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PSYCHOMEDIA
MEMORIA E (TELE)COMUNICAZIONE
Telefono



144 - SESSUALITÀ, MESSAGGI E MESSAGGERIE.

di Marco Domenico Rossi



Da tempo conosciamo il significato dei numeri telefonici che iniziano per 144. Nati come numeri telefonici di servizi a pagamento a fasce di prezzi diversificati offerti dalla Audiotel ad aziende di servizi di comunicazione e di informazione hanno subito registrato uno sviluppo di massa nel loro utilizzo nel campo della comunicazione erotico sessuale. I primi servizi ad essere pubblicizzati erano del tipo "nastro registrato" nei quali signore più o meno note o famose raccontavano ai fruitori storie piccanti e fantasiose.

Nacquero in breve tempo le ormai famose "chat - line" nelle quali più utenti potevano mettersi contemporaneamente in comunicazione; e vennero sui mezzi di informazione le polemiche riguardo le bollette milionarie e l'etica del servizio di telecomunicazione Italiano. Le "chat-line" vennero vietate ma si spostarono su numeri telefonici internazionali (gli 00) e i servizi cosiddetti erotici dei 144 continuarono a proliferare in maniera sempre più massiva.

Basta accendere la televisione in orario serale o notturno, ma anche durante la giornata, oppure osservare certi giornali e riviste per accorgersi dell'innumerevole quantità di 144 che vengono quotidianamente pubblicizzati. Un fatturato miliardario tante volte ai limiti del lecito: se si pensa alle pubblicità dove in sovraimpressione a immagini provocanti ed esplicite appare la scritta "non è un servizio erotico".

Attualmente esistono diversi tipi di servizi "erotici" o di incontri che cercherò in maniera sintetica di riassumere:
- I servizi a tipo nastro registrato
- I servizi di messaggi registrati a cui rispondere con un messaggio che verrà ascoltato in un secondo momento
- I servizi di incontri dal vivo chiamati anche zapping
- I servizi di contatto dal vivo con personale al centralino
- I servizi di consulenza astrologica o pseudopsicologica dal vivo

Il successo che ottengono quotidianamente i 144 è in continua crescita, questo in un mondo della sessualità sempre più contaminato dal mito del sesso sicuro, il sesso senza il contatto fisico, veicolo del terrore della malattia.

Il mondo delle messaggerie è un mondo virtuale, o per usare un termine ancora più alla moda una realtà virtuale, e il paragone è appropriato anche in virtù del fatto che questi servizi sono resi possibili dagli enormi progressi della tecnologia elettronica e computeristica applicata alle comunicazioni. Una realtà virtuale usata per creare una più intima interfaccia fra l'essere umano e le immagini prodotte dalle fantasie sessuali veicolate attraverso un cavo telefonico.

Suo scopo è simulare l'intero complesso di dati sensoriali che costituiscono l'esperienza del reale. Per fare questo il suo utente non indossa una apparecchiatura elettronica che sostituisce i dati sensoriali provenienti dal mondo naturale con quelli prodotti da un computer, come avviene per la realtà virtuale computeristica, bensì si spoglia dei dati sensoriali, in una sorta di deprivazione sensoriale in cui l'unico contatto con la realtà è costituito dall'udito attraverso il ricevitore, per sostituirli con quelli provenienti dal proprio mondo fantastico.

Al telefono vi è una persona sconosciuta che potrebbe essere chiunque, anche il proprio modello ideale, o la propria/o vicino di casa e perché no la propria ragazza/o.

Questo mondo virtuale viene pertanto ad esprimere l'ambiguità degli attuali atteggiamenti verso la realtà del mondo sessuologico dove desiderio di incontri e paura degli stessi convivono in un crescere di eccitazione e curiosità. Ed è appunto tramite la curiosità e la sua continua stimolazione in crescendo che le messaggerie riescono a tenere incollati agli apparechi migliaia di persone.

