PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> ISTRUZIONE

PSYCHOMEDIA
RELAZIONE GRUPPO<=>INDIVIDUO
Scuola e Istruzione



Breve storia del Movimento di Cooperazione Educativa (M.C.E.)

a cura di Olimpia Di Stefano



Il Movimento di Cooperazione Educativa nacque a Fano nel 1951, come Cooperativa di Tipografia a Scuola e deve la sua esistenza a Giuseppe Tamagnini, che riuscì a coagulare intorno a sé un primo gruppo di insegnanti desiderosi di favorire la trasformazione della scuola italiana. Tamagnini era un insegnante, ma giungeva alla scuola dopo una complessa esperienza di formazione intellettuale, di lavoro manuale, di lotta politica tra i partigiani delle Marche. Chi lo ha conosciuto lo ricorda attento alla prassi educativa, più che alla teorizzazione. Rinaldo Rizzi, nel suo testo < Me sa che voi non menerete >, afferma :< Tamagnini non è mai stato un teorico puro, un inventore di formule pedagogiche : ha messo in termini teorici quello che l'azione personale e cooperativa dimostrava nell'insegnamento concreto, ha formulato ipotesi educative da tradurre nella pratica..., ha costruito materiali per azioni tecnico-didattiche precise, e dalle esigenze di quelle azioni ha tratto indicazioni per il suo artigianato didattico. Per tutto questo il rapporto con lui aveva ...carattere maieutico...>. I primi esponenti del movimento furono Anna Fantini, Rino Giovannetti, Aldo Pettini, Mario Lodi, Bruno Ciari, Nora Giacobini, Arturo Arcomanno.

Nel 1950 Tamagnini si mise in contatto con Célestin Freinet, un maestro francese che nel primo dopoguerra aveva intrapreso un'opera di innovazione didattica, inventando tecniche educative geniali e non ancora superate. Freinet favorì tra l'altro la comunicazione tra le scuole mediante la corrispondenza interscolastica, introdusse a scuola lo strumento della tipografia e della stampa, favorì rapporti di tipo cooperativo tra insegnanti e ragazzi. Nel 1950 venne in Italia, invitato da Ernesto Codignola, e fu allora che Tamagnini lo conobbe e iniziò una intensa relazione epistolare con lui. Se il Movimento di Cooperazione Educativa si ispirò alle < TECNICHE FREINET >, tuttavia mantenne sempre un atteggiamento critico verso il maestro francese, nella consapevolezza che la creatività dell'educazione sarebbe stata resa possibile solo da un rapporto aperto con gli alunni, con le loro esigenze, con la loro inesauribile operosità. Fin dall'inizio l'MCE si propose il decentramento dell'insegnante rispetto alla centralità dell'alunno, vero soggetto del processo educativo.

Presto al Movimento si unirono Raffaele Laporta di Pescara, Nora Giacobini e Maria Corda Costa di Roma, Aldo Visalberghi, giuliano, e altri. Furono in quegli anni gettate le basi della cooperazione educativa come METODO RELAZIONALE e le tecniche Freinet vennero adottate in maniera non feticistica, ma solo in quanto favorissero la spontanea espressione di sentimenti e pensieri.

Negli anni sessanta l'MCE si interessò del rapporto fra esperienza comune e cultura scientifica. La fede nella scienza di quegli anni era motivata dalla speranza che le teorie scientifiche diventassero strumento di liberazione sociale. In seguito, nel 1968, la guida del Movimento fu conquistata dal gruppo torinese, fortemente impegnato in campo politico, che si fece promotore dell'integrazione degli alunni handicappati nelle scuole e avviò le prime esperienze di tempo pieno. Il decennio successivo fu caratterizzato dalla grande creatività del gruppo romano, con Giorgio Testa, Alessandra Ginzburg, Nora Giacobini, Luciano Biancatelli. Fu in questo periodo sviluppata la pratica del < Laboratorio di lettura & scrittura >.

Nel 1989 fu fondato il < Centro Nazionale di Documentazione della Pedagogia Popolare >, allo scopo di documentare le esperienze MCE. Il movimento è infatti caratterizzato dal fatto di non avere una < linea > comune, ma dal sorgere di importanti esperienze dall'iniziativa autonoma dei singoli insegnanti, che viene tuttavia comunicata al gruppo e cresce nel dibattito con gli altri insegnanti. Dal 31 ottobre al 2 novembre del 1991 il Movimento ha ripercorso la propria storia nel convegno di Fano (<Itinerari della cooperazione educativa.1951-1991>).Dal 1980 viene organizzata la <Scuola Estiva MCE >, come momento di riflessine sul passato ed elaborazione di proposte comuni per l'avvenire della scuola.

In occasione del centenario della nascita di Célestin Freinet, nel 1996 l'MCE , in collaborazione con la Regione Piemonte, con la Provincia di Torino e con diverse istituzioni politiche e culturali torinesi ha dato vita al convegno intitolato < L'Educazione oggi : i fili e i nodi sulle tracce di Freinet >, a cui hanno partecipato Howard Gardner della Harvard University ( USA ), Clotilde Pontecorvo, , Furio Colombo, Luciano Gallino, Gianni Vattimo, Rigoberta Menchù, premio Nobel per la pace e specialisti di discipline socio- antropologiche e di comunicazione.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE SUL MOVIMENTO DI COOPERAZIONE EDUCATIVA

Aldo Pettini, Le tecniche Freinet, Rimini, ODCU, 1952.
Célestin Freinet, Nascita di una pedagogia popolare, Firenze, La Nuova Italia, 1955.
Bruno Ciari, Le nuove tecniche didattiche, Roma, Editori Riuniti, 1961.
Mario Lodi, C'è speranza se questo accade al Vho, Milano, Ed. Avanti !, 1963.
Giuseppe Tamagnini, Didattica operativa, Frontale, Ed. MCE, 1965.
Raffaele Laporta, La comunità scolastica, Firenze, La Nuova Italia, 1963.
Mario Lodi, Il paese sbagliato, Torino, Einaudi, 1970.
Dina, F. Alfieri, Tempo pieno e classe operaia, Torino, Einaudi, 1975.
AA.VV., A scuola con il corpo, Firenze, La Nuova Italia, 1974.
AA.VV., Handicappati a scuola, Firenze, La Nuova Italia, 1976.
AA.VV., Pensare, parlare, scrivere, Firenze, La Nuova Italia, 1985.
AA.VV., Tempo, memoria, identità, Firenze, La Nuova Italia, 1986.
AA.VV., A cielo aperto ( corpo, cosmo, percezione, conoscenza), Roma, Coop. Ed. MCE, 1988.
Rinaldo Rizzi, Me sa che voi non menerete, Provincia di Pesaro e Urbino, 1995.
Marina Pompei (a cura di ), L'inconscio nella pratica educativa, Firenze, La Nuova Italia, 1995.


PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> ISTRUZIONE