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PSYCHOSOMATIC MEDICINE - VOL. 64, N. 5 / 2002

Chronic Pain and Psychopathology:
Research Findings and Theoretical Considerations

Jeffrey Dersh, Peter B. Polatin, and Robert J. Gatchel

 
Il dolore cronico viene oggi considerato un complesso fenomeno biopsicosociale, tanto che i programmi di riabilitazione che non comprendono un adeguato trattamento dei disturbi psicopatologici associati hanno dimostrato scarsa efficacia. In questa review, gli autori fanno il punto sullo stato dell'arte del rapporto tra dolore cronico e psicopatologia, esaminando una serie di questioni ancora aperte, dopo il fallimento dei vecchi modelli ispirati al costrutto di pain-prone personality. Fra le questioni prese in considerazione in questa review, ci sono:
- il rapporto tra dolore cronico ed alcuni costrutti psicopatologici associati, come la depressione maggiore, il disturbo d'ansia, l'abuso di sostanze ed il disturbo di dipendenza, i disturbi di personalità;
- il problema diagnostico posto dal DSM-IV: il disturbo algico, rubricato fra i disturbi somatoformi, è stato ampiamente criticato per essere troppo sovainclusivo, troppo soggettivo nel richiedere il giudizio clinico sull'influenza dei fattori psicologici nell'esordio e nel decorso del disturbo, e troppo vago come "diagnosi di esclusione insoddisfacente" nel senso che è un disturbo psichiatrico in cui non viene specificata alcuna psicopatologia;
- la vexata quaestio del problema "uovo-e-gallina": poiché è stata trovata continuamente una associazione significativa fra psicopatologia (specialmente depressione) e dolore cronico, viene prima la depressione o il dolore? La review esamina alcuni studi recenti che hanno adottato differenti strategie metodologiche di ricerca per rispondere alla questione, senza peraltro giungere ad una risposta definitiva. Uno dei motivi di tale difficoltà consiste nel problema della "contaminazione del criterio" in quanto i sintomi di dolore cronico e quelli somatici della depressione si sovrappongono al punto che non è possibile differenziarli;
- i modelli teorici che esaminano il rapporto tra psicopatologia e dolore cronico. Assodato che tale rapporto non può essere analizzato con una impostazione di causalità lineare (che porta diritto verso la questione "uovo-e-gallina"), i modelli proposti riguardano la progressione della sindrome, per cui ad ogni passo della cronicizzazione si associa una specifica e distinta caratteristica depressiva, come nel caso del modello a 3 stadi proposto dallo stesso Gatchel, co-autore di questa review. Altro modello importante è quello diatesi-stress proposto con vari nomi da più autori. In questo modello, in cui rientra anche quello di Gatchel, la diatesi viene concepita come una serie di caratteristiche psicologiche, familiari e genetiche che vengono slatentizzate dallo stress costituito dalla condizione di dolore che si cronicizza e che danno vita a specifiche manifestazioni psicopatologiche.

Robert J. Gatchel, PhD
Division of Psychology
University of Texas Southwestern Medical Center
5323 Harry Hines Boulevard
Dallas, TX 75390-9044
USA
E-mail: robert.gatchel@utsouthwestern.edu


 
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