Da qualche anno ATiC - Associazione Italiana per la Terapia di Comunità, svolge attività di formazione per operatori che, a vario titolo e con diversi ruoli, sono impegnati nell'ambito delle Strutture Intermedie, particolarmente in quelle a carattere residenziale e semiresidenziale (Comunità, Centri Diurni, Day Hospitals, etc.)
E' sorprendente che, pur avendo il lavoro di gruppo una sempre maggior rilevanza in tutti i Servizi Psichiatrici, i percorsi formativi degli operatori (nessuno escluso) non prevedano l'acquisizione di una competenza in tal senso. Psichiatri, psicologi, educatori, infermieri e operatori sociali giungono quasi sempre alle loro prime esperienze sprovvisti di cultura e di pratica gruppale e organizzativa. Ciò comporta un lungo e faticoso "fai da te", una sorta di "bricolage" che, al di là delle migliori intenzioni, non sempre garantisce risultati efficaci.
Il nostro obiettivo è quello di fornire moduli formativi che, riproducendo le caratteristiche, i compiti e l'atmosfera del contesto in cui gli operatori svolgono quotidianamente la loro attività, consentano di acquisire una maggior dimestichezza col lavoro in Equipe e con tutte le implicazioni che esso comporta.
A questo scopo, ATiC organizzerà anche quest'anno due Workshops Esperienziali residenziali che si svolgeranno rispettivamente il 5/6/7/8 Maggio a Incisa Scapaccino (At) e il 4/5/6/7 Luglio a Collevecchio (Ri). Il primo sarà intitolato :"I processi decisionali nelle Comunità Terapeutiche: tra dipendenza e autonomia", mentre il secondo, in collaborazione con l'Azienda USL Roma E (DSM - XX» Circoscrizione) avrà come tema "Fare e imparare nelle Comunità Terapeutiche".
Entrambe le iniziative mirano all'acquisizione di una Competenza di Base indispensabile a chi lavora in Comunità e sono rivolte a operatori che pur provenendo da esperienze diverse per ruolo professionale e orientamento teorico-metodologico, condividono alcune linee guida:
- la compartecipazione alla quotidianità da parte di pazienti e operatori,
- la dimensione prevalentemente gruppale del lavoro comunitario,
- la mediazione fra mondo interno del paziente e mondo esterno,
- la consuetudine a riflettere sul significato di ciò che accade.
L' "Arte" di decidere nelle Comunità Terapeutiche
La vita quotidiana di ogni Comunità Terapeutica è costellata da una miriade di iniziative di vario genere e significato che, a prescindere dal modello teorico e metodologico che le ispirano, presuppongono la necessità e la capacità di prendere le decisioni indispensabili alla loro realizzazione e gestione.
Quello della decisionalità costituisce un aspetto cruciale dell'approccio comunitario nelle differenti situazioni in cui viene utilizzato.
La modalità con cui si decide, è sovente influenzata da fattori di varia natura, talvolta ben individuabili, tal altra più difficili da riconoscere perché legati ad aspetti conflittuali inconsci a livello individuale, gruppale e organizzativo.
I processi decisionali possono essere considerati da diversi punti di vista che chiamano in causa l'autorità, la leadership e la gestione del potere: in questa sede ci interessa considerare il prendere decisioni all'interno della polarità Dipendenza-Autonomia.
Decidere infatti significa scegliere, stabilire, indurre, determinare o risolvere. Ciascuno di questi significati implica una parte che agisce e una parte che accoglie, o condivide, o subisce, o si oppone alle decisioni, o semplicemente vi assiste inerte.
I diversi modi di decidere sono comunque un'espressione diretta e visibile dello stile di lavoro di un'Istituzione e determina importanti dinamiche fra i suoi componenti.
Le possibilità sono svariate. Si va dalla situazione di vuoto decisionale, all'anarchia in cui tutti (o nessuno) decidono, alla decisionalità assembleare, all'autoritarismo, con molte varianti intermedie.
Non di rado una stessa struttura passa da una forma di decisionalità all'altra in relazione a diversi momenti della sua storia ed ai movimenti che si vengono a determinare al suo interno.
Quale che sia il modello teorico di riferimento, in ogni Comunità l'atto decisionale può essere considerato, sia per gli operatori che per i pazienti, come un percorso da una posizione di dipendenza ad una di maggior autonomia.
Sotto questo profilo una Comunità che si voglia definire Terapeutica si costituisce, sia per gli uni che per gli altri, come un terreno di crescita in cui la necessità di prendere decisioni stimola entrambe le parti a sviluppare le proprie capacità.
