Comunicato stampa
Il Crossover Festival, festival dell'attraversamento, mette per la prima volta in relazione con la medicina musica, danza, teatro, filosofia, arti visive, così come accade in tanti luoghi deputati alla terapia e alla socializzazione.
E' alla sua seconda edizione, e avrà luogo, come già lo scorso anno, in luglio, dal 19 al 24. Anche la sede sarà la stessa: l'immensa, suggestiva e poco conosciuta Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo (risale al 1300 e misura 700 metri di lunghezza e 100 di larghezza), su uno sfondo che spazia dal Gran Sasso al mare della costa adriatica fino al Parco dei Monti della Laga.
La Fortezza di Civitella del Tronto, tra Abruzzo e Marche, era la frontiera tra Regno delle Due Sicilie e Stato Pontificio ed è stata teatro di una storica resistenza da parte dell'esercito borbonico durante le battaglie per l'unità d'Italia del 1861.
Il Crossover è una nuova tendenza di origine anglosassone, ma ormai in ascesa ovunque, che, unendo culture, artisti, discipline e pubblico di varie provenienze, estende la logica degli attraversamenti al di là di ogni barriera e tabù. Il nostro festival è dentro a questo grande solco, ma con una propria originale fisionomia che attribuisce alla funzione terapeutica della musica e delle arti in genere su tutti i portatori di handicap (consapevoli e inconsapevoli, come la maggior parte di noi) un rilievo decisivo, destinato a cambiare in un futuro auspicabile il volto stesso della Medicina così come oggi la conosciamo.
Al festival saranno presenti artisti, musicisti, psicologi, medici, filosofi che con incontri, dibattiti, giochi, laboratori cercheranno di suscitare nuovi stimoli per aiutare tutti noi ad acquisire maggiore solidarietà verso il disagio perché il disagio si alimenta anche con l'incomprensione degli indifferenti.
Il Crossover Festival ha ricevuto nel 2001 il Premio Prometeo dal Presidente della Repubblica, il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Patrocinio dell'Unicef Italia e di Amnesty International. Il festival nasce con i contributi di: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Civitella del Tronto, Città Territorio Val Vibrata, Fondazione Tercas e Wind.
Il concerto inaugurale (19 luglio) è affidato all'Orchestra Sinfonica Abruzzese con "Strappami La Vita", insolito viaggio nel mondo del tango da Gardel a Piazzolla. Dirige Giuliano Di Giuseppe; bandoneon, Massimiliano Pitocco; voce, Sandra Gigli. Come il jazz degli albori, il tango conobbe la sua prima stagione nei bordelli, portavoce delle condizioni di emarginazione di un popolo ed espressione di attraversamento del disagio.
Tra le iniziative più suggestive, la presenza di Tamar Borer, danzatrice israeliana, che eseguirà tre brani: "Gaza", "Ma" e "Stone" (22 luglio). Quando, una decina di anni fa, questa grande artista perse l'uso delle gambe in seguito ad un incidente, volle che niente cambiasse nella sua vita. Così, ancora oggi, la sua professione significa per lei esprimere nei gesti e nei movimenti del corpo gioia e sofferenza. Tamar Borer, con la disinvoltura del suo meraviglioso coraggio, ci dona una grande testimonianza di forza, dignità e controllo. Contemporaneamente a Tamar Borer, sarà presente a Civitella del Tronto il cantante palestinese Nabil (si esibirà con il gruppo Radiodervish il 21 luglio). In tale occasione Nabil e Tamar Borer lanceranno un appello alla pace per il Medioriente al quale si assocerà l'intero Crossover Festival con il suo seguito di artisti, intellettuali, operatori, incluse la cittadinanza e le autorità.
