ARTICOLI ORIGINARI
A RISCHIO DI CREARE
Philippe Gutton
RIASSUNTO
L’Autore, dopo una disamina sull’immagine dell’eroe attraverso la letteratura, che percorrerà l’intero articolo, descrive due processi dell’eroizzazione dell’adolescenza: uno è dell’ordine della creazione d’intersoggettualizzazione, che costruisce gli ideali d’adolescenza; l’altro colloca questa costruzione in un faccia a faccia con lo sguardo del mondo infantile-adulto istituzionalizzato in Super-io sociale. L’eroe sarebbe colui che si rifiuta di soccombere nonostante il discorso del maestro che lo sconfessa nel breakdown lauferiano e perora eretto la sua causa adolescente.
Parole chiave: Eroe; martire; breakdown; soggettualizzazione; soggetti- vazione, estetica; Super-io.
SUMMARY
At Risk of Creating. The Author analyses the way the Hero has been described in literary works defining, at the same time, two heroization processes in adolescence: one goes along with the creation of intersubjectivation, which enhances the creation of adolescent ideals, the other places this construction inside a «vis-à-vis»confrontation with the childadult world view, institutionalized in social Super-Ego. The hero is, in this sense, the one who refuses to surrender in spite of his master’s talk disawowing him in the Lauferian breakdown, and stands up for his adolescent cause.
Key words: Hero; martyr; breakdown; subjectlualization; subjectivation; aesthetics; Super-ego.
LA MORTE DELL’EROE
Sophie de Mijolla Mellor
RIASSUNTO
L’Autrice affronta il tema dell’eroismo sottolineando la differenza fondamentale che esiste tra idealizzazione e sublimazione e l’importanza che tali aspetti assumono per l’adolescente. Attraverso l’esempio dell’eroe wagneriano sviluppa la relazione complessa tra il progetto genitoriale e la realtà adolescente. La grandezza dell’eroe starebbe nel suo sacrificio, che si appoggia sulla sublimazione del suo Io ideale, e al contempo la sua caratteristica principale sarebbe rappresentata dal coraggio che si esprime attraverso il disprezzo per la morte. E, se l’eroe muore, sopravvivrà in gloria nella fama. Sarà eternamente kalos k’agathos, bello e bravo, e atanatos, eterno.
Parole chiave: Eroe; godimento; idealizzazione; Ideale dell’Io; morte; su- blimazione.
SUMMARY
The Hero’s Death. The Author treats the theme of Heroism empha- sizing the fundamental difference between idealization and sublimation and the importance such aspects hold for the adolescent. Having the Wagnerian hero as a model, she unfolds the complex relationship between parental project and adolescent reality. The hero’s greatness would consist in his sacrifice, which rests on the sublimation of his Ego ideal and, at the same time, his main feature would be expressed by his courage, consisting in his despise of death. And, if the hero dies, his fame will grant him survival. He will for ever be «kalos k’agathos», beau- tiful and good, and «atanatos», immortal.
Key words: Hero; enjoyment; idealization; Ego ideal; death; sublimation.
COSTRUZIONI DELL’EROE IN ADOLESCENZA
Gianluigi Monniello
RIASSUNTO
L’Autore, partendo dalle definizioni di Ariosto e Fioretti, affronta il tema dell’eroe nel tempo del pubertario mostrando come la naturale spinta a costruire figure eroiche, e a immaginarsi come tali, possa favorire il funzionamento della mente adolescente incoraggiando la creazione di sé. Vengono proposte alcune riflessioni psicoanalitiche a partire dal concetto di materia prima sensoriale e al ruolo che questa gioca nelle costruzioni di sensazioni, percezioni corporee e rappresentazioni psichiche dell’eroe in adolescenza.