Nel momento in cui viene composto il numero telefonico un messaggio accompagnato da note musicali invita ad attendere che un operatrice si metta in contatto, e intanto trascorrono i secondi, oppure, come nel caso delle messaggerie o degli zapping, le istruzioni per l'uso del servizio sono lunghe e spesso affatto utili se non a fare trascorrere del tempo. La curiosità di sentire il messaggio atteso oppure la curiosità di scoprire chi si sta mettendo in contatto con la linea invita inconsciamente l'utente ad attendere la voce che suscita maggiore interesse o a perseverare nella ricerca fra numerosissimi messaggi.

Il servizio inoltre può durare solamente 15 minuti e al momento dell'interruzione della comunicazione la maggiore parte delle volte il desiderio di non perdere i contatti effettuati o la curiosità di continuare a navigare fra i messaggi registrati ha il sopravvento sulla ragione e sul portafoglio!

I 144 riescono a stimolare e soddisfare nella loro "vitualità" gli aspetti di "perversione" e di desideri erotici delle personalità dei fruitori e ogni tipo di servizio risponde ad esigenze e pertanto a perversioni o bisogni diversi.
I nastri registrati e gli zapping appagano i bisogni vojeristici a diversi livelli di intensità: i primi tramite un ascolto-visione del tutto passivo, i secondi tramite una partecipazione che garantisce comunque il più completo anonimato e che permette quindi di interagire in piena sicurezza con l'oggetto del desiderio.

Il desiderio dell'incontro con una persona sconosciuta stimola i desideri esibizionistici e in modo particolare questo avviene per le messaggerie che propongono gli scambi di coppia o gli incontri fra coppie o gruppi. I servizi che utilizzano personale professionista dal vivo sono invece preferiti da coloro che ricercano un appagamento più masochistico in quanto amano essere provocati sessualmente ma sanno che assolutamente non sarà possibile alcun incontro con l'interlocutore/trice, alcun passaggio all'atto.

Comune a tutte le messaggerie è comunque il fatto che permettono ai loro utenti di entrare in intimo contatto con i fantasmi delle proprie fantasie sessuali e infatti dai dati di una ricerca (purtroppo ancora ufficiosa) si desume che gli incontri reali avvenuti tramite i 144 siano una minima percentuale rispetto al numero di contatti che rimangono solo telefonici. Tutti gli utenti sembrano saperlo ma tutti sono ugualmente contenti di effettuare conoscenze anche solo via cavo; sembrerebbe quasi che il desiderio di comunicare e di sedurre persone che è impossibile vedere e da cui è impossibile essere visti sia sufficientemente appagante. In effetti il mezzo telefonico offre garanzie di sicurezza e la possibilità di non mettersi completamente in gioco altrimenti difficili da ottenere.

Se apparentemente i 144 sembrano soddisfare un'esigenza di un diverso, bizzarro e innovativo tipo di approccio sessuale, devo però registrare, nella mia esperienza clinica, un aumento di richieste di consulenza o di terapia sessuologica per problematiche legate all'uso o all'abuso delle messaggerie. Ho riscontrato un incremento di domande di consulenza legate alla richiesta di spiegazione sulle modalità di trasmissione delle malattie contagiose veicolate dai rapporti sessuli tra cui spicca ovviamente l'AIDS.

Le domande riguardano solitamente le modalità di comportamento per avere rapporti sessuali "sicuri" con persone del tutto sconosciute incontrate o che si desidera incontrare tramite le messaggerie, oppure riguardano le potenzialità contagianti dei rapporti orali o del petting. Nel profondo, però, tali domande e tali preoccupazioni nascondono la paura della concretizzazione della fantasia, la paura del passaggio all'atto, la preoccupazione per i rischi derivanti dal mettersi in gioco.

Particolarmente interessanti e sempre più attuali risultano le richieste di intervento per problematiche conseguenti a scambio di coppie o di parter oppure a incontri sessuali di gruppo avvenuti attraverso l'ausilio dei 144. Un caso emblematico riguarda una signora di 35 anni che insieme al marito era entrata in contatto grazie a un servizio di messaggerie con un altra coppia solita ad esperienze di amore di gruppo che le aveva introdotte in una cerchia discretamente numerosa di persone con questo interesse in comune.

