6 APRILE
Conferenza Regionale sulla salute mentale
Politiche e pratiche per la Salute Mentale nella Regione Campania
La giornata, di riflessione sullo stato dellarte dei servizi di salute mentale della Regione Campania, di analisi delle principali criticità, di proposta per i livelli di governo regionale e locale e per le strutture tecniche, è promossa dallAssessorato alla Sanità.
Nel corso della giornata, attraverso tavole rotonde ed interventi preordinati, si intende definire i percorsi e gli adempimenti riferiti ai compiti istituzionali della Regione Campania, ai compiti istituzionali della Aziende Sanitarie e a quelli dei Servizi.
Lobiettivo è attualizzare progetti ed indicazioni calendarizzandole per il breve e medio termine ed approfondire lanalisi della modellistica dei servizi, alla luce delle rilevanti esperienze già poste in essere in modo non omogeneo sul territorio regionale.
I temi delle risorse necessarie, della formazione degli operatori, degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, del ruolo della Cooperazione Sociale, dellintegrazione sociosanitaria, dei servizi sulle 24 ore saranno posti al centro dellattenzione dei partecipanti.
In particolare gli interlocutori sono invitati a sviluppare analisi e proposte, riferite allambito della Campania, a partire dai medesimi temi posti allattenzione delle Reti nazionali ed internazionali nei giorni immediatamente seguenti, nella stessa sede (a seguito riportati).
Sono in corso contatti e approfondimenti per larticolazione dei lavori della giornata.
NellIncontro Internazionale, organizzato nei giorni successivi, verrà proposto dellattenzione generale quanto sinteticamente derivato dai lavori della giornata del 6.
Lincontro si terrà il giorno venerdì 6 aprile dalle ore 9 alle ore 18,30 presso le sale di Castel dellOvo.
Tutti gli operatori e le operatrici del settore e le persone comunque interessate al tema sono vivamente invitati.
Laccesso è ovviamente gratuito.
7, 8 APRILE 2001
Incontro internazionale
Sviluppare e connettere reti per la salute mentale
per lo sviluppo della reciproca conoscenza tra reti, per il superamento dellesclusione sociale ed il diritto alle cure.
Gli effetti generalizzati dellesclusione sociale che risulta dallo stigma e dalla discriminazione e la natura incongrua di molte istituzioni impediscono cure adeguate a coloro che le necessitano
Organizzazione Mondiale della Sanità
Oggi linclusione di tutti nella sfera dei diritti e delle libertà può essere posta per la prima volta credibilmente nellagenda politica dei processi sociali e culturali mondiali così come affermato dalla Dichiarazione di Copenaghen (1995) e dal Summit di Ginevra Copenaghen plus Five (2000).
Lesclusione sociale non è un fenomeno misterioso, è ciò che caratterizza i modelli di sviluppo a basso contenuto umano. Vi sono istituzioni specifiche dell'esclusione: manicomi ed ospedali psichiatrici, orfanotrofi ed istituti per minori, scuole speciali, centri di raccolta per donne prostitute, ospizi e case di riposo per anziani, campi profughi, campi per immigrati, carceri e tante altre. Molte di queste istituzioni nascono come risposta speciale a bisogni speciali e si trasformano in strumenti di separazione coatta dalla società civile di gruppi interi di popolazione.
Il superamento delle istituzioni dell'esclusione, lorganizzazione dei servizi, lemancipazione e lintegrazione sociale, la salvaguardia dei diritti degli utenti, il loro protagonismo richiedono sempre di più la messa in comunicazione di esperienze, la visibilità delle pratiche innovative, il sostegno reciproco tra chi opera nel campo.
2001, 7 aprile, giornata mondiale della salute mentale: lOMS lancia come titolo e come sfida Stop allesclusione, osare le cure! Per chi soffre di disturbi mentali, nei paesi del nord e del sud del mondo, laccesso a cure rispettose della dignità umana ed il riconoscimento effettivo dei diritti di cittadinanza sono ancora una sfida di grande entità.
Il panorama non è omogeneo: in alcuni paesi è stato decretato il superamento definitivo di istituzioni segregative ed escludenti, i manicomi e gli ospedali psichiatrici. In molti paesi permangono gli uni e gli altri.
In molti paesi la presenza di strutture asilari si accompagna ad altre istituzioni della separazione dei diversi dalla società civile: orfanotrofi, istituti per minori, scuole speciali, case di riposo per anziani, cronicari, fanno parte delle istituzioni dellesclusione.
In molti paesi laccessibilità a cure dignitose è una questione di possibilità economica. In molti paesi i servizi pubblici o non esistono affatto o sono estremamente precari e in tutti i paesi il ruolo dei servizi privati, quandanche la presenza di un forte e qualificato privato sociale possa rappresentare una notevole risorsa, rischia di essere egemone.
Anche laddove servizi quantitativamente rilevanti esistano, i diritti e soprattutto il potere dellutenza resta spesso infimo.
Quandanche istituzioni totali vengano sostanzialmente superate e servizi specifici allestiti, la sinergia con le questioni dello sviluppo sociale, dellintegrazione sociosanitaria, delle politiche integrate a favore dei gruppi più vulnerabili resta spesso marginale.
LItalia nel 1978 ha decretato la fine dei manicomi, da allora sono passati più di ventanni in cui molto è stato fatto e conquistato, ma non possiamo ritenerci soddisfatti.
