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PSYCHOMEDIA
TERAPIA NEL SETTING GRUPPALE
Psicoterapia di Gruppo



A margine
Le cose che fanno il gruppo

di Giancarlo Stòccoro



Questo scritto è una rilettura, approssimativa e parziale, del percorso del gruppo di studio e di ricerca sulle "dinamiche di gruppo" che da circa due anni si incontra a XXX, una volta al mese, escluse le vacanze estive e le festività natalizie e pasquali. Ogni lettura implica una collaborazione e quasi una complicità. Per questo è poco più di una compilazione anche se le voci chiamate a raccolta sono state scelte esclusivamente da me. La responsabilità è quindi solo mia. Per quanto mi sia soffermato a lungo su particolari anche piccoli dell'esperienza (per come io l'ho vissuta) ho forse tralasciato aspetti essenziali. Ho scelto un linguaggio che me lo consente. Adesso è affare vostro. Le correzioni, vi prego, fatele a matita.


"L'uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di sé..."(1)

"Non si sfugge a se stessi. Si fa esperienza di questa realtà"(2)

"V'è una differenza decisiva tra gli uomini che possono contenersi di fronte agli altri come spettatori e quelli che condividono sempre con gli altri il dolore, la gioia, la colpa: questi sono i veri viventi"(3)

"Pensare la condivisione - diceva un saggio - è mettere in questione la morale e il diritto. é anche mettere in questione le cognizioni di felicità e di dolore. E, ancora, è fare il processo all'umanità, alla vita e alla morte.
Tutto è da condividere e niente è condivisibile : il destino dell'uomo come quello del mondo. Su questa intrinseca difficoltà si fonda forse la reciprocità del dono"(4)

"L'impossibilità della condivisione dipende forse dalle nostre differenze ?
Condividere un amore, vivere in due la medesima vita, non è che vivere nella sua pienezza la nostra parte d'amore e di vita. Attraverso l'altro abbiamo a che fare solo con noi stessi. A questo punto la condivisione esiste, e perciò, alla radice, essa è illusoria. L'altro ci restituisce a noi stessi. E viceversa"(5).

"Si tratta soprattutto di vedere per chi ci scambiamo"(6)

"Quante volte, nella fiducia e nella stima, mentre diamo libero corso alle nostre parole, non ci è sembrato d'un colpo di scambiare dei sassi?"(7)

"Nella vita vi sono percorsi singolari, alcuni dei quali assomigliano a circoli"(8)

"Resistere alla tentazione di arrotondarsi, di farsi perla per una collana, ma venire a patti con ogni ciottolo del cammino.
Partire."(9)

"Non temere che i tuoi reperti si sgretolino. Si sgretolano solo se continui a tenerli d'occhio. Affronta il tremore e l'insicurezza. L'ignoto salverà ciò che ti è noto"(10)

"Non chiedere la strada a chi la conosce, ma a chi, come te, la cerca"(11)

"Il cieco come viaggiatore"(12)

"Il cieco dona a un altro i suoi occhi, e l'altro ci vede"(13)

"...ora, la conoscenza che crediamo di avere dei nostri scritti, non è una conoscenza. Non si può conoscere ciò che non conosce se stesso"(14)

"é meraviglioso pensare che si è intrisi di segreti. La cosa più bella che ci sia nell'imparare è che moltiplica i segreti"(15)

"Il bianco che isola la lettera, ne fa un tutto. Questo tutto è una chiave"(16).

" Do da leggere ciò che non avevo letto, ma che mi ha letto, a mia insaputa"(17).

"é un guaio spiegare i propri appunti, è come riprenderseli indietro"(18)

"Non esiste immagine silenziosa.
Esiste il silenzio entro cui la chiudiamo"(19)

"é la porta a scegliere non l'uomo"(20)

"Vi è un'invisibilità che è visibilità differita e una visibilità che è illeggibilità scoraggiante. Questa illeggibilità ci conferma che tutto il visibile non è, per ciò stesso, leggibile, ma che, al contrario, l'invisibile resta la futura scommessa di ogni leggibilità"(21).

