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C.I.S.M.A.I.
Coordinamento Italiano dei Servizi
contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia

Presentazione del Coordinamento

Il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia (già "Coordinamento dei Centri e dei Servizi di Prevenzione e Trattamento dell'Abuso in danno di Minori") si è formalmente costituito in associazione nel 1993, in seguito a contatti inizialmente avviati dal Centro per il Bambino Maltrattato (CbM) di Milano (una cooperativa sociale che dal 1984 è convenzionata con il Comune di Milano per la gestione di un servizio specialistico per la cura del maltrattamento infantile) con altri cinque Centri allora operanti in Italia sul tema dell'abuso all'infanzia: il "CAF-Centro Aiuto alla Famiglia" (associazione privata no-profit di Milano), il reparto Psichiatria e Psicoterapia dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma, l'associazione "Centro per l'Età Evolutiva" (scioltasi qualche tempo dopo) e il Servizio "Numero Blu" dell'Amministrazione Provinciale di Cagliari.
Il Coordinamento è stato presentato alla 4' Conferenza Europea dell'ISPCAN (International Society Prevention of Child Abuse and Neglect) svoltasi ad Abano Terme nel marzo 1993.

Da allora il numero dei soggetti aderenti al Coordinamento si è progressivamente ampliato fino ad avere associati oggi, oltre ai soci individuali, più di trenta Centri e Servizi appartenenti sia al settore pubblico (Comuni e Aziende Sanitarie Locali) sia al terzo settore (cooperative sociali, associazioni no-profit e di volontariato) diffusi in tutta Italia. Per garantire la .serietà dei Centri associati nello Statuto è stata posta la condizione che i Soci siano attivamente impegnati nella pratica professionale degli interventi di protezione e cura delle famiglie.

A seconda della loro specificità, i Centri forniscono servizi diversi. Alcuni gestiscono comunità di accoglienza e di pronto intervento per i minori allontanati dalle famiglie, altri mettono in atto interventi ambulatoriali di sostegno per bambini in situazioni di rischio e di pregiudizio, forniscono risorse per il trattamento e il recupero psicologico e sociale delle loro famiglie e offrono servizi di consulenza ad operatori pubblici e privati. Alcuni Centri (come il CbM e il Caf di Milano) hanno la possibilità di fornire tutti questi servizi, mentre altri Centri si mettono in rete con gli altri servizi del territorio per offrire un intervento globale ed integrato. In alcuni casi i Centri affiancano a risorse specifiche linee telefoniche per la consulenza immediata e gli interventi di emergenza, in collaborazione con le Forze dell'Ordine e con l'Autorità Giudiziaria.

Le Commissioni scientifiche

Il Coordinamento dei Centri fonda parte dello sua attività su Commissioni di Studio che hanno il compito di elaborare le linee di fondo di una determinata problematica, da sottoporre alla successiva approvazione dell'Assemblea.
All'inizio del 1997, in occasione dell'elezione del nuovo Comitato Direttivo sono state attivate le seguenti Commissioni:

1) "Monitoraggio del fenomeno"
Allo scopo di far fronte alla più volte segnalata carenza di dati sull'entità e sull'andamento del fenomeno maltrattamento é stata istituita una commissione che ha messo a punto una breve scheda di rilevazione sui minori seguiti dai Centri del Coordinamento. Si calcola che questi possono rappresentare un numero abbastanza consistente di minori (circa 2000).

2) "Processi di intervento e costruzione di reti locali"
Istituita allo scopo di riflettere sull'organizzazione dei servizi socio-sanitari e su come le funzioni necessarie ad un progetto complessivo di tutela del minore (rilevazione precoce, adeguata protezione, riparazione del danno, trattamento e recupero della famiglia) possono essere garantite in ogni realtà locale, a partire dalle specifiche risorse e competenze presenti o attivabili nella rete locale dei servizi pubblici e del privato sociale.

3) "Dichiarazione di consenso sulle procedure di intervento nei casi di abuso sessuale
La commissione ha messo a punto una "Dichiarazione di Consenso in tema di abuso sessuale all'infanzia" sulle migliori procedure da adottare per affrontare i problemi dell'intervento psicologico e istituzionale sull'abuso sessuale. La Dichiarazione di consenso è stata definitivamente approvata dall'Assemblea svoltasi il 21.3.1998.

4) "Politiche di prevenzione e sensibilizzazione nel campo dell'abuso sessuale"
La Commissione valuta i programmi di prevenzione e le strategie di sensibilizzazione utilizzati in Italia e all'estero, allo scopo di attivare programmi efficaci in Italia.

5) "Gli indicatori di maltrattamento"
La Commissione ha messo a punto una scheda di rilevazione degli indicatori di maltrattamento più frequentemente riscontrati nei minori vittime di maltrattamento, alfine di sviluppare uno strumento scientifico di rilevazione precoce

6) "Tutela degli operatori"
Ha lo scopo di studiare quali sono le tutele giudiziarie e amministrative che è necessario garantire agli operatori dei servizi per consentire loro di svolgere adeguatamente i compiti di aiuto e cura dei minori vittime di maltrattamento e delle loro famiglie, al fine di evitare che il loro impegno professionale li esponga ad attacchi o squalifiche inopportune e distruttive.

7) "Strategie informative in tema di abuso all'infanzia"
Sviluppa una riflessione sulle migliori strategie informative adottabili intorno alla problematica del maltrattamento all'infanzia e al tema del rapporto tra i mezzi di comunicazione e le necessità di protezione e tutela dei minori e delle loro famiglie.

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