La paziente aveva vissuto positivamente le prime esperienze di questo genere e era arrivata ad avere incontri di gruppo insieme al marito anche 3 volte la settimana. Ad un certo momento erano entrate a fare parte del gruppo anche persone a lei sconosciute e "nuove del giro". Si scatenò una reazione fobica riguardo la possibilità di rimanere contagiata dall'AIDS da parte di qualcuno di questi sconosciuti; la paziente non riusciva però a interrompere gli incontri, nonostante a livello conscio pensasse fosse la soluzione più logica al problema.

La tensione e l'ansia derivanti dai desideri contrastanti di continuare ad avere esperienze d'amore di gruppo e di non rischiare un contagio, svilupparono una patologia ansiosa di notevole entità accompagnata da pensieri ossessivi e reazioni controfobiche. Se con il termine di perversione si vuole indicare un'attrazione irresistibile verso un tipo di comportamento sessuale anomalo o bizzarro caratterizzata da qualità di disperazione e fissità, allora potrei azzardare l'ipotesi che la messaggeria telefonica ha costituito in questo caso il trigger scatenante e slatentizzante di una forma di perversione.

Per la cronaca segnalo che la paziente è ancora in psicoterapia, continua ad avere incontri d'amore di gruppo ma più saltuariamente e che la sintomatologia ansiosa è decisamente diminuita. Altri casi clinici riguardavano le problematiche conseguenti al termine di una relazione che aveva iniziato a sgretolarsi in conseguenza a contrasti fra i partner dopo esperienze di scambio di coppia avvenute tramite l'ausilio delle messaggerie.

Ritengo che troppo spesso i 144 incentivino incontri con sconosciuti più per curiosità che per un reale piacere e che di conseguenza le situazioni di scambio di coppia rischiano di essere una espressione di malessere, un impoverimento di se stessi, e di risolversi in una serie di giochi perversi. Se una persona, invece, desidera fare questo tipo di esperienza deve sentirsi pronta da un punto di vista complessivo: fisico, mentale, culturale, esistenziale. Se non ci si sente pronti è meglio non farlo, significa che esistono delle resistenze di carattere da rispettare, lo sblocco in tal caso non è necessariamente positivo, perché rompe l'equilibrio della persona.

In ambito psicologico, un'esperienza del genere non è priva di rischi. Come in tutte le situazioni miste, dove le componenti perverse, omosessualità, esibizionismo, voyeurismo, feticismo, hanno più facilità e più possibilità di essere soddisfatte, c'è il rischio che si rompa l'equilibrio oggettuale genitale. Queste componenti che emergono possono spaventare perché l'Io può esserne travolto, può avvenire che si rimanga disorientati.
Con facilità si possono creare delle situazioni di angoscia che non si possono prevedere. Ognuno deve possedere una adeguata educazione sessuale che gli permetta di autoregolarsi.

Se una persona vuole effettuare esperienze di scambio di coppia o di amore di gruppo o più semplicemente di incontri con sconosciuti significa che in qualche modo deve sentirsi "preparata". Se non lo fa e ne sente il desiderio deve comunque evitare di forzarsi e chiedere aiuto ad un esperto del settore. I sensi di colpa, la vergogna sono legati a meccanismi profondi e hanno il potere di contenere delle spinte pulsionali, dei particolari desideri erotici che l'Io rifiuta: la loro forzatura può lacerare le difese psichiche.

Infatti certe fantasie sessuali sono eccitanti proprio perché rimangono sul piano dell'immaginario e quindi lì devono rimanere. Può magari anche essere relativamente facile recitarle a due, nel palcoscenico dell'intimità di coppia, ma se vengono portate sul piano del reale possono scatenare reazioni di gelosia e di paura del confronto e pertanto riservare sbandamenti e reazioni spesso imprevedibili.