"la singolarità è sovversiva"(22)

"Sovvertire, forse non è che dissodare"(23)


"Trovare un equilibrio nello squilibrio, dove tuffiamo la nostra energia vitale.
Come si guarisce il male col male ; si può sventare la sovversione in noi servendoci di essa.
Così, più leggera dell'acqua, la nave sposa il flusso sinuoso che più volte aveva tentato di spezzarla"(24)

"Probabilmente non è possibile vivere senza mete. Per non inaridire pensando alle mete, bisogna imparare l'arte dei giocolieri. Si tratta di prendere le mete, gettarle in aria e poi fare di tutto per riacciuffarle. é un gioco in cui le palle, così somiglianti tra loro da non potersi distinguere, non contano niente: il movimento è tutto"(25)

"Se mi domandassero qual è, di tutti i misteri, quel che resta per sempre impenetrabile, risponderei senza esitare : l'evidenza"(26)

"la profondità va nascosta. Dove? Alla superficie"(27)

"Perché vuoi sempre spiegare? Perché vuoi sempre scoprire che cosa c'è dietro? E più dietro ancora, sempre e solo dietro ? Come sarebbe una vita limitata alla superficie? Serena? E sarebbe da disprezzare solo per questo? Forse c'è molto di più alla superficie - forse è tutto falso ciò che non è superficie, forse tu vivi ormai tra immagini illusorie, continuamente cangianti, non belle come gli dèi, ma svuotate come quelle dei filosofi.
Forse sarebbe meglio: tu allineeresti parole (giacché hanno da essere parole), ma ora sei sempre alla ricerca di un senso, come se ciò che tu scopri potesse dare al mondo un senso che il mondo non ha"(28)

"C'è forse una logica del pensiero ? Se ci fosse dovremmo supporre che un'unica via sia data per il suo compiersi :una via regale.
...il pensiero non ha itinerari. L'impensabile non sempre corrisponde all'insuperabile. Il linguaggio lo sa bene, dal momento che trascina dietro di sé il pensiero.
C'è una logica del cammino. Ogni pensiero crea la sua logica : essa è il frutto della sua creazione"(29).
"Un saggio diceva :
'Non vi sono state per noi né partenze né ritorni.
C'è stato il lungo e difficile attraversamento del libro'"(30)

"Non si condivide mai un libro, non fosse altro che per la diversità dei modi di accostarsi che suscita"
"Il libro ci rinvia a un solo libro : quello della nostra lettura"(31)

Passaggi

Non per chi va
ma per la fretta di chi rimane
senza passi
è la lontananza.
E il sentimento
è la sua diga
dopotutto.
Non per chi resta
è il labirinto
che abdica al suo trono
ma per chi
andando
concede a se stesso
una più lunga attesa.

Ho visto mummie
diventare adulte
solo incontrando
la terra.


L'assenza
è il suo dubbio migliore.


Risvegliati i passi
le stanze si fanno
più piccole
e più grandi
le strade


Il silenzio e la sua ombra
parola muta
che non sa tacere


quindi inizia la discesa
dapprima veloce
poi lenta
fino all'incontro
dove eravamo
rimasti


ancora un poco...
questa è una velocità sospesa
Un colore che aspetta la sua forma


passano le ore
come lentezze
in moltiplicati bisogni


Après coup
ci sono passaggi
che riattraversano le radici
per essere più ampi

eppure
a volte
il silenzio
è stato un urlo
e il sentimento
la sua diga
dopotutto...

perché fare i gendarmi
in questa assenza
in questo colore così limpido
che solo
aspettava la sua forma?


"L'albero ignorava le esigenze dei rami. Sopravvenne un gran temporale che colse tutti di sorpresa. Il barometro segnava : . Un invitato insinuò : < é forse la guerra ?> Si capì, allora, perché c'erano tanti morti, tanto rumore e sangue fino al riso sradicato dei morti. Ma la bambina ha potuto riempire un paniere di ciliegie, vagando nei campi di battaglia. In seguito ha venduto i pensieri più intimi degli eroi, al mercato, dove la conoscevano bene"(32).

Alla luce del sole

é la curva
di un nuovo anno...

ogni passaggio
si fa ombra
in definizione di luce

Veniamo da sguardi
troppo fugaci
e pochi abbracci...

siamo già barricati
nei compleanni

...e le fughe
ci perfezionano
a ogni incontro
un po' di più

Resteremo
"Soli"?