Permangono infatti gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, istituzioni totali private e servizi ospedalieri (Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, SPDC) a forte criticità. Molto spesso, nella situazione italiana, non sono stati istituiti servizi territoriali forti capaci di dare risposte di qualità alle diverse forme di disagio, così come in moltissimi paesi laccesso a cure dignitose per tutti non è affatto garantito.
Su queste preoccupazioni vorremmo contribuire ad appoggiare e rendere sempre più visibili azioni di reti diverse che operano con comuni obbiettivi.
Queste sono le questioni a cui vorremmo iniziare a dare una risposta operativa, collegando le reti che in questo senso operano:
1. Le istituzioni totali in molti paesi continuano ad esistere in modo rilevante: che cosa si sta facendo e che cosa si dovrebbe fare?
2. Laddove le istituzioni totali sono state superate, come quelle psichiatriche in Italia, tardano ad essere allestiti servizi forti, servizi capaci di dare risposte di qualità alle diverse forme di disagio. Che cosa si sta facendo e che cosa si dovrebbe fare?
3. Anche laddove le istituzioni totali sono superate ed i servizi allestiti, forte è la tendenza a delegarne il funzionamento al privato che cosa si sta facendo e che cosa si dovrebbe fare? A quali condizioni il privato ed in particolare il privato sociale possono essere chiamati a dare un contributo positivo?
(Interessi privati, qualità e quantità dei servizi, accessibilità dei servizi, diritto alla cura, funzione del servizio pubblico, )
4. In ogni caso la contrattualità ed il potere dellutenza resta bassissimo: che cosa si sta facendo e che cosa si dovrebbe fare?
5. Anche laddove pratiche intelligenti sono prodotte, i nessi tra la trasformazione psichiatrica ed i processi di sviluppo locale molto spesso sono irrilevanti: che cosa si sta facendo e che cosa si dovrebbe fare?
Obiettivo dellincontro internazionale di Napoli è la formulazione di una Carta di Intenti, che rinnovi lappoggio ad azioni coordinate nei paesi in cui istituzioni nazionali e locali, associazioni della società civile, associazioni di professionisti ed organismi internazionali sviluppano con forme concrete di intervento la grande sfida sintetizzata dallOMS in questa giornata in:
STOP EXCLUSION. DARE TO CARE
NO A LEXCLUSION. OUI AUX SOINS
SI A LA ATENCION. NO A LA EXCLUSION
Adesioni fino ad oggi pervenute :
WHO REGIONAL OFFICE PRISTINA (KOSSOVO), WHO REGIONAL OFFICE FOR EUROPE - HUMANITARIAN ASSISTANCE PROJECT SKOPJE (MACEDONIA), TAMPEP INTERNATIONAL FOUNDATION, PROGRAMMA PASARP-ALBANIA, PROGRAMMA PDHL-CUBA, PROGRAMMA PDHL-MOZAMBICO, OMS CENTRE DE LA MÉDITERRANNÉE POUR LA RÉDUCTION DE LA VULNERABILITÉ - TUNIS, COMUNITÀ INTERNAZIONALE DI CAPODARCO (CICA), COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE COMUNITÀ DI ACCOGLIENZA (CNCA), CENTRO STUDI RICERCHE SALUTE MENTALE REGIONE FVG WHO COLLABORATING CENTRE (TRIESTE), NORTHERN BIRMINGHAM MENTAL HEALTH NHS TRUST WHO COLLABORATING CENTRE (BIRMINGHAM), SERVICIO DE SALUD MENTAL ASTURIAS WHO COLLABORATING CENTRE (OVIEDO), SOUTH STOCKHOLM PSYCHIATRIC SERVICES (SWEDEN), CENTRE G.VAN BELLEGHEM (LILLE), RETE ILS-LEDA, FONDAZIONE LABORATORIO MEDITERRANEO, RETE DELLE SEZIONI REGIONALI DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA (SIP), SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA DEMOCRATICA, CASA DEI DIRITTI SOCIALI- FOCUS, RED CENTROAMERICANA DE SALUD MENTAL COMUNITARIA, RETE DELLE DONNE DEL MEDITERRANEO.
I lavori avranno luogo sabato 7 aprile dalle ore 8,30 alle ore 19 e domenica 8 aprile dalle ore 9 alle ore 14 presso le sale di Castel dellOvo
Il programma della giornata del 7 e della mattinata dell8 sono in corso di elaborazione
Laccesso allincontro internazionale è gratuito.
Il Segretariato di Exclusion Net attraverso il sito web www.exclusion.net , la trasmissione via e-mail exclusion@exclusion.net ed i seguenti numeri telefonici: *39/ 040399 7475, 7474 fornirà mano a mano le informazioni sullorganizzazione dei lavori. e le adesioni alliniziativa che ci perverranno.
Per tutti coloro che desiderano partecipare e che non hanno già segnalato la loro presenza al Segretariato di Exclusion.net, vi preghiamo di voler inviare un messaggio di conferma via e-mail o via fax.
Per le prenotazioni alberghiere rivolgersi a Graziella Gargiulo,
AGENZIA ARITUR, via San Giacomo,31 Napoli
telefono +39 Ð 081 5528969
FAX +39 - 081 5520877
e-mail aritur@libero.it
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