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Pietro Roberto Goisis e Gioia Gorla
UNO SPAZIO PER TOMMASO SENISE
Introduzione
Perché uno “spazio” per Tommaso Senise?
E’ probabile che la domanda non riesca a trovare compiuta una risposta compiuta in queste poche righe di introduzione, ma crediamo che sia necessario cercare di spiegare le ragioni di questa iniziativa.
In realtà esiste una risposta molto semplice e molto “senisiana”, ci verrebbe da dire. E’ uno spazio che nasce come una testimonianza di affetto.
Ambedue siamo stati, pur provenendo da diversi ambiti e città, molto vicini a Tommaso Senise durante la sua vita, specie negli ultimi quindici anni, chi frequentandolo con assiduità, chi mantenendo con lui un discorso da più lontano, ma pur sempre con continuità. Da lui abbiamo appreso la magia del suo lavorare con gli adolescenti, con lui abbiamo chiacchierato e discusso. Dopo la sua scomparsa, abbiamo ricercato il materiale relativo alla sua produzione teorica e clinica ed abbiamo raccolto tutto quanto ci è stato possibile trovare. Durante questa ricerca, su di lui abbiamo parlato con tante persone che l’hanno conosciuto e frequentato.
Abbiamo così scoperto e verificato che, a fianco delle non numerose, ma significative, produzioni editoriali, esisteva un ricchissimo materiale relativo alla trasmissione orale del suo sapere. Abbiamo allora cercato di ordinare i dati raccolti, affinché non andassero perduti, ma potessero essere condivisi con altri colleghi.
Come vedremo meglio in seguito, il metodo di lavoro di Senise ha alle spalle una preparazione ed un affinamento che si sono sviluppati in più di quarantanni. Questo dato, straordinario per l’insieme di elementi che hanno contribuito a svilupparlo, appare ancora più significativo se pensiamo all’enorme potere innovativo che le sue idee e la sua tecnica hanno rappresentato nel panorama psicoterapeutico dell’adolescenza. Le intuizioni anticipatorie da cui Senise ha preso spunto e che ha posto alla base del suo lavoro saranno poi facilmente ritrovate in numerose teorie che si sono sviluppate negli anni successivi. Pensiamo in primo luogo alle riflessioni sul sé, sulle relazioni oggettuali, alla teoria dell’attaccamento, all’intersoggettività e così via. Ci ha perciò colpito il fatto che in alcuni libri sull’adolescenza di recente pubblicazione e di grande successo editoriale, non sia mai citato il nome di Senise né nel testo, né nella bibliografia. Abbiamo allora pensato che fosse giunto il momento di condividere con gli altri quanto avevamo raccolto, per favorire un ricordo, in primo luogo. E, infatti, al ricordo sarà dedicata un’importante parte di questo “spazio”
Ci è poi sembrato che dal ricordare si potesse passare a pensare, o a ripensare, a tutto ciò che Senise aveva individuato e delineato del percorso adolescenziale: due suoi lavori e tre interviste ci permetteranno una rivisitazione delle sue idee.
Infine ci è sembrato che questa potesse essere anche un’occasione per imparare. Per noi che ancora scoprivamo quanto da apprendere ci fosse dalle sue parole, per tutti quelli che l’hanno conosciuto per nulla o per poco ai quali si indirizza anche il nostro lavoro, nella speranza che possano trovare quel Senise straordinario insegnante che tutti coloro i quali lo hanno incontrato dal vivo hanno potuto apprezzare. Esiste, infatti, a nostro avviso, un Senise ancora molto attuale, per cui ci piace pensare a questo “spazio” come a qualcosa che vada oltre il momento celebrativo o nostalgico. Il suo metodo è tuttora utilizzato da centinaia di psicoterapeuti e da molti servizi pubblici per adolescenti.
Pensiamo a questo spazio come ad un luogo in evoluzione ed in trasformazione. Abbiamo la presunzione di pensare che Tommaso sarebbe stato contento e divertito - lui così alieno dalla tecnologia!- nel sapere di aver trovato una collocazione ed una diffusione su Internet. E proprio perché questo “spazio” non è già pienamente definito, come avviene in una pubblicazione a stampa, ci piace immaginare che possa essere arricchito da altri contributi, magari attraverso le testimonianze di altri che non conosciamo e che l’hanno incontrato, o attraverso altri lavori. Ma saremo anche grati a tutti coloro che semplicemente ci invieranno osservazioni e proposte, avviando così un confronto e un dialogo.
Infine, un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno aiutato nella ricerca del materiale, alla signora Marcella Senise Cenacchi, in primo luogo (che nel luglio del 2000 ci ha lasciato), a tutti gli autori che con entusiasmo hanno messo a disposizione i loro lavori, alle riviste che hanno generosamente acconsentito a ripubblicare contributi già apparsi sulle loro pagine ed a Marco Longo che con Psychomedia ci ha permesso, con sostegno e libertà, di realizzare questo libro on-line.
Grazie, quindi, a: Adolescenza, Alice, Maria Teresa Aliprandi, Simonetta Bonfiglio Senise, Centro Milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti, Società Psicoanalitica Italiana, Contrappunto, Enrico de Vito, Maria Pia Gardini, Gli Argonauti, Istituto di Psicoterapia del Bambino e dell’Adolescente, La Repubblica, Laura Lilli, Marco Longo, Francesco Mancuso, Marzia Mori Ubaldini, Eugenia Pelanda, Progetto A, Psychomedia, Quaderni dell’Istituto di Psicoterapia del Bambino e dell’Adolescente, Rivista di Psicoanalisi, Paola Molina, Giuseppe Senise, Marcella Senise, Nella Vignoli, Vivereoggi, Giancarlo Zapparoli.
Pietro Roberto Goisis e Gioia Gorla
goirp@tin.it
gioiagorla@tin.it
Milano - Firenze, dicembre 2001
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