NODI DI GRUPPO

Noi siamo un gruppo Io non sono un gruppo
Il gruppo siamo noi Il gruppo non sono io
Noi sono io Io sono noi
Io sono un gruppo Noi non siamo un gruppo
Il gruppo sono io Il gruppo non siamo noi



Poesia a margine

- Cose che fanno il gruppo -

Tra il Silenzio
e l'Urlo di Munch
imprigionata è l'assenza

...arrivano lettere
e portano
messaggi antichi
pensieri cattivi
o descrizioni di uomini
che sono già stati
protomenti inquiete
di universi immaginari

Solo le ombre
non pagano le quote sociali
e restano fuori
a circoscrivere bene
il lato oscuro delle cose


Ancora mi sorprende questa esperienza verticale delle mail,
quasi fosse l'altra parte del viaggio che insieme stiamo facendo,
una pioggia sottile di goccioline che non bagnano o una sola goccia d'acqua che ci piove addosso improvvisa e ci prende in pieno...
Altre volte ancora è la sensazione di lanciare in aria dei palloncini o delle semplici bolle di sapone (chissà dove andranno a finire...)
Resta l'assenza del sonoro, il silenzio dimenticato tra le parole, l'altra parte, pure essenziale, del testo che attende di essere letto e...
tutto questo tempo prima del nostro prossimo incontro
A stasera.

L’ordine delle cose

Époi alla fine
attraverseremo corridoi luminosi
dopo aver riabitato
stanze buie
Per adesso
solo il rumore del
remo che affonda
nell’acqua
Étutt’intorno il silenzio
e calma piatta

Anche il giorno
si affida alla notte
per rinascere

E l’alba
è la sua stanza
più antica

“Ciascun pensiero ha forse una propria logica?
Rigore del ragionamento che si appoggia soltanto su se stesso. Eguale profondità dell’imperfezione.
Del resto, ci possono essere diversi modi di pensare?
la logica scientifica e la logica poetica differiscono per la scelta del cammino. L’una imbocca fin dall’inizio quella più dritta, l’altra preferisce deviare.
Hanno in comune la stessa innocenza”( 33).



Note:

1 H.von Hofmannsthal, Il libro degli amici, Adelphi, pag.11
2 E. Jabès, Il libro della condivisione, Raffaello Cortina Editore, pag.124
3 H. von Hofmannsthal, Il libro degli amici, pag.11
4 E. Jabès, Il libro della condivisione, Raffaello Cortina Editore pag.124
5 E. Jabès, ibidem, pag.126
6 E. Canetti, La rapidità dello spirito, Adelphi, pag.16
7 E. Jabès, Il percorso, Tullio Pironti Editore, pag.17
8 G. Groddeck, The Unknow Self, London; Vision Press, 1951
9 E. Jabès, ibidem, pag.16
10 E. Canetti, La rapidità dello spirito, pag.56
11 E. Jabès, Il libro dell'ospitalità, Raffaello Cortina Editore, pag. 62
12 E. Canetti, La rapidità dello spirito, pag.34
13 E. Canetti, La rapidità dello spirito, pag.119
14 E. Jabès, Il percorso, pag.7
15 E. Canetti, La rapidità dello spirito, pag. 49
16 E. Jabès, Il percorso, pag. 24
17 E. Jabès, ibidem pag. 42
18 E. Canetti, Il cuore segreto dell'orologio, Adelphi, pag.13
19 E. Jabès, Il percorso, pag.133
20 L. Borges, Elogio dell'ombra, Einaudi, pag.103
21 E. Jabès, Il percorso, pag.69
22 E. Jabès, ibidem, pag. 15
23 E. Jabès, Il libro della condivisione pag.78
24 E. Jabès, Il libro della condivisione pag.78
25 E. Canetti la rapidità dello spirito, pag. 142
26 E. Jabès Il libro della condivisione, pag.44
27 H. von Hoffmannsthal Il libro degli amici, pag.56
28 E. Canetti La rapidità dello spirito, pag.24
29 E. Jabès Sulla poesia, in "Poesie per i giorni di pioggia e di quiete", Manni editore, pag.42-45
30 E. Jabès Il libro della condivisione, pag.46
31 E. Jabès Il libro della condivisione, pag.126
32 E. Jabès Uscite di sicurezza, in" Poesie per i giorni di pioggia e di sole", pag.65
33 E. Jabs Sulla poesia, in "Poesie per i giorni di pioggia e di sole", pag.47

g.stoccoro@libero.it


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