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PSYCHOMEDIA
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Scuola e Istruzione



Scuola tra emozione e cognizione: cambiamento e cambiamenti

di Carlo Trombetta



I problemi della scuola

Per capire le difficoltà che il cambiamento pone alla scuola e il difficile rapporto che la scuola ha con il cambiamento, è indispensabile chiarire quali sono i due compiti che la società assegna alla scuola:

- Trasmettere il sapere e la cultura del passato alle nuove generazioni

- Preparare i giovani alla società in cui vivranno in modo che essi siano in grado di capirla e di contribuire al suo cambiamento

Effetti del cambiamento lento e rapido

Quando il cambiamento nella società e nella cultura è lento, la scuola può svolgere entrambi i compiti in modo armonico e senza troppi problemi

Le cose si complicano se il cambiamento sociale e culturale è rapido. Se lo diventa troppo, i due compiti della scuola entrano in contrasto fra loro.

Il modo migliore per rendersi conto della continua accelerazione consiste nel considerare il cambiamento nella tecnologia. La tecnologia si trasforma come la cultura.

Oltre alla tecnologia è da esaminare il cambiamento prodotto nelle istituzioni sociali, politiche, nei beni e prodotti scambiati nei comportamenti, nelle idee, nei valori.

Il rapido cambiamento nei vari settori produce malessere e talvolta conflitti nel senso che la rapidità del cambiamento rende poco comprensibile la realtà perché comprendere la realtà significa leggerla, analizzarla, interpretarla in base agli schemi che si posseggono e che abbiamo appreso

Il cambiamento che oggi si richiede alla scuola, per uscire dal malessere che la circonda, consiste sia nel riesaminare alla radice i suoi compiti e i suoi modi di adempierli sia nel prendere coscienza dei diversi modi del conoscere.


Varie definizioni della conoscenza

Conoscenza-contatto ovvero conoscenza partecipativa
Attraverso alcune forme linguistiche (ad esempio: conoscere di persona, riconoscere, venire in presenza di, entrare in contatto, saper fare) si vuole sottolineare l'esistenza di una relazione cosciente con qualcuno o qualcosa.

Questa tipologia conoscitiva rappresenta la forma più originaria dell'esperienza e, nella sua genuina immediatezza, costituisce il carattere tipico della mentalità primitiva.


Conoscenza-parola
Con questa terminologia si vuole esprimere la capacità e la competenza che si ha di un soggetto o di un avvenimento espresse dalle seguenti frasi: essere informato su, possedere notizie intorno a, avere nozioni di, sapere che.

Con questa accezione si evidenziano tre concetti tutti collegati fra loro.

- Il primo sottolinea l'attività del soggetto conoscente che si esprime tramite il linguaggio
- con il secondo si vuole riconoscere l'esistenza dell'essere nella sua pienezza e originarietà
- con il terzo concetto, si mette in risalto le qualità dell'oggetto e degli eventi nel loro mostrarsi entro i propri limiti.


Tutti e tre i concetti sottolineano sia l'importanza dell'idea e della forma nella loro pienezza ed originarietà, sia la perdita della loro dimensione originaria per evidenziare la componente energetica e concettuale dell'oggetto o della situazione.

La conoscenza-parola, pertanto, diventa la modalità attraverso la quale il soggetto, tramite il linguaggio, modella e coniuga i vari aspetti della realtà e, contemporaneamente, sposta l'attenzione dall'essere all'esistere dell'oggetto


Conoscenza-contenuto
essa sottolinea il possesso di informazioni nei confronti di qualcuno o di qualcosa e che trova nell'espressione conoscenze di o su la dimensione più alta.
Con tale tipologia di conoscenza s'intende sottolineare il patrimonio più o meno ampio ed articolato di conoscenze acquisite e il ruolo svolto dall'essere competenti o esperti circa qualcosa.
La scuola privilegia quest'ultima tipologia attraverso:
- la preminenza del linguaggio simbolico, tecnico e formale
- le operazioni mentali (leggere, interpretare, astrarre, analizzare, dedurre, confrontare, ecc.)
- la suddivisione ed articolazione del sapere in discipline


Effetti della conoscenza-contenuto

- priva i soggetti di compiere delle esperienze non cognitive

- le principali esperienze soggettive sono quelle esercitate sui libri ed entro le aule

