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Pietro Roberto Goisis e Gioia Gorla
UNO SPAZIO PER TOMMASO SENISE

1.1. La vita



1917 - Il 12 dicembre nasce a Napoli da una famiglia della borghesia napoletana, colta e di convinzioni antifasciste. Il padre Giuseppe è un farmacista molto stimato e amato per la sua disponibilità verso i più poveri. In famiglia vive anche lo zio paterno che porta il suo stesso nome, brillante psichiatra e uomo di grande cultura: nella sua biblioteca Tommaso legge i grandi testi della letteratura e della filosofia.

1932 - La Società Psicoanalitica Italiana, fondata nel 1925, viene riorganizzata da Edoardo Weiss, con la collaborazione di Cesare Musatti, Nicola Perrotti ed Emilio Servadio. Ma ben presto viene ridotta all’inattività per l’ostilità del regime fascista e della cultura dominate in Italia. Le leggi razziali del 1938 colpiscono pesantemente i membri ebrei della Società.

1946 - Dopo essersi laureato con lode in medicina, Senise pubblica un saggio di istologia sperimentale “L’azione dei raggi Roentgen sul sistema nervoso centrale”, in cui rielabora la tesi di laurea. Frequenta la Clinica neuropsichiatrica dell’Università di Napoli diretta da un neurologo insigne, il professor Fragnito, ma la sua aspirazione è quella di fare lo psichiatra e lo psicoterapeuta.

1947 - Viene ricostituita ufficialmente la Società Psicoanalitica Italiana, presieduta da Nicola Perrotti.

1948 - Avendo vinto il concorso per un posto di assistente nell’Ospedale Psichiatrico Provinciale “Paolo Pini” di Milano, Senise si trasferisce a Milano con la giovane moglie Marcella e i due figli, Giuseppe di tre anni e Massimo, di pochi mesi. La famiglia vive per quattro anni in una casa all’interno dell’Ospedale, sino a quando potrà permettersi di affittare un appartamento.

1949 - Inizia l’analisi con Cesare Musatti.

1952 - Viene nominato Direttore del Centro medico-psico-pedagogico di Milano dell’Ente Nazionale per la Protezione Morale del Fanciullo, sorto nel dopoguerra con finalità di assistenza nei confronti degli orfani dei lavoratori. Il Centro viene inaugurato proprio nel giorno in cui gli nascono due figlie gemelle, Roberta e Marina.
L’esperienza al Centro costituisce la prima occasione di conoscenza delle problematiche degli adolescenti con gravi difficoltà familiari e sociali, a cui Senise decide di dedicare particolare attenzione. In questo stesso anno, conclusa l’analisi personale, inizia l’analisi didattica.

1954 - Entra a lavorare nel Centro Mariateresa Aliprandi, che sarà la sua collaboratrice più preziosa nella elaborazione del metodo di intervento breve con gli adolescenti.

1957 - Diventa Direttore del Gabinetto medico-psico-pedagogico del Ministero di Grazia e Giustizia, per l’osservazione e l’eventuale trattamento di minori gravemente disadattati e delinquenti. Questa seconda esperienza di lavoro istituzionale, che durerà vent’anni, lo induce a meglio precisare il metodo già abbozzato nella esperienza precedente e a trasformare il lavoro diagnostico sui minori delinquenti, richiesto dal Ministero, in un’occasione di chiarimento e di approfondimento delle loro problematiche tale da rivestire un valore terapeutico.

1962 - Espone per la prima volta la sua metodologia d’intervento con gli adolescenti in un corso di aggiornamento su problemi di psicoterapia organizzato a Milano dal Gruppo Milanese per lo Sviluppo della Psicoterapia diretto da Pier Francesco Galli, in cui tiene una lezione dal titolo “Psicoterapia psicodiagnostica per adolescenti.”

1963 - Viene fondata l’Associazione “Centro milanese di Psicanalisi, presieduta da Cesare Musatti, e. Senise ne diviene membro associato.

1965 - Diventa membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana

1975 - Diventa analista didatta.

1976 - Lascia l’incarico istituzionale per dedicarsi esclusivamente alla pratica psicoanalitica privata, accanto a cui assume un posto sempre maggiore l’attività di psicoterapeuta di adolescenti. Riallaccia la collaborazione con Mariateresa Aliprandi, che era rimasta a lavorare al Centro dell’Ente per la Protezione Morale del Fanciullo.

1980 - La relazione di Senise al Congresso della Società Italiana di Neuropsichiatria infantile di San Marino dal titolo “Per l’adolescenza: psicoanalisi o analisi del Sé ?” suscita un grandissimo interesse.

1981 - Senise è invitato ad esporre la sua metodologia di intervento con gli adolescenti in un seminario a Villa Turro. Diventa consulente e responsabile per l’adolescenza del Centro di Psicologia Clinica della Provincia di Milano, diretto da Giovanni Carlo Zapparoli. Ha così inizio un’intensa attività didattica nel campo della psicoterapia degli adolescenti., continuata sin quasi alla sua scomparsa, in diversi enti e istituzioni, attraverso la quale formerà decine di psicoterapeuti di adolescenti.

1986 - Da quest’anno e sino al 1990 diventa Segretario nazionale del Training analitico della Società Psicoanalitica Italiana.

1987 - Svolge una relazione al I Congresso internazionale di Neuropsichiatria infantile a Monza, dal titolo “L’adolescente come se”.

1989 - Muore Cesare Musatti, l’”analista amico”. Per ricordarne la figura, l’Associazione fondata nel 1963 si trasforma nel “Centro milanese di Psicoanalisi Cesare Musatti”.

Un allievo di Senise, Enrico De Vito, fonda a San Donato Milanese il “Progetto A”, articolato in un Centro di Consultazione e in Centro Studi per l’adolescenza che svolge attività di formazione e di didattica, il cui intervento è ispirato alla metodologia di Senise.

1990 - Esce il volume Psicoterapia breve di individuazione. La metodologia di Tommaso Senise nella consultazione con gli adolescenti (Milano, Feltrinelli), scritto in collaborazione con Mariateresa Aliprandi ed Eugenia Pelanda, che oltre ad un inquadramento teorico del metodo riporta ampi stralci della registrazione di psicoterapie con adolescenti. Questo libro, in cui tanta parte hanno i dialoghi con gli adolescenti, è dedicato al ricordo della giovanissima nipote Valeria, con cui il dialogo si era improvvisamente interrotto per una gravissima malattia poco prima della pubblicazione
Il successo dell’opera è testimoniato dal fatto che raggiunge ben presto la terza edizione, mentre la presentazione del libro in molte città italiane contribuisce a far conoscere la metodologia di intervento breve con gli adolescenti.

1995 - Le gravi condizioni di salute obbligano Senise ad affidare ad Enrico de Vito l'incarico di leggere la sua relazione “Stati “come se” in adolescenza” in un Convegno a Firenze dedicato a “Fasi dell’adolescenza e strategie di intervento”.

1996 - Senise si spegne a Milano il 28 febbraio.

1998 - Il 7 giugno si svolge un incontro a lui dedicato dal titolo “Libertà e conoscenza di sé: il contributo di Tommaso Senise alla psicoanalisi e alla psicoterapia dell’adolescente”, in cui familiari, amici, colleghi e pazienti rievocano la sua figura e la sua attività.
Il 15 novembre l’Istituto di Psicoterapia del Bambino e dell’Adolescente, dove Senise aveva svolto attività di formatore e di supervisore dal 1991 al 1994, organizza la giornata di studio in suo ricordo “Quale adolescente per la psicoterapia? Quale psicoterapia per l’adolescente?”.


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