Esperienze di amore di gruppo nate grazie ad incontri avvenuti tramite i 144 sono rare ma per le donne che le hanno vissute e giunte alla mia osservazione sono rimaste cariche di significato ed hanno evidenziato un complesso mondo di difficoltà o disagi sessuologici. Una paziente mi diceva di preferire l'amore di gruppo, rispetto a quello a due, perché "tutto si alleggerisce", i distacchi, i rifiuti, le paure, le fantasie; e continuava "Per me è un trip easy che mi soddisfa. Esco da una storia di coppia molto impegnativa e drammatica. L'accoppiamento, anche solo per una notte, mi fa riaffiorare troppe emozioni del passato".

Un altra paziente di 24 anni diceva che si era sentita trasformata da una sola esperienza d'amore di gruppo avvenuta tramite un 144: "Ho ridimensionato tutti i miei complessi e paure rispetto all'orgasmo, mi sono confrontata con altre donne "dal vivo", non più solo a parole. Mi sono riconciliata col mio "ermafroditismo" perché dopo una storia d'amore di qualche mese esclusiva con una donna mi ero sentita completamente fusa in lei, indebolita, regredita, per cui avevo drasticamente chiuso con le donne. Erano tre anni che non ne toccavo una".

Altra Paziente di 32 anni, ritrovava nell'amore di gruppo serenità, chiarezza, "purezza", emozioni che le riuscivano a dare, a suo dire, solo i bambini: "Mi piace molto perché la cosa meno importante è la penetrazione; prevale il desiderio di contatto, anche perché i corpi da esplorare sono tanti. Sento lo stesso sapore e leggerezza dell'avventura, ma l'incontro casuale è solo erotico, quello di gruppo è più amichevole, non implica dei legami né forti aspettative. E' un'avventura che si può ripetere. Quella a due, di solito, o si trasforma in una vera e propria storia o con la stessa persona è unica.".

Le donne che hanno vissuto esperienze di questo genere ne parlano come di una fonte di emozioni, meno profonde ma non meno intense di quelle dell'amore a due, come di un sogno di completezza e di totalità e in particolare anche come un'occasione per vivere la propria omosessualità latente in modo fluido. Purtroppo non sempre l'emergere di tali tensioni o desideri sessuali viene vissuto positivamente e comporta spesso lo sviluppo di disagio psichico o difficoltà nel rapporto di coppia tali da rendere necessaria una richiesta di intervento terapeutico.

Segnalo, infine, un caso clinico in cui le messaggerie telefoniche si sono rivelate un mezzo efficace per la sua risoluzione. Una donna di 32 anni, separata dal marito da un anno e con due figli, aveva richiesto il mio intervento psicoterapico nella speranza di ridurre una marcata sintomatologia ansiosa controllabile solo farmacologicamente. Durante la terapia si era delineato un quadro di nevrosi con connotazioni isteriformi.
La paziente ammetteva grosse difficoltà nel rapporto con gli uomini e una forte diffidenza nei loro confronti dopo le delusioni della separazione e di altre relazioni avute negli ultimi mesi. Aveva lasciato il lavoro da alcuni mesi e ne cercava disperatamente uno nuovo senza peraltro riuscire a trovare nulla che le desse soddisfazione, finché non le fu offerto di fare l'operatrice telefonica presso una messaggeria.

In breve tempo riuscì a ridurre la sintomatologia ansiosa e a migliorare le proprie capacità di relazione con l'altro sesso. Un giorno durante una seduta mi disse: "penso di avere capito il mio problema: io odio gli uomini e adesso grazie al lavoro che faccio posso vendicarmi senza fare loro del male ma semplicemente prendendoli in giro e per di più guadagnando dei soldi". La maggiore consapevolezza delle proprie dinamiche intrapsichiche ottenuta dalla paziente lavorando nella messaggeria ci permette in conclusione di riaffermare che il luogo d'incontro del mondo 144 rappresenta concretamente una realtà virtuale dove vengono riproposti e agiti in chiave differente i meccanismi psicodinamici e comportamentali del mondo reale.

Una trasgressione, quindi, quella delle messaggerie che non è più solamente vero e proprio comportamento attivo, ma che diventa invece oggetto di rappresentazione.


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