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PSYCHOMEDIA
Telematic Review
Sezione: MODELLI E RICERCA IN PSICOTERAPIA

Area: Profili culturali e biografici

 

Profilo culturale e biografico di Joseph Weiss

Paolo Migone

 

Joseph Weiss è un analista didatta del San Francisco Psychoanalytic Institute dove, a partire dagli anni '50, ha lavorato attorno alla formulazione di una teoria psicoanalitica da lui chiamata "control-mastery theory" (letteralmente "teoria del controllo-padroneggiamento"). Weiss nel 1964 incomiciò a collaborare stabilmente con Harold Sampson e negli anni seguenti con altri colleghi del Mount Zion Hospital di San Francisco coi quali nel 1972 fondò il Mount Zion Hospital Psychotherapy Research Group (ora chiamato San Francisco Psychotherapy Research Group), che allora comprendeva 10 persone e che oggi si è molto allargato. Weiss e Sampson progettarono anche una rigorosa ricerca empirica quantitativa sul processo psicoanalitico allo scopo di poter testare le loro ipotesi. L'esposizione della teoria, nonché i metodi e i risultati della ricerca empirica, furono pubblicati nel 1986 in un libro che li fece conoscere alla più vasta comunità psicoanalitica (Weiss, Sampson & the Mount Zion Psychotherapy Research Group, 1986), e recentemente è uscito un libro scritto da Weiss (1993a) che aggiorna sulle ricerche successive; la loro fama, grazie anche a questa rigorosa ricerca sul processo psicoanalitico, si diffuse anche nella comunità scientifica (Weiss, 1990) e nel pubblico non specialista (Engel & Ferguson, 1990).

L'idea iniziale da cui negli anni '50 Weiss (1952) prese le mosse è l'osservazione, tanto comune quanto paradossale, che spesso la gente al cinema non piange nei momenti più drammatici e dolorosi, ma "al lieto fine". Cercando di comprendere questo curioso fenomeno, arrivò ad ipotizzare che quando le condizioni sono avverse non possiamo permetterci di esprimere consciamente il dolore perché a scopo adattivo ci mettiamo in una condizione di difesa; quando poi percepiamo una condizione di sicurezza, possiamo permetterci certe emozioni e "il pianto al lieto fine" che fino a quel momento avevamo dovuto rimuovere. Fu allargando queste osservazioni al fenomeno della psicoterapia che Weiss formulò la sua teoria: la psicoterapia è una situazione di sicurezza in cui finalmente il paziente può "piangere" (non a caso spesso questo è un segno di miglioramento in termini psicoanalitici) e più in generale ricordare e risperimentare le emozioni dolorose del passato, integrandole nella sua personalità globale.

La "control-mastery theory" (detta anche "ipotesi del controllo inconscio"" o "del funzionamento mentale superiore") è estrapolata da alcuni passaggi dell'ultimo Freud (1938), e più in generale dagli sviluppi della Psicologia dell'Io (concetti di adattamento, di difesa, ecc.), oggi ancor meglio comprovati dalla recente ricerca psicoanalitica infantile (Stern, 1985; vedi Weiss, 1993a, cap. 2). Questa teoria, di fronte alla prova della ricerca empirica, viene trovata superiore ad un'altra teoria, esposta inizialmente da Freud (1899) ne L'interpretazione dei sogni (definita anche "dinamica" o "del funzionamento automatico"). In breve, Weiss e Sampson ritengono che l'essere umano non sta al mondo solo per scaricare energia o per ripetere esperienze passate, ma per migliorare, per adattarsi meglio all'ambiente, per cercare situazioni nuove che gli permettano di disconfermare le sue credenze patogene. E' una visione quindi più ottimistica di quella che concepisce il transfert come una mera coazione a ripetere. Più precisamente, secondo Weiss e Sampson il paziente cerca inconsciamente nuove esperienze e persone capaci di superare delle prove, dei "test", allo scopo di disconfermare le proprie credenze patogene inferite dalle esperienze infantili. Il compito del terapeuta sarebbe quello di superare i test che il paziente continuamente gli sottoporrebbe. Un importante concetto di questo approccio quindi è quello di "piano inconscio", secondo il quale il paziente andrebbe alla ricerca di situazioni e di persone capaci di superare i test che lui sottopone; il "piano inconscio" dovrebbe essere assecondato in terapia con determinate interpretazioni "consone al piano". Il metodo della "Diagnosi del piano" (Plan Formulation Method) è stato designato proprio per permettere al terapeuta di diagnosticare in modo attendibile e in breve tempo questo "piano" onde poter superare i test sottoposti dal paziente (Weiss, Sampson & the Mount Zion Psychotherapy Research Group, 1986, pp. 241-266; Weiss, 1993a, cap. 4).

