PSYCHOMEDIA --> HOME PAGE
AMP --> HOME PAGE --> SEMINARI 2002 - 2003

A. M. P.
SEMINARI 2002 - 2003
Maria Antonia Ferrante

SEMINARIO DI CHIUSURA



I seminari dell’anno 2002-2003 sono stati dieci. Essi hanno avuto inizio il 19 febbraio 2003 e si concludono oggi, 18 giugno 2003.
Il primo relatore è stato il prof . A. Rossi che ha presentato il seguente argomento. “Apprendimento e memoria nei mammiferi”.
Apprendimento e memoria sono due aspetti dello stesso fenomeno. L’apprendimento permette di raccogliere informazioni circa il mondo circostante. La memoria garantisce l’archiviazione ( ma utilizza anche la manipolazione) nella fissazione dei dati acquisiti.
La memoria funziona a differenti livelli di prestazione. Memoria a lungo termine, memoria a breve termine,memoria semantica,memoria episodica, memoria spaziale, di riconoscimento,emotiva, eccÉ

La dottoressa Lea Taborra, in sostituzione del prof. Tedeschi, il 26 febbraio, ha trattato il tema:”Processo di Individuazione in Psicologia Analitica”.
Jung ha posto i limiti della Psicologia analitica. Jung ha molto viaggiato e pertanto ha potuto rivolgere i suoi interessi all’Antropologia, ai Miti ed alle Tradizioni Popolari Egli si fece attento anche alla Psicologia Comparata ed alle Dottrine Medioevali .La dottoressa Taborra si sofferma soprattutto sul concetto junghiano di Individuazione, traguardo di completezza, condizione conclusiva che si realizza nell’uomo, mortale, restando nel mortale, ma che permette, altresì, l’accesso al mondo dove le coordinate umane non esistono più, all’atemporalità.
Il prof. Frighi, il 12 marzo, ha riportato una sua esperienza, condivisa dall’antropologo-etnologo, prof. Lanternari, ad Akkra, in Africa. I due hanno assistito a dei riti di guarigione. Tali riti si svolgono in spazi aperti o sotto capannoni. Coloro che chiedono aiuto sono affetti, soprattutto da disturbi psicosomatici. Non mancano, tuttavia, richieste per il buon andamento degli affari.
Dopo l’inizio del rito, si notano fenomeni di possessione e di trance, insieme a fenomeni di glossolalia e di suggestione condivisa, una vera scena teatrale interpretata da un gruppo carismatico.

Il 26 marzo, i prof. Callieri e Mura, ci hanno parlato di”Il volto e l’immagine del Sé”.
Calmieri”Il volto di ogni individuo è irriducibilmente unico. Esso è intriso d soggettività. Il volto è espressione di ipseità e riguarda l’Io come persona singola. Il volto è il campo delle relazioni e della espressività.
La pubertà e l’adolescenza sono periodi di fragilità in quanto si opera, nel ragazzo, la trasformazione del corpo. Tale momento può generare disturbi quali la dismorfofobia che può aprire le porte all’anoressia ed alla bulimia.
Prof. Mura “il volto è lo specchio dell’anima, perché sul volto dell’altro possiamo cogliere e riconoscere le sue passioni. Mura sottolinea l’importanza della fisionomica e si attarda a dire delle trasformazioni che l’uomo apporta al suo volto, sia per vanità, come per le donne, sia per scopi rituali che prevedono, spesso, l’uso del tatuaggio e delle maschere.

La relazione del dott. Marchioro, del 9 aprile è stata” Psicoanalisi e sue applicazioni. Freud-Rank, un’amicizia particolare”.
Il vero nome di Otto Rank era Rosenfeld. Nel 1909 lo psicoanalista viennese, stimolato dalla lettura dl romanzo di Ibsen, “Casa di bambola”, lo cambiò con quello del medico di quale si dice nel romanzo, medico affetto da sifilide. Identificazione adeguata, essendo Rank affetto dallo stesso male. E come quello ossessionato dal pensiero della morte.
Rank divenne amico di Freud, ma il loro rapporto non fu dei migliori e si deteriorò con l tempo.
Rank si interessò dei miti e di come si ripresentano nel sogno. Trattò, soprattutto, il tema dell’eroe e della morte dell’eroe.

