PM--> HOME PAGE --> NOVITÁ --> EDITORIA --> RIVISTE --> RECENSIONI
INTERAZIONI --> N. 1 - 2002

INTERAZIONI N. 1 - 2002
Riassunti


Confini, gerarchia, triangolarità: per una clinica delle famiglie ricomposte, di Vittorio Cigoli
Il contributo affronta il tema delle famiglie ricostituite attraverso una teoria dei legami che articola i mondi rappresentazionali delle persone con i mondi interattivo-relazionali delle medesime.
Viene evidenziato come il divorzio costituisca una crisi del legame che, se non affrontata, dà luogo a due forme patologiche di relazione: la chiusura diadica e l’isola-mento-abbandono.
Attraverso una riflessione sulla matrice molteplice del transfert generazionale e la presentazione di vignette cliniche vengono individuati i seguenti indicatori:
Ð la modalità di gestire la fine del legame precedente;
Ð la disponibilità al rilancio generativo;
Ð l’identificazione dei partner con le proprie coppie genitoriali interne.
Ciascuno di essi si muove lungo polarità positive o negative per quanto riguarda il ricostituire famiglia.
Ne derivano specifiche indicazioni cliniche per incontrare famiglie ricostituite diverse rispetto a quelle, molto diffuse, di derivazione cognitivo-interazionista.

Divorzi all’acqua di rose, di Jean-G. Lemaire
Questo articolo tratta l’evoluzione non solo quantitativa ma anche qualitativa del fenomeno del divorzio. Nel divorzio, da un caso all’altro, si osservano delle grandi differenze a seconda del grado in cui è stato portato a termine il lavoro psichico di elaborazione del lutto degli ex-partner. Ma la sua estrema banalizzazione porta con sé anche un importante cambiamento di stato d’animo generale, con nuovi problemi, ossia con mutazioni d’ordine psico-culturali concernenti la vita di coppia. La potente mediatizzazione contemporanea contribuisce ad amplificare le trasformazioni in corso, modificando considerevolmente non solo i comportamenti e i costumi ma anche talune rappresentazioni, anche nelle loro dimensioni inconsce. Si vede formarsi, tra le altre, la rappresentazione di un “destino” ineluttabile che condannerebbe in anticipo ogni progetto di vita amorosa durevole. Ne sono percepibili talune conseguenze cliniche nella scelta amorosa delle attuali coppie nelle quali si attenua talvolta la distinzione tra coppia proiettata sul lungo periodo e avventura passeggera.

Secondo Round, di Johanna Rosenthall
La percentuale di divorzi nel Regno Unito si aggira intorno al 40%; negli Stati Uniti ha raggiunto il 50%. La maggioranza dei soggetti procede ad una nuova unione dopo il divorzio; fra queste relazioni, quelle che diventano un secondo matrimonio per uno od entrambi i partner costituiscono un terzo dei matrimoni nel Regno Unito. Quelli che sono stati già sposati hanno una probabilità di divorziare che arriva al doppio rispetto a quelli che si sono sposati una sola volta. Le coppie che giungono a chiedere aiuto con il secondo matrimonio rappresentano una quota significativa di quanti richiedono una psicoterapia psicoanalitica di coppia. In queste relazioni vi è qualcosa di diverso, che è importante comprendere.
L’Autrice si propone, in questo lavoro, di esplorare due aree correlate: in primo luogo quella del lutto non risolto, in particolare quello legato alla relazione precedente, e quindi i suoi effetti sulla relazione attuale; in secondo luogo, la difficoltà nello stabilire relazioni tripersonali. Sebbene questi aspetti aiutino a comprendere le difficoltà incontrate in ogni relazione, l’Autrice sottolinea come essi assumano una rilevanza particolare nei secondi matrimoni, potendo inoltre costituire un utile focus per l’intervento terapeutico.