Attraverso le figure di Gilgameš e Milarepa, l’Autore mostra alcuni diversi scenari psichici che avvicinano tre possibili spinte all’eroismo che si aprono all’adolescente: una prima spinta reattiva che lo muove alla conquista dei valori del passato; una seconda affermativa e differenziante che lo invita al distacco; una terza creativa, che lo coinvolge e lo rende fedele ai suoi vissuti sensoriali originari.
Parole chiave: Eroe; costruzione; creazione di sé; sensorialità; intersoggettualizzazione; potenzialità eroiche.
SUMMARY
Constructions of the hero in adolescence. The author, starting from both Ariosto’s and Fioretti’s definition of an hero, explores the theme of hero during pubertary period. He shows how the adolescent’s natural drive to construct heroic characters and to identify with them, may promote mental functioning by encouraging the formation of the the Self. Some psychoanalytic thinking about the sensory primary matter and the role that it plays in the formation of bodily sensations and psychic representations of the hero in adolescence is here proposed.
Through the characters of Gilgameš e Milarepa, the author shows three possible different psychic scenarios in which adolescent can be psychically driven towards heroism: firstly, a reactive drive aiming to at- tain values connected to his past; secondly, a drive towards affirmation and differentiation, which promotes detachment; thirdly, a creative drive, which engages the adolescent and make him loyal to his originary sensory experiences.
Key words: hero; formation; self formation; sensorial; inter-subjectiva- tion; heroic potential.
DALL’ EROE TRAGICO ALL’EROE ORDINARIO
Gérard Bonnet
RIASSUNTO
Omero privilegia due tipi di eroi: quello di Achille nell’Iliade, che celebra la lotta mortale e che ha prodotto molti emulatori nel corso del- la storia, e poi colui che incarna Ulisse nell’Odissea, dove l’eroe diviene illustre superando gli ostacoli che incontra sulla strada del ritorno, verso il suo luogo d’origine. Da un lato abbiamo una lotta a due che certamente comporta la fama, ma provoca la distruzione di una delle due parti in causa, e dall’altra un combattimento a tutti i livelli condotto dall’eroe per salvare la sua vita e ritrovare il suo posto nella città. Il primo privilegia lo sguardo e si sottopone alle necessità dell’apparire, il secondo, al contrario, se la prende, all’inizio, con l’occhio che lo domina e ne smonta gli ingranaggi per darsi un nome. Il processo adolescente implica, al contempo, questi due percorsi, e presuppone la liberazione progressiva dall’impossessamento del vedere che fa scintillare l’ideale. Riferendosi a diverse opere letterarie, l’Autore mostra a quali condizioni questa evoluzione è possibile.
Parole chiave: Eroi; adolescente; ideale; morte; fama.
SUMMARY
From the tragic hero to the ordinary one. Homer privileges two types of hero: the Achille type, in Ilyad, who celebrates mortal fight and has produced many emulators in the course of history, and the Ulysses type in Odissey, where the hero becomes famous overcoming the obstacles he finds on his way back home. On one side we have a one to one fight which brings about fame but causes the destruction of one of the two rivals, on the other side the hero will be engaged in a total struggle to save his life and regain his place in his community. Achilles gives great importance to watching and subscribes the need to appear, Ulysses, on the contrary, initially attacks the watching eye that dominates him and breaks apart its mechanisms to regain his name. The adolescent process implies both experiences and, at the same time, presumes the progressive getting rid of the dependence from watching which enlightens his ideal. Referring to different literary works the author shows us the conditions enabling this process.
Key words: Heroes; adolescent; ideal; death; fame.
