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JOURNAL OF PSYCHOSOMATIC RESEARCH - VOL. 50, N. 1 / 2001
Voluntary motor function in patients 
with chronic fatigue syndrome 

N. J. Davey, B. K. Puri, A. V. Nowicky, J. Main and H. Zaman


La patogenesi della sindrome da fatica cronica (Chronic Fatigue Syndrome, CFS) è ancora sconosciuta. Gli autori di questo lavoro hanno indagato se unâalterazione della funzione corticospinale può essere considerata responsabile della CFS, almeno in parte. Hanno reclutato 13 pazienti con CFS afferenti alla medicina generale del St.Charles Hospital di Londra, (6 maschi e 7 donne, di età compresa fra 26 e 62 anni, con durata della malattia compresa fra meno di un anno e 14 anni) e 10 soggetti sani di controllo (6 maschi e 4 donne, di età compresa fra 21 e 51 anni).
I soggetti sono stati sottoposti ad un trial sperimentale di misurazione dei tempi di latenza e ad una registrazione elettromiografica dei muscoli palmari della mano dominante. Sono stati registrati due tempi di latenza. Il tempo di latenza semplice è stato ottenuto facendo effettuare al soggetto un compito sperimentale: gli viene posto davanti un dispositivo con un pulsante centrale da tenere premuto e due bottoni laterali. Ad un suono standard, il soggetto doveva prima lasciare il pulsante centrale e poi premere il più velocemente possibile il pulsante controlaterale rispetto alla mano dominante. La registrazione del tempo di latenza di scelta è stata effettuata con il medesimo dispositivo. Se il soggetto ascoltava un suono basso, doveva prima lasciare il pulsante centrale e poi premere il pulsante controlaterale, come nel trial precedente. Se invece ascoltava un suono alto, doveva prima lasciare il pulsante centrale e poi premere il pulsante ipsolaterale. Eâ stato poi registrato il potenziale motorio evocato del muscolo palmare della mano dominante alla stimolazione magnetica transcranica della corteccia motoria.
In accordo con studi precedenti, il tempo di latenza semplice è stato più lungo nei pazienti CFS rispetto ai controlli, il che indica una maggiore lentezza dei movimenti. Invece, sia il tempo di latenza di scelta che la latenza e la soglia della risposta del potenziale motorio evocato alla stimolazione transuranica non sono risultati diversi nei due gruppi.
Lo studio quindi ha confermato che i pazienti con CFS hanno tempi di latenza rallentati e movimenti più lenti del normale. La funzione corticospinale (basata sulla soglia e sulla latenza dei potenziali motori corticali evocati alla stimolazione transcranica) è invece nella norma. Gli autori ipotizzano quindi che la sensazione di fatica implichi una disfunzione ad un livello precedente lâattivazione delle cellule corticali motorie.

N.JDavey
Department of Sensimotor System
Division of neuroscience and Psychological Medicine
Imperial College School of Medicine
Charing Cross Hospital
Fullham Palace Road
London W6 8RF (UK)

Phone: +44 20 8846 7284
Fax: +44 20 8846 7338
Email: n.davey@ic.ac.uk
 


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