Presentazione della Giornata di Studio con Jody Messler Davies
Il lavoro della Davies prende le mosse da un caso clinico in cui un'empasse terapeutica costituisce una vera e propria "sfida reciproca" tra paziente e analista. La Davies si chiede: Perché alcuni pazienti ci odiano malgrado tutti i nostri migliori sforzi? Perché, nonostante tutto, anche noi arriviamo ad odiarli? Perché alcune analisi vanno a pezzi sotto la pressione di processi di questo tipo con la reciproca ripetitività, negatività ed intransigenza?
La Davies ritiene che le cosiddette "relazioni con oggetti cattivi" debbano essere messe nuovamente in atto nell'esperienza del transfert/controtransfert: questa posizione è intrinseca alla prospettiva relazionale. Ma la sfida terapeutica più complessa è evocare la peggiore relazione con "l'oggetto cattivo" senza diventare "l'oggetto cattivo": altrimenti lo spazio potenziale per l'auto riflessione può collassare in un vortice inesorabile di nuovi ed insensati agiti traumatici. Gianni Nebbiosi discuterà il lavoro della Davies mettendo in evidenza gli elementi salienti di un modo di lavorare alla luce dell'approccio relazionale alla clinica psicoanalitica.
Nel pomeriggio Paola Canari presenterà un caso clinico in cui il riconoscimento della soggettività dell'analista da parte della paziente è stato l'evento scatenante di una difficile empasse terapeutica, ma al tempo stesso ha aperto una sconosciuta possibilità di fare esperienza di proprie emozioni fino al allora non accessibili. Seguirà la supervisione di Jody Messler Davies che presenterà i suoi commenti sul caso di Delia in dialogo con Paola Canari e con tutti i partecipanti.
La Redazione di Self, inoltre, è lieta di informarla che è disponibile su selfrivista.it un recente articolo molto significativo di Jody Messler Davies: Contenimento e simbolizzazione della sovrastimolazione erotica negli ambiti del traumatico e del trasgressivo
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