Il 7 maggio, il prof. Paladini è tornato a parlarci di animali. Questo il titolo della sua relazione” Il comportamento degli animali nella relazione con l’uomo” .Le fasi della relazione uomo-animale possono essere così classificate, in senso cronologico: rapporto magico- totemico; rapporto etico e di addomesticazione, rapporto emozionale. Ha parlato nuovamente del gatto, animale al quale il prof. Palladini è molto legato. Ha concluso l’accattivante relazione dilungandosi sulla terapeuticità del rapporto, in alcune turbe psichiche, uomo-animale.

Il 14maggio, la dott. Natoli, sulla scia di quanto già detto dal prof. Palladini, ha trattato
L’argomento “Attività e terapie con animali”La dottoressa ha sottolineato la differenza fra le attività di aiuto verso alcuni pazienti con l’ausilio di alcune specie di animali, dalle vere e proprie terapie. Traggono vantaggio, dalle prime: gli handicappati, i fanciulli, gli adolescenti, gli psicopatici di età adulta, i dementi,i depressi .Nelle vere e proprie terapie, è necessario seguire un protocollo. Inoltre, è necessario lavorare in gruppo, avvalendosi dell’apporto di più specialisti.. Quando tutto funziona, si constata, in alcuni disturbi, l’abbassamento della pressione sanguigna, migliora lo stato di post- infartuati etcÉIl cane ed il gatto sono gli animali più utilizzati, perché i più adeguati a questo tipo di intervento terapeutico.

Il 21 maggio il dott. Agresta ha parlato di “ Psicosomatica e psicoterapia della rettocolite ulcerosa”.
In psicoterapia analitica si affrontano i disturbi psicosomatici con la parola. Sottolineato questo concetto di base, il relatore ci ragguaglia circa la tecnica utilizzata da Shapiro, tecnica detta”Rilassamento analitico” .Secondo la teoria shapiriana, gli psicosomatici sono soggetti che non riescono ad esprimere le loro emozioni, hanno difficoltà a ricordare i sogni ed a fantasticare. Essi tendono all’isolamento degli affetti. Nella tecnica adottata dalla scuola d Shapiro, va recuperato il corpo toccando il corpo. Il toccamento mirato di alcune parti del corpo si inducono delle emozioni e il corpo si risveglia.

Il 4 giugno, il prof. Tatarelli ha trattato il seguente tema” Psichiatria psicodinamica”.
Il Tema centrale della relazione del prof. Tatarelli è l’inconscio e il determinismo psichico quali pilastri della teoria freudiana. Il relatore si attarda esaurientemente a parlare del transfert che ha cambiato nome; attualmente si parla di” movimento relazionale” .Il prof. Tatarelli chiude la sua brillante ed esauriente relazione parlando dell’impossibilità dello schizofrenico di parcellizzare gli stimoli, di centralizzarli per poterli selezionare.

La dott. Ferrante, il 18 giugno ha portato la seguente relazione” Scritto sulla pietra. L’organizzazione di un gruppo umano nell’Età del Ferro”.
Fra l’VIII e il VI secolo a . C., nella piana di Siponto, sotto la città di Manfredonia ( Puglia settentrionale ), un gruppo di Dauni, questo il nome degli abitanti della zona, ha dato origine a notevoli opere d’arte: le stele: Le stele sono segnacoli tombali, di pietra calcarea, scolpite su quattro delle loro facce. A parte la raffinatezza con la quale il lapicida ha saputo scolpire ed incidere, è il contenuto di tali incisioni che ha, soprattutto, interessato gli archeologi. Sulla pietra, i Dauni di questo periodo dell’età del Ferro hanno raccontato della loro quotidianità e delle loro credenze.


PSYCHOMEDIA --> HOME PAGE
AMP --> HOME PAGE --> SEMINARI 2002 - 2003