La donna non madre: maternità psichica della matrigna, di Valérie Laflamme e Hélène David
La cattiva matrigna, ecco la frequente denominazione per quello che è diventato un ruolo sempre più spesso temuto dalle donne che vivono con un coniuge che ha dei figli di cui si spartisce la guardia con la madre biologica. Perché e come mai questo ruolo di matrigna ha avuto, da sempre e negli scritti infantili, una così cattiva fama? Che si può dire a proposito della maternità psichica di queste donne? La maternità per alleanza costituisce un aspetto che la psicoanalisi ha esplorato molto poco. La matrigna sentendosi non bella e non madre è molto spesso in una situazione precaria, presa fra un legame coi bambini che vuole sviluppare ed un ruolo senza statuto genitoriale, né sociale.

Famiglie ricomposte e nuove responsabilità genitoriali: armonia o caos?, di Christine Frisch-Desmarez
In questo articolo l’autrice discute dei “momenti organizzativi” della famiglia, attraverso diverse situazioni di famiglie ricostituite.
Queste “nuove famiglie” pongono molti problemi nel lavoro clinico contemporaneo poiché sono spesso, per i nuovi partner, l’oggetto di un bisogno narcisistico di riuscita assoluta.
Le illustrazioni cliniche dell’autrice mostrano come la compulsione a ripetere, se non analizzata, rischia di portare la famiglia ricostituita verso una nuova rottura.

La famiglia ricostituita: problematiche e possibili interventi, di Francesca A. Zampino
In questo articolo l’autrice si interroga e pone possibili scenari di intervento circa interessanti questioni sulle famiglie ricostituite, tracciando un identikit psicologico di queste nuove coppie, ricostruendo i punti di rottura rispetto alle esperienze precedenti e indagando le relazioni affettive con i figli nati dalla prima e dalla seconda unione.

Procreazione Medicalmente Assistita: spazi e scenari fantasmatici nelle genitorialità allargate, di Carlo Passarelli e Eleonora Riccardi
In questo contributo gli autori riflettono sulle genitorialità “allargate” , facendo riferimento ad un esempio molto attuale quale quello del rapporto tra nuove genitorialità e tecnologie sulla riproduzione, indagando in particolare il vissuto psicologico di quelle coppie che si rivolgono alla Procreazione Medicalmente Assistita.

Borders, hierarchy, triangularity: a clinic for re-formed families, by Vittorio Cigoli
The present article focuses on the topic of stepfamilies through a theory of bonds and through the articulation of people’s representational and interactive-relational worlds. Furthermore, it highlights that divorce constitutes a crisis of the bond which, if not faced, generates two pathological relational forms: the dyadic closing and the isolation-neglect.
From the consideration on the multiple matrix of the generational transference and according to some clinical illustrations, interventions indicators will be identified:
Ð the way to manage the end of the previous bond;
Ð the availability to the generative re-launching;
Ð the partners’ identification with their inner parental couples.
As regards the possibility of family re-establishment, each of these indicators moves along positive or negative polarities.
Finally, specific clinical indications to meet stepfamilies will be presented, showing some important differences with the widespread cognitive- and interaction-oriented interventions.

“Light” divorces, by Jean-G. Lemaire
This article deals with the quantitative and qualitative development of the phenomenon of divorce. In the various cases of divorce great differences may be observed, depending on the extent to which the psychological task of working through the former partners’ grief has been completed. However, its extremely banal and common nature brings with it an important change in the general state of mind, with new problems, or rather psycho-cultural changes concerning married life. The powerful, contemporary mediaisation of divorce contributes to enlarging the changes underway by modifying not only behaviour and habits, but also some representations of it, even in their unconscious dimensions. There forms, among other things, the representation of an inescapable “fate” which would prejudice any prospect of a long-lasting relationship. Some clinical consequences of this may be perceived in the relationship choices of current couples where sometimes the distinction between a long-term and fleeting relationship becomes blurred.