La "control-mastery theory" di Weiss e Sampson è stata accolta con estremo interesse per quanto riguarda la preziosa ricerca empirica da loro condotta, nonché per il fatto che costituisce un esempio di teoria clinica relativamente priva di concetti metapsicologici (Eagle, 1984, cap. 9 [cap. 8 trad. it.]); alcuni autori hanno invece ridimensionato il suo carattere di novità sottolineando come essa sia derivata da alcune implicazioni della Psicologia dell'Io (Wallerstein, 1987). L'approccio di Weiss e Sampson è stato accolto con molto interesse anche da vari autori cognitivisti (Semerari, 1991, pp. 78-93; Liotti, 1994, pp. 179, 198).

In italiano, sono stati pubblicati l'introduzione di Weiss al libro del 1986, un articolo nell'edizione italiana di Scientific American (Weiss, 1990), commenti nei libri di Eagle (1984, cap. 9 [cap. 8 trad. it.]) e di Thomä & Kächele (1985, pp. 441-443), un articolo di Silberschatz et al. (1991), e un saggio-recensione sul loro lavoro complessivo (Migone, 1993b, 1993c), con una risposta dello stesso Weiss (1993b); inoltre è stato tradotto il libro di Weiss (1993a) Come funziona la psicoterapia, con una presentazione di Paolo Migone e Giovanni Liotti, ed è stato pubblicato un libro di Weiss &  Sampson (1999) intitolato Convinzioni patogene, a cura di Marco Casonato. Alcuni esempi clinici della applicazione della teoria di Weiss & Sampson, riguardanti l'interruzione della terapia come situazione di test, sono riportati in Migone (1995a pp. 58-61, 1995b). Per un tentativo di inquadramento teorico più vasto della teoria di Weiss & Samspon, si veda, in inglese, Migone & Liotti (1998), col dibattito che ne è seguito e il riassunto di questo lavoro scritto da Paul Williams.

Bibliografia

Eagle M.N. (1984). Recent Developments in Psychoanalysis. A Critical Evaluation. New York: McGraw-Hill (ristampa: Cambridge, MA: Harvard Univ. Press, 1987) (trad. it.: La psicoanalisi contemporanea. Bari: Laterza, 1988) (Edizione Internet del cap. 11, ed. or. cap. 12:  Carenze di sviluppo e conflitto dinamico ).

Engel L. & Ferguson T. (1990). Imaginary Crimes. Why We Punish Ourselves and How To Stop. Boston: Houghton Mifflin Company.

Freud S. (1899 [1900]). L'interpretazione dei sogni. Opere, 3. Torino: Boringhieri, 1966.

Freud S. (1938 [1940]). Compendio di psicoanalisi. Opere, 11: 569-634. Torino: Boringhieri, 1979.

Liotti G. (1994). La dimensione interpersonale della coscienza. Roma: NIS.

Migone P. & Liotti G. (1998). Psychoanalysis and cognitive-evolutionary psychology: an attempt at integration. International Journal of Psychoanalysis, 79, 6: 1071-1095 (una versione precedente più breve, scritta da Paolo Migone è stata presentata, dietro invito, al Panel "Psychic reality and pathogenic beliefs: the patients' theories about themselves and the relational world", tenuto al 39° Congresso della International Psychoanalytic Association, San Francisco, 30 luglio-4 agosto 1995) (l'articolo può essere scaricato dal sito web dell'Int. J. Psycho-Anal.: articolo [n. 32], discussione [n. 33], e riassunto di Paul Williams [n. 34] pubblicato sull'Int. J. Psycho-Anal., 1999, 80, 2: 415-423]).