Su questo percorso incidono diverse componenti che possono complicare o facilitare la crescita personale e gruppale.
Soprattutto per gli operatori è importante usufruire di strumenti che consentano di individuare queste componenti e riconoscerne la natura per poterle padroneggiare o utilizzare.
Questo Workshop si propone come uno degli strumenti utilizzabili in questo processo di conoscenza.
Tra dipendenza e autonomia
Organizzato secondo il principio dell'APPRENDERE DALL' ESPERIENZA, questo Workshop è stato concepito per:
- sviluppare capacità relazionali,
- apprendere e incrementare l'attitudine a lavorare in gruppo,
- acquisire una capacità riflessiva da parte di ogni singolo operatore sulla propria attività e su quella dell'equipe di cui fa parte.
Per tutta la sua durata, il Workshop si costituirà come una COMUNITÀ FINALIZZATA ALL'APPRENDIMENTO da parte dei suoi partecipanti. L'intento è quello di mettere a fuoco i processi decisionali, le loro diverse modalità e i fattori che possono ostacolarli o facilitarli.
Utilizzando gli spunti proposti dal programma, tutti avranno modo di condividere in prima persona, come residenti di una Comunità, diversi momenti decisionali affrontando i problemi relativi alla gestione dei tre giorni di permanenza con tutto quel che comporteranno: organizzazione della vita quotidiana, convivenza e condivisione dell'esperienza con altri, occasioni di riflessione personale e di elaborazione gruppale.
Per sottolineare il carattere di apprendimento, il Workshop si svilupperà nell'arco di tre giorni e mezzo, con una parte iniziale predisposta dallo Staff e una successiva in cui i partecipanti-residenti si troveranno nella condizione di cimentare il loro grado di autonomia, confrontandosi coi compiti realistici richiesti dalla Comunità e con le decisioni che sarà necessario prendere. In altre parole, si riprodurrà uno spaccato di vita comunitaria in cui i partecipanti potranno vivere in prima persona il passaggio dalla dipendenza a una progressiva autonomia.
La struttura che ospita il workshop offre la possibilità di alloggiamento in camere a due e tre letti: ognuno dovrà prendersi cura della gestione e del riordino dei propri spazi personali. Verranno costituiti dei gruppi che si cimenteranno in compiti concreti, e non simulati, per soddisfare le esigenze essenziali della Comunità:
- organizzazione di alcuni pasti (con tutti gli aspetti connessi);
- gestione e pulizie degli spazi comuni;
- organizzazione del tempo libero;
- eventuali altre attività stabilite nel corso del Workshop.
Come in ogni Comunità, emergeranno molti aspetti relativi alla convivenza e alla condivisione esperienziale: assumere/delegare responsabilità, lavorare per gli altri, prendere decisioni, misurarsi con l'autorità e la leadership, affrontare relazioni interpersonali e dinamiche gruppali e altri ancora.
Ogni partecipante-residente avrà la possibilità di cogliere ciò che questi aspetti comportano e di riflettervi in termini di apprendimento da utilizzare nell'abituale contesto lavorativo di provenienza.
I membri dello Staff metteranno a disposizione la loro competenza per facilitare questo lavoro di riconoscimento-apprendimento.
Per realizzare questi obbiettivi, il Workshop prevede una serie di incontri gruppali:
- RIUNIONE PLENARIA INIZIALE: avrà lo scopo di cominciare a dar forma al Workshop e di fornire l'opportunità allo Staff e ai residenti di conoscersi reciprocamente. Questa riunione rappresenta idealmente la "porta d'ingresso" nella Comunità di Apprendimento e consente anche di esplorare tutto ciò che l'attraversamento di questa soglia comporta, sia in termini concreti che emotivi.
- RIUNIONI DECISIONALI: serviranno a pianificare le attività e costituire i gruppi che le svolgeranno. Scopo di queste riunioni sarà quello di evidenziare il grado di aderenza ai compiti, di consentire ai residenti un apprendimento delle modalità gruppali di decisione e di fare un'esperienza di assunzione di ruoli e dell'autorità necessaria per esercitarli.
- GRUPPI DI ATTIVITÀ: avranno lo scopo di offrire ai componenti l'opportunità di riflettere ed apprendere le modalità e difficoltà del lavorare insieme e di formare relazioni di lavoro, nel momento in cui si confronteranno con dei compiti concreti e realmente necessari alla Comunità ed alla sua sopravvivenza.
