Tra gli altri sono intervenuti: Prof. Marcello Cesa Bianchi (Direttore Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina di Milano e Direttore Scuola di specializzazione in Psicologia Clinica), Prof. Guido Sala (Ordinario di Psicologia presso Facoltà di Medicina di Milano e responsabile didattico scuola di specializzazione di Psicologia Clinica), Prof. Antonio Guerrini (Dirigente 2o livello e Direttore Dipartimento di Salute Mentale Azienda Ospedaliera Niguarda, professore a contratto scuola di specializzazione di Psicologia Clinica, membro SPI), dr Enrico Ferrario (segretario Evoluzione Medica ed Accademia Italiana dei Medici di Medicina Generale), dr. Lorenzo Bignamini (presidente SIPCM, psicologo clinico e psicoterapeuta, dirigente 1o livello Unità Operativa Universitaria di Psichiatria Az. Osp. Monza, allievo analista AISPT), dr Carlo Alfredo Clerici (segretario SIPCM, psicologo clinico psicoterapeuta, Policlinico di Milano servizio di Psicosomatica e Psiconcologia, allievo SPI), dr. Massimo Marietti (segretario European Federation for Bioenergetic Analysis-Psychotherapy, psicologo medico e psicoterapeuta, Medico di Medicina Generale), dott.essa Francesca Tosoni (Direttivo SIPCM, psicologo clinico psicoterapeuta, Dirigente psichiatria Az. Osped. Garbagnate), dott. Alberto Peirone (tesoriere SIPCM, psicologo clinico psicoterapeuta, dirigente psichiatra Azienda Osp. Busto Arsizio).

I principali temi dibatutti sono stati:

Il riconoscimento definitivo giunto quest'anno della Psicologia Clinica come specializzazione sanitaria facente riferimento alla Facoltà di Medicina: l'assegnazione per quest'anno di borse di studio da parte del Ministro della Sanità solo per i medici e ci si auspica al più presto l'estensione anche agli psicologi.

La proposta della SIPCM inviata al CSS dove si stanno discutendo le tipologie delle funzioni delle future Unità Operative di Psicologia e Psicoterapia: in questa proposta si riafferma la doppia dirigenza per medici e psicologi nella Psicoterapia oltre che l'"esclusività" delle funzioni psicoterapeutiche per le Unità Operative di Psicoterapia differenziando cioè le funzioni delle quattro Dirigenze (psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicoterapia e psicologia), pena avere unità operative sovrapponibili per funzioni.

Il presidente SIPCM illustra una ricerca sulla formazione istituzionale dei medici in psicologia e psicoterapia per l'accesso al servizio pubblico nei paesi della Unione Europea: non esiste un percorso comune. Legge tra gli altri la risposta del coordinatore U.K. per la formazione psichiatrica e psicoterapeutica JP Watson Ph.D: nel sistema UK esiste un United Kingdom Council for Psychotherapy che abilita professionisti non necessariamente psicologi o psichiatri ma che sono abilitati alla psicoterapia per avere seguito degli iter formativi riconosciuti dal Council. Scrive poi che le specializzazioni di psichiatria sono 6 tipi, tra cui uno in psicoterapia:
"Our medical doctors who wish to specialise in the profession of psychotherapy have to do basic psichiatry and then obtain a (very hard to get) higher specialist training post in Psychotherapy". Questo equivale a circa 15 anni di percorso istutuzionale.
Nel dibattito viene sollecitato un diverso percorso per i medici italiani che nella realtà poi si avvicinano molto al modello inglese: 6 anni di laurea, quattro di specialità e poi vari training (facoltativi, ma quasi sempre svolti) in una scuola di psicoterapia.
Diverso il discorso di medici e psicologi abilitati alla psicoterapia che si ribadisce possono solo svolgere la libera professione.
Si prefigura di differenziare più nettamente il percorso di medici specialisti in psichiatria o psicologia