandjean
La réflexion qui va suivre s’appuie sur un travail clinique Ð et sur un travail de recherche Ð auprès de couples confrontés au diagnostic de malformation ou à la mort de l’enfant, que ce soit en cours de grossesse ou après la naissance.
L’alternative que sous-tend l’idée de survivance, vivre ou mourir, est celle que nous rencontrons dans la pratique clinique obstétricale, particulièrement dans le cadre du diagnostic anténatal. Le dilemme dans ce domaine peut se poser ainsi:
- il est nécessaire que des parents survivent au traumatisme de la découverte d’une malformation chez le foetus ou le nouveau-né, pour que celui-ci survive, au sens concret et au sens psychique du terme;
- la survie des parents est liée à leur capacité à faire face au traumatisme et à l’intégrer dans leur organisation mentale; la qualité de la survie psychique de l’enfant en dépend. Dans quelques cas extrêmes, la survie des parents ne sera même possible qu’au prix de la vie de l’enfant.

Les images du corps dans les test projectifs, de Clara Monari
L’approche clinique du test de Rorschach c’est un travail qui vise à l’integration d’aspects formels et d’aspects interpretatifs. L’approche structurel est un approche représentationnel. Le present travail se propose comme une integration de la théorie de Racamier sur l’Antoedipe. À l’aide de quelques flash cliniques dans lesquels la problematique du corps (corps malade, corps violé, corps deliré, corps fragmenté) assume un relief clinique et valutatif primaire au fin de proposer, parallelement, une lecture du materiel rapporté au vecu rélationnel du sujet dans ses connexions antoedipiennes.


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