ore 9.00-14.00
Accademia Lancisiana,
via Borgo S. Spirito, 3
a cura di
METHODUS
Associazione per il Metodo in Psichiatria e Psicoterapia
in collaborazione con
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE ROMA E
Il Terapeuta racconta:
le storie della psichiatria
Si ringrazia per la collaborazione lĠ UFIFA (Unità Intermodulare per la Formazione e Aggiornamento DSM Roma E)
ingresso libero
ore 9.00-11.00
Come sono cambiate le nostre storie
Tommaso Losavio
Raccontare lĠinenarrabile
Antonello Correale
Scrivere la storia. Progetto per una cartella clinica
Giuseppe Martini
I Pazienti raccontano
Anna Berni
chairman: Renato Piccione
ore 11.00-11.30: intervallo
ore 11.30-14.00
Tavola Rotonda:
Uno psichiatra, uno psicoanalista ed un filosofo discutono il libro
"Ermeneutica e Narrazione.
Un percorso tra psichiatria e psicoanalisi"
Domenico Chianese, Antonello Correale, Gaspare Mura, Giuseppe Martini
partecipano:
Anna Berni
psicologo responsabile Centro Sperimentale Espressivo Integrato "Le voci della Luna"
Domenico Chianese
psicoanalista didatta SPI
Antonello Correale
primario psichiatra DSM Roma B, psicoan. SPI
Tommaso Losavio
dirigente settore Medicina Sociale Regione Lazio
Giuseppe Martini
primario psichiatra DSM Roma E, psicoan. SPI
Gaspare Mura
docente di Ermeneutica Universit Urbaniana
Renato Piccione
direttore DSM Roma E
Il volume Ermeneutica e Narrazione intende porsi come una riaffermazione dell'aspetto costitutivamente ermeneutico e narrativo della psichiatria e della psicoanalisi, e insieme come un tentativo di fondare teoricamente l'agire psichiatrico, riaprendo il discorso dell'incontro tra le due discipline nella sua ineludibile problematicit. Prendendo apertamente posizione contro una serie di dicotomie (spiegazione\comprensione, verità narrativa\verità storica, empatia\alterità), e a favore di un'ermeneutica disposta a rinunciare allĠuniversalità pur di riappropriarsi del metodo, l'autore mostra come un siffatto approccio introduca all'interno del campo psichiatrico e psicoanalitico tre istanze basilari: veritativa, costruttiva ed etica, e possa coesistere con le esigenze della ricerca e del progresso scientifico. Al tempo stesso, l'ermeneutica può opportunamente indicare i limiti non solo di ogni conoscenza obiettiva, ma della narrazione stessa: da un lato, la narrazione non è mai assolutamente libera, in quanto sempre vincolata a certi riferimenti storici e psicologici; dall'altro essa viene posta drammaticamente in scacco nell'incontro con i pazienti più gravi, con i quali necessario valorizzare una dimensione prenarrativa.
Nella prima parte del volume ("Teoria") tali problematiche sono esaminate a partire dalla narrazione intesa come esigenza primaria e universale, procedendo ad un'analisi dei rapporti tra ermeneutica, psicoanalisi e psichiatria, ed approdando ad una riflessione sul simbolo, il linguaggio e i suoi limiti, l'incommensurabile, le modalità rappresentazionali e prerappresentazionali dell'inconscio. La seconda parte ("Prassi") mostra le possibili applicazioni della prospettiva ermenutico-narrativa, prendendo in esame alcuni momenti-chiave del lavoro psichiatrico e psicoanalitico (la raccolta della storia; la discussione del caso; l'incontro con il paziente grave) e, più generalmente, lĠinterazione tra paziente e terapeuta come narratori. Ne deriva una riaffermazione dell'importanza della teoria proprio nel momento in cui se ne propone il continuo sfondamento, attraverso una prassi informata dal circolo ermeneutico, e in quanto tale volta all'integrazione, ma decisamente anti-eclettica.