- il lungo periodo della scolarizzazione priva i soggetti dal vivere e confrontarsi con altre esperienze vitali

- rafforza il sapere a svantaggio del sapere fare

- predominio della conoscenza comunicativa sulle altre


I problemi posti alla scuola di fronte ai cambiamenti

- Quale posto ha la tecnologia informatica nella scuola?
- Come dovrebbe reagire la scuola all'emergere di una comunicazione visiva capace di competere con quella linguistica?
- Come dovrebbe reagire la scuola all'emergere della cultura di massa?
- Come andrebbe modificato il curriculum scolastico?
- Come andrebbe modificato il sistema complessivo delle istituzioni con cui la società educa i suoi membri?


Come andrebbe modificato il curriculum scolastico?

- Il curriculum scolastico dovrebbe tener conto della rilevanza assunta dal concetto e dalle implicazioni derivanti dalla concezione del "sistema complesso"
- Il curriculum scolastico dovrebbe essere meno disciplinare
- Il curriculum scolastico dovrebbe tener conto degli apprendimenti non istituzionali che avvengono fuori della scuola in modo da gettare un ponte tra conoscenza ed esperienza
- Il curriculum scolastico di fronte alle nuove tecnologie richiede una trasformazione delle strutture (es. aule, orario) e del funzionamento della scuola (es. classi, programmi, corsi, lezioni)


Revisione della figura professionale del docente

Il cambiamento auspicato investe anche le funzioni del docente. Queste dovrebbero essere riviste a favore dell'introduzione di altre figure professionali anche molto diverse fra loro. Esempi:
- esperti che progettano e realizzano i nuovi sistemi tecnologici con funzione educativa
- tecnici che fanno funzionare in modo fluido la tecnologia nella scuola
- insegnante come tutor individuale e di gruppo
- esperto come guida allo sviluppo psico-sociale degli studenti (es. "Servizio di psicologia scolastica")
- amministratori/gestori che, in collaborazione con esperti ottimizzano le nuove organizzazioni educative


Ruolo dell'affettività nei processi istruttivi

Conoscere significa risolvere un problema e, in primo luogo, spiegare un fatto o progettare qualcosa.

Spiegare connota quel complesso di operazioni mentali attraverso le quali si deducono asserzioni da condizioni antecedenti o simultanee.

Progettare significa prevedere le condizioni atte ad accertare se accade l'evento desiderato, guidarlo e controllarlo nella sua realizzazione in quanto il fatto da spiegare e da costruire si presenta problematico in base a leggi oggettive e a considerazioni soggettive di opportunità.

Risolvere un problema, inoltre, significa studiarlo ossia, in primo luogo, interessarsene e, quindi, riferirsi ad una aspettativa ad una intenzionalità che guida lo studioso o chi intende risolvere quel problema. E' solo attraverso il desiderio di risolvere qualcosa e di elaborare delle intenzionalità e delle aspettative che si potrà agire per risolvere quel particolare problema.
La recente nozione di conoscenza nell'ambito della psicologia sociale mette al centro degli eventi sociali un soggetto in situazione, capace di dare un senso al suo mondo e di agire intenzionalmente in quel mondo, ricercando con razionalità il necessario collegamento tra i fini che si propone di conseguire ed i mezzi ritenuti più idonei per realizzarli, nell'ambito delle possibilità che il contesto consente.
Sotto tale prospettiva il concetto di conoscenza richiede, oltre all'intenzionalità, anche la scelta e la decisione per:
- elaborare un progetto
- condurlo in porto
- rivederlo sulla scorta delle nuove informazioni
- valutarne i possibili cambiamenti
- riprogettare qualcosa di diverso ed efficace di fronte alla nuova situazione.


La conoscenza, se non vuole essere soltanto "scolastica", tende ad:

- acquisire informazioni
- analizzare situazioni
- individuare opportunità e tempi
- valutare le aspettative personali di riuscita
- esaminare il grado di desiderabilità del compito che si accinge ad eseguire per trasformare la situazione nella quale il soggetto epistemico è immerso
- integrarsi con le esigenze intellettuali, sociali, affettive degli alunni
- accrescere il gusto della scoperta individuale e sociale.


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