- RIUNIONI DI RIFLESSIONE: queste particolari riunioni avranno lo scopo di esplorare le tensioni che si presenteranno nel lavoro, nel tempo libero e nelle relazioni fra i gruppi. Inevitabilmente infatti, prendere decisioni, portare avanti le attività lavorative e vivere dall'interno le varie situazioni del Workshop, richiederà un notevole coinvolgimento e l'instaurarsi di relazioni con varie persone: ciò può causare stress e tensioni personali e gruppali.
- GRUPPI APPLICATIVI: consentiranno a gruppi di residenti di esaminare insieme l'apprendimento sviluppato nel corso del Workshop e la possibilità di applicarlo al proprio contesto lavorativo di provenienza.
- GRUPPI DI PSICODRAMMA: permetteranno ai presenti di ripercorrere gli scenari più significativi del Workshop in un processo di revisione e rielaborazione emotiva attuato attraverso il costante rimando tra "fare" e "pensare".
- RIUNIONE PLENARIA CONCLUSIVA: sarà il momento del commiato in cui ciascun partecipante si congederà, portando con sé l'esperienza vissuta. Rappresenterà quindi la "porta di uscita" dal Workshop e consentirà di considerare anche il processo di separazione.
Ulteriori delucidazioni e informazioni di carattere logistico e organizzativo saranno fornite dalla Segreteria al momento della Registrazione e, durante lo svolgimento del Workshop, con modalità che verranno comunicate nel corso delle tre giornate, utilizzando spazi e tempi appositamente predisposti.
Obiettivo del Workshop
Esplorare la dipendenza e l'autonomia attraverso il vivere e il lavorare nella quotidianità
Funzioni dei componenti dello Staff
Robert D. Hinshelwood: Direttore e Conduttore del Workshop;
Enrico Pedriali: Vice-Direttore, Responsabile dello svolgimento del Workshop;
Janet Chamberlain: Consulente per le attività;
Edoardo Razzini: Conduttore dei gruppi di Psicodramma;
Mario Perini: Consulente per le dinamiche organizzative:
Isabella Negri & Daniela Massarani: traduttrici
Programma del Workshop
Domenica 5 Maggio
Ore 16.00: Accoglimento e sistemazione dei partecipanti
Ore 19.00/20.00: Cena
Ore 20.30/22.00: Riunione Plenaria
Lunedì 6 Maggio
Ore 8.30/9.15: Colazione
Ore 9.30 / 11.00: Riunione Decisionale (dovrà decidere i criteri per la formazione dei Gruppi di Attività: Gruppo Cucina (1), Gruppo Pulizie (2), Gruppo Tempo Libero (3) e dei Gruppi di Psicodramma.)
Ore 11.15 / 12.30: Gruppi Decisionali (4)
Ore 13.00 / 14.00: Pranzo (già preparato dall'Or-ganizzazione, distribuito dal
Gruppo Cucina).
Ore 14.30 / 16.00: Gruppo di riflessione
Ore 16.00 / 19.30: Attività (Cucina, Pulizie, etc)
Ore 19.30 / 20.30: Cena
Ore 21.00: Tempo Libero
(1) Si occuperà materialmente della distribuzione e della preparazione dei pasti. Avrà a disposizione il materiale della dispensa e un cuoco con funzione di consulente.
(2) Garantirà la pulizia degli spazi comuni, mentre ogni ospite avrà cura degli oggetti e degli spazi personali.
(3) Formulerà proposte per il tempo libero e si occuperà del commiato dei partecipanti dal Workshop.
(4) Avranno le dimensioni del Piccolo Gruppo, ma potranno assumere anche quelle di un Grande Gruppo, se le circostanze richiederanno la convocazione di Riunioni Intergruppali. Un membro dello Staff sarà a disposizione di ogni Gruppo in qualità di consulente.
Martedì 7 Maggio
Ore 8.30 / 9.15: Colazione
Ore 9.30 / 11.00: Psicodramma (5) (1° Gruppo) (6).
Ore 11.00 / 12.30 : Attività (Cucina, Pulizie, Tempo Libero)
Ore 13.00 / 14.00: Pranzo
Ore 14.30 / 15.30: Gruppi Decisionali
Ore 15.45 / 17.15: Psicodramma (2° Gruppo)
Ore 17.30 / 19.00: Gruppo di Riflessione
Ore 19.30 / 20.30: Cena
Ore 21.00: Tempo Libero
(5) Questi Gruppi permetteranno di ripercorrere gli scenari più significativi del Workshop, attuato attraverso il costante rimando tra "fare" e "pensare", secondo la tecnica dello Psicodramma psicoanalitico.
(6) Ogni Gruppo di Psicodramma sarà composto dalla metà dei partecipanti; l'altra metà porterà avanti le attività già programmate (cucina, pulizie, etc).