Sarà presente anche Eugenio Bennato (20 luglio) che, assieme ai Taranta Power, si esibirà in una nuova produzione - "Che il Mediterraneo sia" - con musiche tradizionali delle aree marine del grande bacino. La tarantella, antica danza curativa, comune per forma a molte musiche del Mediterraneo, ci verrà riproposta in chiave contemporanea e aggiornata, ma senza aver perso nulla della sua originaria forza terapeutica e folklorica. Il concerto sarà preceduto da uno stage di danza per adulti e bambini tenuto dallo stesso Bennato.
Una giornata sarà poi consacrata alla nascita e al parto con uno spettacolo di danza del ventre, "Ya Raqs!", con Laura Yalil (23 luglio). La danza del ventre è una forma antichissima di preparazione delle donne al parto (le prime testimonianze risalgono all'antica Grecia), lo spettacolo sarà nel pomeriggio preceduto da un laboratorio di danza del ventre per la preparazione al parto delle donne in gravidanza tenuto da Laura Yalil.
Concluderà il festival (24 luglio) "Pinocchio, ovvero umano troppo umano", rivisitazione delle opere di Collodi e di Goldoni realizzata dai Ragazzi di Via Malastrana, un gruppo di portatori di disagio psicofisico che opera con il Laboratorio Artaud. Pinocchio lotta strenuamente contro la sua condizione iniziale di burattino finché il suo sogno si avvera e ha luogo la sua trasmutazione in essere "umano..., troppo umano".
Ma si tratta di una "trasmutazione" traballante, in cui nulla si tiene, nulla funziona, come del resto si conviene a uno spettacolo in cui saggezza e follia si rincorrono e si sovrappongono in un gioco di grande effetto e coinvolgimento.
Tra gli incontri: il filosofo/professore Franco Voltaggio, teorico del pregiudizio e della paura come limite al completo dispiegarsi del sentimento d'amore, parlerà del "parto, soglia critica tra giudizio e pregiudizio". Laura Mariateresa Durante introdurrà invece una filosofa spagnola scomparsa agli inizi degli anni novanta, Maria Zambrano, che professava il pensiero come cura e continua ricomposizione del sé (21 luglio).
"Il soffio e il suono della tempesta" sarà l'incontro-seminario di Letizia Galiero dedicato ancora una volta al tema della nascita (22 e 23 luglio). Assistente del grande medico ostetrico Frédérick Leboyer, Letizia Galiero canterà antiche melodie indiane per una dolce preparazione al parto. Il canto carnatico è una musica celebrativa indiana fin dai tempi più remoti. Seguirà la presentazione e la proiezione del film di F. Leboyer "Il rito della nascita".
Ricca di avvenimenti sarà l'attività per i bambini. Tutti i pomeriggi (dal 19 al 24 luglio, a partire dalle ore 17) si svolgeranno esplorazioni sensoriali nei labirinti della fortezza con laboratori, giochi musicali, di orientamento e percezione.
Tre le mostre che saranno allestite negli spazi del forte di Civitella: "L'identità negata", un' installazione con fotografie e testi sulla perdita di identità dei bambini dovuta alla "non registrazione anagrafica". Sarà uno sguardo al dramma di migliaia di bambini senza nome e perciò privi di ogni diritto e identità.
"L'allattamento", excursus fotografico sull'allattamento al seno attraverso immagini e informazioni da tutti i continenti. Entrambe queste esposizioni recano la firma di UNICEF Italia che ha contribuito a realizzarle.
Sarà presentata inoltre "Gaza", una toccante mostra fotografica di Annette Zillich con foto di scena tratte dal brano della danzatrice israeliana Tamar Borer.
La fortezza di Civitella del Tronto è raggiungibile attraverso l'autostrada Roma-Teramo (150 km). Dopo Teramo, seguendo le indicazioni per Ascoli Piceno, ad appena quattordici chilometri di distanza, c'è Civitella del Tronto con la sua storica fortezza.
Provenendo invece dall'autostrada adriatica, si esce a Val Vibrata seguendo le indicazioni per 20 chilometri.
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