Migone P. (1993b). Saggio-recensione: "[Weiss, Sampson & the Mount Zion Psychotherapy Research Group, 1986; Weiss, 1990; Engel & Ferguson, 1990]". Psicoterapia e scienze umane, XXVII, 2: 123-129.

Migone P. (1993c). Riflessioni cliniche sul lavoro del "Psychotherapy Research Group" di San Francisco guidato da Weiss e Sampson. Il Ruolo Terapeutico, 62: 55-58. 

Migone P. (1995a). Terapia psicoanalitica. Milano: Franco Angeli.

Migone P. (1995b). L'elaborazione della fine della terapia come intervento terapeutico. Il Ruolo Terapeutico, 68: 41-44.

Semerari A. (1991). I processi cognitivi nella relazione terapeutica. Roma: NIS.

Silberschatz G., Curtis J.T., Sampson H., Weiss J. (1991). La ricerca sul processo del cambiamento in psicoterapia: l'approccio del Gruppo di Ricerca in Psicoterapia di San Francisco. In: Zabonati A., Migone P., Maschietto G., a cura di, La validazione scientifica delle psicoterapie psicoanalitiche. Mestre (VE): IPAR, 1994, pp. 61-78.

Stern D. (1985). The Interpersonal World of the Infant. New York: Basic Books (trad. it.: Il mondo interpersonale del bambino. Torino: Bollati Boringhieri, 1987).

Thomä H. & Kächele H. (1985). Lehrbuch der psychoanalytischen Therapie. 1: Grundlagen. Berlin-Heidelberg: Springer Verlag (trad. it.: Trattato di terapia psicoanalitica. 1: Fondamenti teorici. Torino: Bollati Boringhieri, 1990).

Wallerstein R.S. (1987). Book review: "Weiss, Sampson, and the Mount Zion Psychotherapy Research Group, The Psychoanalytic Process: Theory, Clinical Observation, and Empirical Research. New York: Guilford, 1986". Int. J. Psycho-Anal., 68, 4: 565-567.

Weiss J. (1952). Crying at the happy ending. Psychoanal. Rev., 39, 4: 338.

Weiss J. (1986). Introduzione al lavoro del "San Francisco Psychotherapy Research Group". Psicoterapia e scienze umane, 1993, XXVII, 2: 47-65 (trad. it. del cap. 1 di: Weiss, Sampson & the Mount Zion Psychotherapy Research Group, 1986).

Weiss J. (1990). Unconscious mental functioning. Scientific American, 262, 3 (March): 103-109 (trad. it.: I processi mentali dell'inconscio. Le Scienze, 1990, 261, maggio: 68-75).

Weiss J. (1993a). How Psychotherapy Works. Process and Technique. New York: Guilford (trad. it.: Come funziona la psicoterapia. Presentazione di Paolo Migone e Giovanni Liotti. Torino: Bollati Boringhieri, 1999).

Weiss J. (1993b). A proposito del "San Francisco Psychotherapy Research Group". Psicoterapia e scienze umane, XXVII, 3: 145-147.

Weiss J., Sampson H. & the Mount Zion Psychotherapy Research Group (1986). The Psychoanalytic Process: Theory, Clinical Observation, and Empirical Research. New York: Guilford (trad. it. del cap. 1: Weiss, 1986).

Weiss J. &  Sampson H. (1999). Convinzioni patogene. La scuola psicoanalitica di San Francisco. A cura di Marco Casonato. Presentazione di Antonio Semerari. Urbino: Edizioni Quattroventi.


Paolo Migone
Via Palestro, 14
43100 Parma
Tel./Fax 0521-960595
E-Mail <migone@unipr.it>

* Nota: questo scritto è tratto dal libro di Paolo Migone Terapia psicanalitica, Milano: Franco Angeli, 1995, pp. 196-197. Si ringrazia la casa editrice Franco Angeli per il permesso di pubblicazione.


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