Second time round, by Johanna Rosenthall
The divorce rate in the UK is around 40%. In the USA it has reached 50%. Most individuals go on to repartner after divorce; these relationships which are second marriages for one or both of the partners constitute one third of marriages in the UK. Those married previously are up to twice as likely to be divorced as those married once. Couples coming for help with second marriages represent a significant proportion of those that are coming for couple psychoanalytic psychotherapy. There is something different about these relationships that is important to understand. This paper focuses on the repetition of themes in those who have come for help with second marriages.
The author discusses two related areas, firstly that of unresolved mourning, particularly that linked to the previous relationship and therefore its effects on the present relationship; secondly a difficulty with forming three-person relationships. Although these factors contribute to a greater understanding of the difficulties encountered in any relationship, the author suggests that they have a special relevance for second marriages, and also constitute a helpful focus for therapeutic intervention.

Woman a-mother: the psychic motherhood of the cruel stepmother, by Valérie Laflamme end Hélène David
The wicked stepmother, the evil stepmother, these are frequently used terms for what has become a role more and more often held by women living with a partner who has children, custody of whom he shares with their biological mother. Why and how is it that this role of stepmother has always and in children’s stories had such a bad reputation? What can one say of the psichic motherhood of these women? Maternity by marriage constitutes a chapter that psychoanalysis had little explored. Not considering herself a mother, the stepmother is most often in an artificial position, caught between a bond with children that she wishes to develop and a role with neither parental nor social status.

Re-formed families and new parental responsibilities: harmony or chaos?, by Christine Frisch-Desmarez
In this paper, the author discusses the “organizing moments” in families as they are highlighted in various situations where families have been reconstituted. These “new families” raise many issues in contemporary clinical work because they are often the focus of the narcissistic urge, in both partners, to ensure that their new venture is wholly successful. The author’s clinical illustrations show how failure to analyse the underlying compulsion to repeat may mean that the reconstituted family will in the end also break up.

The re-formed family: problems and possible courses of action, by Francesca A. Zampino
In this article the author considers and presents possible courses of action for interesting questions regarding re-formed families. She does this by outlining a psychological identikit of these new couples, by reconstructing the breaking points compared to previous experiences and by investigating the emotional ties with children born from the first and second union.

Medically assisted procreation: imaginary spaces and scenarios in extended parenthood, by Carlo Passarelli end Eleonora Riccardi
In this piece the authors reflect on “extended” parenthood, referring to a very topical example of the relationship between new types of parenthood and reproduction technologies, investigating in particular the real life psychological experiences of couples who turn to medically assisted procreation.

Frontières, gerarchies, triangolarités: vers une clinique des familles récomposées, de Vittorio Cigoli
Cette contribution aborde la question des famille recomposées en utilisant la théorie des liens qui enchaîne les représentations des personnes avec la réalité interactive-relationnelle qu’elles vivent.
On met en évidence comment le divorce représente une crise du lien qui, si on ne le traite pas, fait place à deux formes de pathologie relationnelle: la clôture dyadique et l’isole-ment/abandon.
En passant à travers une réflexion sur les formes du transfert entre les générations et la présentation des vignettes cliniques, on présente les indicateurs suivants:
Ð la façon de gérer la fin du lien précédent;
Ð la disponibilité au re-lancement génératif du pacte;
Ð l’identification des partenaires avec ses couples parentales intérieurs.
Pour ce qui concerne la reconstruction de la famille, chaque indicateur s’étend entre une polarité positive et une négative.
De la recherche en découlent des indications cliniques spécifiques pour rencontrer les familles recomposées, bien différentes par exemple des celles du cognitivisme intéractioniste.

