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Atti del 1°Congresso OPIFER

"Prospettive relazionali in psicoanalisi"


Relazione introduttiva

Marco Bacciagaluppi



In questa relazione necessariamente breve non mi occuperò dei numerosi progetti da noi realizzati o in via di realizzazione, ma di due aspetti in particolare: la posizione di OPIFER in Italia e i suoi rapporti internazionali.

- Posizione di OPIFER in Italia

La storia delle origini di OPIFER, che ormai ha quattro anni, è già stata fatta brevemente da me nella Relazione alla Prima Assemblea, e più estesamente da Sergio Caruso nel primo numero della Newsletter. Torno qui a riassumerla, sia per chi non la conoscesse ancora, sia per porla in una prospettiva più ampia. Mi limiterò alle componenti principali dell'OPIFER. Altri percorsi potranno essere esposti nella Tavola Rotonda delle Associazioni.
Nel 1996 esistevano in Italia quattro società aderenti all'IFPS (International Federation of Psychoanalytic Societies): l'ASP (Associazione di Studi Psicoanalitici), di Milano, l'AFPN (Associazione Fiorentina degli Psicoanalisti Neofreudiani), di Firenze, l'Istituto "Erich Fromm" di Bologna e la SIPRe (Società Italiana di Psicoanalisi della

Relazione), di Roma-Genova-Milano. Io ero in contatto con queste quattro società, ma notavo che esse non erano in contatto tra di loro, e mi sembrava che in questo modo si perdesse l'occasione di scambi fruttuosi. Ho proposto degli incontri tra questi quattro gruppi, e da questi incontri si è arrivati rapidamente alla costituzione dell'OPIFER. Del gruppo originario IFPS non ha aderito l'ASP, ma si è aggiunto il CIFRA di Firenze. Come ho già detto nella mia Relazione alla Prima Assemblea, la rapidità con cui si è formata l'OPIFER sembra corrispondere a un'esigenza diffusa di aggregazione, confermata dall'ingresso successivo della"Ginestra" di Milano, dell'INP (Istituto Neofreudiano di Psicoanalisi) di Milano e del CeRP (Centro di Ricerca di Psicoterapia) di Milano-Trento.
L'IFPS, alla quale appartiene il nucleo originario dell'OPIFER, è stata co-fondata da Fromm nel 1962 come alternativa all'IPA, dopo che lui ne era stato escluso (questo è l'argomento di un manoscritto inedito che ho appena ricevuto da Paul Roazen). Mi sono ben presto reso conto che la stessa contrapposizione tra IPA e IFPS si riproponeva in Italia. Quando si è fondata l'OPIFER ho scritto al Presidente della SPI (Società Psicoanalitica Italiana), il quale non ha risposto né a quella né a lettere successive. Esiste quindi la stessa alternativa tra una struttura chiusa ed autoritaria ed una struttura aperta, sia in Italia, sia a livello internazionale. La stessa alternativa si era già posta negli Stati Uniti, quando nel 1956 l'American Academy of Psychoanalysis si è staccata dall'American PsychoanalyticAssociation. Successivamente, negli Stati Uniti, si è costituito all'NYU (New York University) un altro filone alternativo, quello relazionale, il quale, essendo costituito da psicologi, in contrapposizione alla caratterizzazione medica dell'American Academy, si identifica con la Division 39 dell'APA (American Psychological Association)
Risalendo ancora più indietro,mi sembra che l'alternativa aperta, osteggiata da quella autoritaria, sia stata iniziata da Ferenczi, la cui influenza si è esercitata in due direzioni: in Gran Bretagna, attraverso i due Balint, suoi allievi, e negli Stati Uniti, sia attraverso Clara Thompson, analizzata da lui, sia attraverso Erich Fromm, che in un lavoro del 1935 aveva dimostrato di avere letto con la massima attenzione e approvazione gli ultimi lavori di Ferenczi.
Tornando in Italia, un'alternativa alla psicoanalisi autoritaria molto più antica e di grande prestigio storico, sulla cui linea di continuità l'OPIFER vuole porsi, è stata rappresentata già dalla fine degli anni Cinquanta dalle iniziative di Pier Francesco Galli, che dapprima ha fatto tradurre gli autori della psichiatria dinamica americana (Sullivan, la Fromm-Reichmann, Arieti), poi ha organizzato convegni in cui ha fatto parlare in Italia psicoanalisti stranieri di origine italiana come Arieti e Benedetti, e infine, da molti anni, dirige la rivista "Psicoterapia e scienze umane". Se in Italia si è formata una cultura psicoanalitica alternativa, ciò è dovuto soprattutto a queste iniziative di Galli.
Sia il gruppo di Galli che OPIFER appartengono al filone alternativo iniziato da Ferenczi, ma con una sfumatura diversa. Il gruppo di Galli era soprattutto interessato alla terapia delle psicosi, e l'influenza di Ferenczi veniva accolta in primo luogo attraverso la Fromm-Reichmann. Nell'IFPS, da cui deriva il nucleo fondatore di OPIFER, l'influenza di Ferenczi è stata mediata piuttosto da Fromm e da Clara Thompson, e l'interesse clinico era più indirizzato verso le nevrosi.
E' stato spontaneo il sentimento di affinità e l'avvicinamento tra il gruppo di Galli e la neonata OPIFER. Il loro avvicinamento si è realizzato con l'assunzione della Presidenza Onoraria di OPIFER da parte di Galli, con la presenza in OPIFER di Membri che avevano fatto parte del gruppo di Galli, come Benedetti e Cremerius, e di loro allievi come me.

- Rapporti internazionali

Finora abbiamo avuto i rapporti più stretti con l'American Academy of Psychoanalysis, mediati soprattutto da me, che sono Fellow dell'Academy da più di venti anni. L'Academy si è dimostrata molto collaborante: ha ospitato nella sua rivista nove lavori dell'OPIFER, e abbiamo già organizzato due convegni congiunti. Altrettanto buoni sono i rapporti con la Società Internazionale Erich Fromm, di cui l'OPIFER fa parte. Penso però che nell'OPIFER, costituita prevalentemente da psicologi, ci sia anche l'esigenza di contatti con organizzazioni di psicologi psicoanalisti. Questi contatti ci sono già, ad esempio tra l'AFPN e il William Alanson White Institute di New York, e tra la SIPRe e la scuola relazionale americana, e mi auguro che vengano estesi.
Infine, vi segnalo che è partita dall'Inghilterra l'iniziativa di fondare l'EAPPP (European Association for Psychoanalysis and Psychodynamic Psychotherapy). Mi sembra utile che l'OPIFER sia tra i membri fondatori di un'associazione psicoanalitica europea indipendente, l'equivalente europeo dell'OPIFER in Italia, dell'American Academy negli Stati Uniti e dell'IFPS a livello mondiale.

- Conclusione

Attualmente OPIFER comprende sette associazioni federate e numerosi membri individuali, per un totale di 130 membri. Fra le sette associazioni vi sono cinque scuole di formazione, di cui una riconosciuta ed altre che hanno chiesto il riconoscimento. Inoltre vengono pubblicate regolarmente due riviste: "Ricerca Psicoanalitica" della SIPRe e "La Ginestra", dell'omonimo circolo culturale. Mi sembra quindi che in poco tempo OPIFER abbia cominciato ad occupare uno spazio psicoanalitico alternativo analogo a quello dell'American Academy e dell'IFPS.
Mi auguro che questo Primo Congresso, col confronto aperto di posizioni diverse, rappresenti uno stimolo per una crescita ulteriore dell'Associazione.

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