Non solo farmaci, ma anche terapie di supporto psicologico. Di questo hanno bisogno i pazienti oncologici affinché la loro vita riacquisti valore e dignità. Quella dignità che spesso una diagnosi di cancro toglie, provocando angoscia, incertezza e senso di solitudine. Nei malati e nei loro famigliari. Con l'obiettivo di promuovere un trattamento terapeutico integrato e multidisciplinare, la Società Italiana di Psico Oncologia (SIPO) riunirà dal 7 all'11 ottobre 2003 presso il Centro Congressuale Alberghiero La Perla Ionica di Capo Mulini (Catania), oltre 1000 esperti di fama internazionale nell'ambito del suo VIII Convegno Nazionale. Alla presenza del Sindaco di Catania, Prof. Umberto Scarpagnini, che presiederà il Comitato d'Onore, sono stati invitati a intervenire ospiti illustri quali il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi, il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, la Senatrice e Premio Nobel Rita Levi Montalcini, e una serie di testimonial di eccezione.

Il Congresso, che nelle precedenti edizioni ha riscosso un notevole successo di partecipazione e di pubblico, nonché un'ampia risonanza sui media, sarà dedicato quest'anno a "L'integrazione tra cure mediche, trattamento farmacologico e intervento psicologico in oncologia". Un tema di estremo interesse non solo dal punto di vista strettamente clinico e medico-assistenziale, ma anche per i contenuti di valore etico-sociale connessi. Due importanti novità attendono i partecipanti: l'emanazione della Carta di Catania per l'assistenza al malato oncologico, una sorta di Statuto che delinea le funzioni e i compiti della psiconcologia, impegnando le stesse istituzioni a promuovere una normativa in materia; e l'istituzione, sempre a Catania, di un Osservatorio Permanente della Psiconcologia, che intende riunire ogni due anni i più qualificati ricercatori per render conto dei risultati ottenuti e tracciare le strategie future.

Nata nel 1985, la SIPO svolge da anni attività di sensibilizzazione dei settori pubblici e sanitari. Non solo attraverso campagne di prevenzione e di screening, ma anche attraverso corsi di formazione del personale sanitario e dei volontari, e progetti di ricerca finalizzati all'individuazione e all'aggiornamento degli standard assistenziali e gestionali di qualità.

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