Divorces à l’eau de rose, de Jean-G. Lemaire
Cet article s’intéresse à l’évolution non seulement quantitative mais aussi qualitative du phénomène du divorce. Dans le divorce, d’un cas à l’autre, on observe de grandes différences suivant le degré d’accomplissement du travail psychique de deuil des ex-partenaires. Mais son extrême banalisation entraîne aussi un important changement d’état d’esprit général, avec des problèmes nouveaux, voire des mutations d’ordre psycho-culturel concernant la vie de couple. La puissante médiatisation contemporaine contribue à amplifier les transformations en cours, modifiant considérablement non seulement les comportements et les mÏurs, mais aussi certaines représentations, y compris dans leurs dimensions inconscientes. On voit poindre, entre autres, la représentation d’un “destin” inéluctable qui condamnerait à l’avance tout projet de vie amoureuse durable. Certaines conséquences cliniques en sont perceptibles dans le choix amoureux des couples actuels, où s’atténue parfois la distinction entre couple projeté à long terme et aventure passagère.
Le deuxième round, de Johanna Rosenthall
Le pourcentage des divorces dans le Royaume-Uni est environ le 40%; dans les Etats Unis le 50%. La plupart des personnes se remarie de nouveau après le divorce. Donc les deuxièmes mariages sont un tiers des mariages en Angleterre. La probabilité d’un nouveau divorce est double pour ceux qui ont étés déjà mariés par rapport à ceux qui ont un seul mariage. Les couples qui demandent de l’aide au cours du deuxième mariage sont nombreux entre ceux qui s’engagent dans une psychothérapie de couple. Dans le travail l’auteur explore deux domaines: le premier est représenté du deuil pas resolu, en particulier le deuil de la précédente relation et ses effets sur la relation actuelle. Le second est la difficulté d’établir des relations tri-personnelles. L’auteur souligne que ces aspects, présents dans les relations, ont une importance particulière dans les deuxièmes mariages et ils sont un focus utile pour l’intervention thérapeutique.

La femme a-mère: maternité psychique de la marâtre, de Valérie Laflamme et Hélène David
La méchante belle-mère, la marâtre, voilà de frèquentes dénominations pour ce qui est devenu un rôle de plus en plus souvent tenu par des femmes qui vivent avec un conjoint qui a des enfants et dont il partage la garde avec la mère biologique. Pourquoi et comment se fait-il que ce rôle de belle-mère ait eu, de tous temps et dans les écritures enfantines, aussi mauvaise réputation? Que peut-on dire de la maternité psychique de ces femmes? La maternité par alliance constitue un volvet que la psychanalysea très peu exploré. Se sentant ni belle, ni mère, la belle-mère est le plus souvent en porte-à-faux, prise entre un lien aux enfants qu’elle veut développer, et un rôle sans statut parental ni social.

Familles récomposées et nouvelles responsabilités parentales: armonies ou caos?, de Christine Frisch-Desmarez
Dans cet article, l’auteur questionne les “moments organisateurs” de la famille à travers différentes situations de familles recomposées. Ces “nouvelles familles” posent de nombreuses questions aux cliniciens d’aujourd’hui car elles sont souvent l’objet de l’enjeu narcissique d’une réussite absolue pour les nouveaux partenaires. Par des vignettes cliniques, l’auteur essaie de montrer combien la compulsion de répétition, si elle n’est pas analysée, risque de mener la famille recomposée vers un nouvel échec.

La famille récomposée: problematique et interventions, de Francesca A. Zampino
L’auteur discutes des possibilités d’intervention sur specifique problèmes des familles recomposés. Elle nous montre l’identikit psychologique de ces nouvelles couples en étudiant les points de rupture par rapport à les expériences précédents et les relations affectives avec les enfants du premier et du deuxième mariage.

Procréatique: espaces et scenaires fantasmatiques dans le parentalités enlargés, de Carlo Passarelli et Eleonora Riccardi
Les auteurs réfléchissent sur les parentalités enlargies à travers un examen actuel: la relation entre les nouvelles parentalités et les technologies de la reproduction. Ils étudent en particulier le veçu psychologique des couples qui utilisent la procréatique.


PM--> HOME PAGE --> NOVITÁ --> EDITORIA --> RIVISTE --> RECENSIONI
INTERAZIONI --> N. 1 - 2002