EROI E ADOLESCENTI. QUESTIONI DI VITA E DI MORTE
Paola Carbone
RIASSUNTO
Questo scritto mira a rispondere a due domande: chi è «l’Eroe» e che rapporto ha la questione eroica con l’adolescenza. Per incontrare gli eroi nella loro essenza originaria l’Autrice torna all’Iliade e all’Odissea, i luoghi letterari in cui essi sono stati concepiti e ne individua alcune caratteristiche fondamentali (coscienza della morte e soggettivazione della storia, unicità e alterità) che identificano profondamente la missione eroica con quella adolescente. I due poemi, organizzati attorno alle dimensioni narrative dell’assedio e del viaggio possono ben rappresentare le linee di forza lungo cui si declina l’esperienza adolescente. Il filo rosso dell’esposizione si snoda attraverso quattro temi articolati in coppie dialettiche: la Preistoria e la Storia, l’Unico e il Doppio, il Cerchio e l’Ellissi, la Vita e la Morte. Il mito dell’eroe – in questa prospettiva – è il mezzo grazie a cui è possibile tentare un confronto laico con la morte, confronto che paradossalmente rappresenta uno dei punti cardinali del processo adolescenziale.
Parole chiave: Iliade; Odissea; Adolescenza; Concetto di morte.
SUMMARY
Heroes and Adolescents: a question of life and death. The aim of this work is to provide an answer to the questions about who the «Hero» is and the relationship between the heroic issue and adolescence. To meet heroes in their original essence, the Author resorts to Ilyad and Odyssey, their earliest literary settings, pointing to some of their peculiar features (the conscience of death and subjectivation in the story, unicity and alterity) which deeply identify the heroic mission with the adolescent one. The two poems, based on the narrative dimensions of «seige» and «travel», effectively stand for the lines of force marked by adolescent experience. Four themes are dealt with, through the dialectic pairs of Prehistory and History, One and Double, Circle and Ellipsis, Life and Death. In this perspective, the myth of the hero allows for the lay confrontation with death, what paradoxically represents a cardinal point in adolescent development.
Key words: Ilyad; Odyssey; Adolescent; death concept.
IL LAVORO DELL’EROE
Marie-Christine Aubray, Dominique Agostini
RIASSUNTO
Le Autrici individuano e mettono in discussione i possibili legami tra il lavoro dell’adolescenza e il lavoro dell’eroe. Se il primo ha a che fare con il confronto vittorioso contro i fantasmi parricidi e incestuosi, allora, l’eroe adolescente è colui che riesce senza paura a confrontarsi con i propri «mostri» interni ed esterni. Eroico è quindi il lavoro che il pubere deve compiere per superare le prove che gli permettono di adolescens, per riconoscere la differenza dei sessi e delle generazioni, per procedere nella propria «avventura della soggettivazione». Le Autrici ripercorrono associativamente le vicissitudini del protagonista del romanzo L’adolescente di Dostoevskij per evidenziare due aporie che considerano consustanziali al lavoro psichico imposto all’adolescente e fondatrici dell’eroe: infanticidio/parricidio e mortalità/immortalità.
Parole chiave: Eroe adolescente; edipo pubertario; infanticidio/parricidio; mortalità/immortalità; identificazioni eroiche.
SUMMARY
The work of the hero. The Authors identify and discuss possible links between the work of adolescence and the work of the hero. If the first one is concerned with winning the battle against parricidal and incestuous ghosts, then, the adolescent hero is who manages to face both his own internal and external «monsters» with no fear. Therefore, heroic is the work that the youth has to undertake in order to overcome the challenges that will allow him to adolescens, so to recognise differences between genders and generations during his «adventure towards subjectivation». The Authors will follow the vicissitudes of the main character of Dostojevskji’s The adolescent in order to highlight two unsolvable problems that are intrinsic part of both the psychic work that the adolescent has to face, and the characteristics that constitute the basic qualities of an hero: infanticide/parricide and mortality/immortality.
Key words: Adolescent hero; pubertary oedipus, infanticide/parricide; mortality/immortality; heroic identifications.
FLIRTARE CON LA MORTE
Dominique Fessaguet
RIASSUNTO
L’Autrice propone una forma contemporanea dell’atto eroico: il «binge drinking». Descrive diverse espressioni del fenomeno e sottolinea il suo svilupparsi con la modalità di un rituale adolescente. Si interroga, anche attraverso l’esposizione di un caso clinico, sul significato profondo del «binge drinking» e sulle risposte del mondo degli adulti rispetto a tale abuso di alcol.