Mercoledì 8 Maggio
Ore 8.00 / 8.30: Colazione
Ore 8.45 / 10.15: Riunione Decisionale
Il programma delle attività e delle riunioni della terza e ultima giornata
( Pranzo, Gruppi Decisionali, Psicodramma, Gruppo di Riflessione, Gruppi Applicativi (7), Riunione Plenaria Conclusiva), sarà deciso dal gruppo stesso dei partecipanti insieme ai componenti dello Staff.
Ore 17.30: Congedo
(7) Consentiranno a piccoli gruppi di residenti di esaminare la possibilità di applicare l'apprendimento sviluppato nel corso del Workshop ai rispettivi contesti lavorativi.
Durante tutta la durata del Workshop, sono previste riunioni pluriquotidiane dello Staff.
Il programma potrà essere rivisto da Staff e partecipanti in base al livello di apprendimento acquisito nel corso del Workshop.
Lo Staff del Workshop
Robert D. Hinshelwood: psichiatra, psicoanalista, già Clinical Director del Cassel Hospital di Londra, co-fondatore dell'Association of Therapeutic Communities (ATC) e della rivista "Therapeutic Communities" (The International Journal for Therapeutic and Supportive Organizations), Professore di Psicoanalisi all'Università di Essex.
Janet Chamberlain: Direttrice del Servizio di Psichosocial Nursing del Cassel Hospital di Londra.
Enrico Pedriali: medico-psicologo, psicoterapeuta, consulente di strutture pubbliche e private a carattere comunitario, presidente dell'Associazione Italiana per la Terapia di Comunità (ATiC).
Mario Perini: psichiatra, psicoanalista, consulente d'organizzazione, presidente de Il Nodo Group, responsabile scientifico dei Seminari di Arona "Autorità, leadership e innovazione".
Edoardo Razzini: psichiatra, psicoterapeuta, coordinatore della Comunità Protetta dell'Ospedale S. Paolo di Milano, Didatta dell'Associazione Italiana Psicodramma Psicoanalitico. Socio Fondatore dell'Associazione "Mito & Realtà".
Piero De Metri: consulente scientifico della Comunità Terapeutica "Il Montello" di Serravalle Scrivia (Al). Responsabile della Segreteria Organizzativa del Workshop.
Sede del Workshop è:
la "Casa della Speranza", un edificio di proprietà di un'Associazione di volontariato, appositamente ristrutturato, in cui gli ospiti disporranno di stanze a due o tre letti e di ambienti in comune per i servizi di mensa e soggiorno e di sale riunioni per piccoli e grandi gruppi.
Situata a Incisa Scapaccino (At), P.zza Garibaldi, 4 (località Borgo Villa), la "Casa della Speranza" può essere raggiunta dalle Autostrade A21 e A26, uscita Alessandria Sud, direzione Nizza Monferrato, oppure in treno da Torino e da Alessandria
Informazioni e Iscrizioni
ATiC - Associazione Italiana per la Terapia di Comunità
L.go Settimio Severo, 3 - 20144 Milano
Tel: 02/433242; Fax: 02/48029731
Email: epedrial@tin.it
E' previsto un massimo di 30 partecipanti, selezionati dallo Staff in base all'ordine cronologico d'iscrizione, all'equilibrata distribuzione dei sessi, dei ruoli professionali e all'Istituzione di provenienza.
Non sarà possibile inserirsi a lavori già iniziati, né parteciparvi in forma parziale.
E' stata inoltrata al Ministero della Salute la richiesta di accreditamento ECM del Workshop come Evento Formativo per Medici, Psicologi, Infermieri, Tecnici della Riabilitazione Psi-chiatrica, Terapisti Occupazionali, Educatori Professionali (N' di Riferimento: 3222 4864-5-6-7-8-4870).
All'ultima edizione dei nostri Workshop, svoltasi a Collevecchio (Ri) nel Novembre scorso sono stati accreditati 35 punti (in regime sperimentale).
Modalità di Pagamento
Quota d'Iscrizione(comprensiva di vitto e alloggio): 352,00 Euro + IVA.
- Assegno di Conto Corrente o Circolare, da inviare tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno all'indirizzo della Segreteria Organizzativa;
- Bonifico Bancario a favore di:
ATC-Associazione per la Terapia di Comunità
C/C: 1130/1
CAB: 1638
ABI: 5048
Banca Popolare Commercio & Industria
Ag. N° 123
Via Traù, 3 - Milano
Copia del Bonifico va inviata, via Fax, alla Segreteria Organizzativa (02/48028731). Non verranno accettate iscrizioni senza attestazione dell'avvenuto pagamento.
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