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JOURNAL OF PSYCHOSOMATIC RESEARCH - VOL. 50, N. 6/ 2001
Depressed mood, physician-rated prognosis, and comorbidity as independent predictors of 1-year mortality in consecutive medical inpatients

C. Herrmann-Lingen, H. Klemme and T. Meyer


 

In numerosi studi la depressione è risultata predire la mortalità per malattie fisiche. In questo studio, gli autori tedeschi hanno esaminato il rapporto fra depressione e mortalità per ogni tipo di malattia ad un anno. Hanno reclutato 575 pazienti ricoverati consecutivamente presso 5 reparti dell’ospedale universitario di Gottingen (1200 posti letto). Ai pazienti è stata somministrata all’ingresso la Hospital Anxiety and Depression Scale (HADS) e sono stati registrati alcune informazioni rilevanti per l’outcome: diagnosi medica, fattori di rischio noti (indice di massa corporea, fumo, consumo di alcool), integrazione sociale (in base all’esistenza di una relazione stabile, situazione abitativa, ambiente sociale), l’indice standardizzato di comorbilità di Charlson (usato negli studi di sopravvivenza oncologica). L’età media dei pazienti è stata di 59 anni, poco più della metà erano maschi, circa due terzi sposati, oltre la metà avevano diagnosi principale di malattie cardiopolomonari ed il 22% avevano punteggi di depressione oltre il cutoff.
All’analisi univariata, il rischio maggiore di mortalità è risultato significativamente associato a maggiore età, diagnosi principale di malattia emato-oncologica, elevato indice di comorbilità di Charlson e minore indice di massa corporea. Il punteggio della HADS ha predetto la mortalità in entrambi i versi: un punteggio basso ha predetto una maggiore sopravvivenza ed un punteggio alto la mortalità ad un anno. All’analisi multivariata, sono state considerate come variabili indipendenti quelle risultate significativamente associate alla mortalità alla precedente analisi univariata ed il punteggio della HADS come variabile doppia, continua e dicotomica in base ai punteggi di cutoff. Entrambi i modelli predittivi multivariati hanno confermato che la depressione è risultata un fattore di rischio indipendente di mortalità dell’11% (punteggio continuo) e del 75% (variabile dicotomizzata).
Due conclusioni sono possibili da questo studio. Primo, la depressione viene confermata come con-causa significativa di mortalità per qualsiasi malattia (soprattutto in pazienti anziani, oncologici, con altre malattie importanti e fisicamente debilitati), probabilmente sia in modo diretto (attraverso la modificazione delle funzioni neuro-endocrino-immunitarie) che indiretto (attraverso stili comportamentali maggiormente a rischio). Secondo, la HADS si conferma come una scala utilissima per comprendere lo status generale del paziente al ricovero in ospedale. Si tratta di una scala semplicissima (14 items), facile da comprendere ed appositamente disegnata per valutare ansia e depressione in pazienti medici poiché esclude tutti gli items a contenuto somatico che invece caratterizzano la maggior parte delle altre scale analoghe esistenti.

Cristoph Hermann-Lingen
Department of Psychosomatic Medicine
University of Gottingen
Von-Siebold Strasse 5
37075 Goettingen
Germany

Tel +49 551 396722
Fax +49 551 394592

Email: cherrma@gwdg.de
 


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