Parole chiave: Binge drinking; rituale; buco nero; incoscienza; oblio; morte; gruppo.
SUMMARY
Flirting with death. The Author proposes a contemporary form of heroic act: «binge drinking». She describes different modalities in which binge drinking is manifested and, in her work, she underlines the devel- opment of the use of binge drinking as a specific adolescent ritual. Through the presentation of clinical case, the question is raised on what the deep meaning of binge drinking could be, and on how adults tend to respond to alcohol abuse.
Key words: Binge drinking; ritual; black-hole; unconsciousness; oblivion; death; group.
DA ETTORE PER ACHILLE VERSO ENEA
Tito Baldini
RIASSUNTO
L’Autore presenta un caso clinico nel quale il riferimento interno alle figure degli eroi Ettore, Achille ed Enea ha lavorato nel suo controtransfert contribuendo alla realizzazione del percorso di analisi con un adolescente difficile. Emerge la co-costruzione del percorso dell’analista e del percorso dell’adolescente.
Parole chiave: Eroi; controtransfert; adolescente difficile; Ettore; Achille; Enea.
SUMMARY
From Hector to Achilles towards Aeneas. Psychoanalysis of adolescence as a transitional process. The Author presents a clinical case in which he refers to heroes such as Hector, Achilles and Aeneas, describing how the use of use of these characters contributed to his countertransference, promoting the analytic process of a difficult adolescent. The co-construction of both analyst’s and analysand’s analytic progres- sion is described.
Key words: Heroes; countertransference; difficult adolescent; Hector; Achilles; Aeneas.
L’ADOLESCENTE EROE. IL PARADOSSO DEL DIVENIRE NELL’AGONIA
Nader Barzin
RIASSUNTO
L’Autore cerca di mettere in luce e ipotizzare la ragione dell’aumento impressionante degli attentati-suicida e del maggiore impatto strategico di questi atti a livello sociopolitico. Osserva come una gran parte dei volontari siano adolescenti; quindi esamina perché scegliere la morte attraverso attentati-suicida in questa epoca della vita. La nozione di eroe può apportare una spiegazione complementare per il coinvolgimento degli adolescenti in questi atti. Attraverso una storia umana e clinica, l’Autore segnala l’utilità del concetto di «contratto narcisistico» se adattato e confrontato in relazione con il tempo della globalizzazione e l’importanza della dinamica identaria.
Parole chiave: Attentati-suicida; agonia; contratto narcisistico; globalizzazione; dinamiche identitarie; vendetta.
SUMMARY
The adolescent hero. The paradox of becoming through agony. The Author aims to shed light on, and make hypothesis about, the impressive increasing number suicidal terrorist attacks and their major impact on the socio-political dimension. The Author points out that great part of people volunteering to take part in a suicidal attack are adolescents; therefore, he explores the reasons why one could choose death through suicidal-attacks during this life stage. According to the author, the concept of hero may contribute as a complementary explanation of the involvement of adolescents in these acts. Through the presentation of a clinical and human case history, the author highlights how helpful the concept of «narcissistic contract» may be, if adapted and compared in relation to the era of globalisation and the importance of identity dynamics.
Key words: Suicidal-attacks; agony; narcissistic contract; globalisation; identity dynamics; revenge.
APPORTI CLINICI
ASPETTI TRAUMATICI DELL’AZIONE OMICIDA
Francesco Burruni
RIASSUNTO
Basandosi sui sogni di due adolescenti omicidi seguiti in Istituto Penale Minorile con 3-4 sedute settimanali per alcuni anni, l’Autore presenta alcune riflessioni su due aspetti rilevanti:
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l’azione omicida come esperienza traumatica per gli autori stessi del reato soprattutto nel caso l’omicida è un adolescente;
-
il modo in cui la successiva rappresentazione ed elaborazione mentale di tale azione/trauma si intreccia con il significato assunto da alcuni aspetti del carcere minorile.
L’Autore mette in evidenza il senso che assumono alcuni aspetti del
contesto nel quale i percorsi psicoterapeutici proposti ai ragazzi omicidi si sono sviluppati.
Parole chiave: Adolescenti omicidi; psicoterapia; carcere minorile; trauma.
SUMMARY
Traumatic aspects of the homicidal act. Notes on the first phases of psychotherapy of homicidal adolescents in detective environment. Based on the dreams of two homicidal adolescents in treatment with an intensity of three to four weekly sessions in a juvenile detention centre, the author presents some thoughts on two relevant related aspects:
The homicidal act as a traumatic experience for the homicide himself. Especially when the homicide is an adolescent.
The modality in which the following mental representation and elaboration of such an act/trauma became interconnected with specific meanings of some aspects of a juvenile detention centre.
The Author highlights the meanings of some aspects of the context in which the psychotherapeutic interventions offered to these youths took place and developed.
Key words: Homicidal adolescents; psychotherapy; juvenile detention centre; trauma.
Rubriche
PER AIUTARLI A CRESCERE
Dalla strada al divano
Tommaso Romani, Michela Savino
RIASSUNTO
Gli Autori illustrano, attraverso la presentazione di un caso clinico, la presa in carico e il lavoro con un’adolescente al limite. Descrivono l’utilizzo parallelo e sincronico di due dispositivi di cura, l’affiancamento psicologico e la casa famiglia che si configurano come una possibilità per l’adolescente di far emergere la propria sofferenza e i propri contenuti distruttivi e di poterli tollerare e poi elaborare nel senso della loro trasformazione.
Parole chiave: Adolescente borderline; affiancamento; progetto ponte; casa famiglia; gruppo operatori.
SUMMARY
From the street to the sofa. The Authors describe their experience of care and treatment of a borderline adolescent, backing it with clinical evidence. The parallel and synchronic use of psychological support and care house assistance offer the adolescent an opportunity to express his suffering and his disruptive urges being helped to endure them and finally work them out.
Key words: Borderline adolescent; support; bridge project; care house; health workers’ staff.
SCRIVERE PER FORMARSI
“L’osservatrice dell’ONU”. Un’esperienza di Baby Observation
Francesca Laganà
RIASSUNTO
L’Autrice racconta la propria esperienza, durata un biennio, di osservazione della coppia madre-bambino e focalizza la peculiarità della figura paterna come funzione terza.
In un intreccio di esperienze ambientali, che riproducono inizialmente quelle intrauterine, vengono esplorate le tappe dello sviluppo psichico del neonato, evidenziando l’importanza della natura delle relazioni oggettuali. Il creativo lavoro infantile di «messa in forma» nel caos dell’esperienza, facilitato dalla funzione materna, viene connotato per la sua associazione all’attività artistica e, infine, paragonato al lavoro dell’analista con l’analizzando. In comune vi è il bisogno di fornire una forma, una struttura di immagini verbali, una metafora che possa essere abitata.
Parole chiave: Osservazione madre-bambino; sintonizzazione madre- bambino; funzione paterna; triangolazione; baby observation; esperienza creativa.
SUMMARY
«The N.U. Observer». A Baby-observation experience. The Author reports her two year mother- child observation experience, also focused on the father’s peculiar «third function».
The child’s stages of psychic development are explored through the intertwining background experiences, initially reproducing the intra-uterine ones. The importance of the nature of object relations is, thus, stressed. The child’s «experience- shaping» work, out of chaos, facilitated by the mother’s function, is marked by its going along with artistic activity and finally compared with the analyst’s work with the analysant. A common need is to provide a shape, a frame of verbal images and a metaphor to dwell in.
Key words: mother-child observation; mother-child tuning; fatherly function; triangulation; baby observation; creative experience.
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