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PSYCHOMEDIA
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LIBRI - Recensioni e Presentazioni
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(A cura di) Leonardo Angelini e Deliana Bertani
Free Student Box
Counselling psicologico per studenti, genitori e docenti
Edizioni Psiconline, Francavilla al Mare (Ch), 2009
ISBN: 9788889845226
(pp. 328,
30.00 euro)
Presentazione
In questo testo sono confluite un insieme di riflessioni su un'esperienza di counselling psicologico nelle scuole medie superiori di Reggio Emilia,
che, dopo sei anni, annovera ormai, all'interno delle scuole convenzionate, ben 18 sportelli rivolti a studenti, genitori e proff, offerti gratuitamente
dall'Ausl e dalla Provincia di Reggio Emilia.
Si tratta di un servizio, prevalentemente rivolto gli allievi, che fa da front office rispetto ai tradizionali servizi del Dipartimento di
Salute Mentale e della Psicologia Clinica, che fungono da back office ai quali inviare velocemente i casi piu' severi. Una nuova rete sanitaria,
quindi, che si aggiunge e complica un tessuto gia' riccamente innervato di servizi. Un punto di riferimento che, oltre agli psicologi, vede impegnati
in una preziosa opera di filtro e di marketing sociale presidi, proff referenti e giovani studenti peer counsellor.
Studenti peer che vanno formati e discretamente accompagnati dai giovani psicologi counsellor, che in questo modo - come del resto tutti gli altri
attori presenti sulla scena di Free - vengono a disporsi in una situazione di scambio di reciproco arricchimento con i giovani interlocutori con i
quali operano.
Il testo, che per la sua compiutezza si presenta quasi come un manuale di counselling, si compone di quattro parti.
La prima, intitolata "I servizi, gli sportelli e le reti", parte dalla descrizione dell'esperienza di Free e dalla sua disposizione all'interno
del quadro istituzionale pubblico, sanitario e non, in cui in cui e' iscritta. Prosegue con l'analisi del significato che il counselling assume
all'interno delle clinica e tende ad inquadrare l'esperienza di Free come un connubio fra la tradizione dell'antipsichiatria reggiana, dalla quale
provengono i due curatori del testo, e la riflessione sugli elementi di novita' apparsi in questi ultimi anni all'interno del territorio reggiano,
ed in primo luogo sulle nuove famiglie, sulla nuova scuola e sul tipo di domanda che proviene dai giovani migranti.
Nella seconda parte ö "I peer e il tema dell'accompagnamento" ö gli autori si propongono innanzitutto una lettura dell'accompagnamento: e
cioe' di quel particolare tipo di rapporto intergenerazionale che comprende il peer counselling, ma lo inquadra all'interno di un campo piu'
vasto e piu' garantito di cure incentrate sul tutoring. Segue il bel lavoro di Pietropolli Charmet teso a definire il profilo del giovane volontario
e quello di Renzetti volto a inquadrare tutte le possibili declinazioni del volontariato giovanile. Nei lavori di Adil El Marouakhi e Silvia Sai,
infine, si cerca di comprendere in che cosa consista la disposizione dei giovani migranti a fare i volontari e quali significati puo' assumere la
loro esperienza di peer counsellor, svolta insieme ai giovani autoctoni.
Segue una terza parte - "Psicologi a scuola" ö all'interno della quale vengono posti in evidenza tutti i nodi critici che in concreto
abbiamo dovuto affrontare nel nostro lavoro: il passaggio dall'impianto iniziale a quello attuale; Il rapporto con la scuola, i proff referenti e i
genitori; la struttura del counselling; il raccordo fra lavoro di front office, svolto da Free, e back office dei servizi tradizionali;
le difficolta' e le sfide del rapporto con i migranti; il lavoro di raccordo con le reti scolastiche e socio-sanitarie; i problemi sorti dalla diffusione
di Free in periferia; il funzionamento del nostro sito web www.freestudentbox.it; ed infine i problemi
connessi con il lavoro d'equipe e la supervisione.
Infine, in Appendice, c'e' "La nostra cassetta degli attrezzi": un insieme di strumenti di lavoro che pensiamo molto utile per gli psicologi
e i social worker che lavorano con gli adolescenti.
A parte quelli dei curatori e degli autori gia' citati, il resto degli scritti sono dei giovani psicologi counsellor che nei sei anni scorsi
hanno lavorato negli sportelli, psicologi che nel frattempo si sono specializzati, spesso utilizzando l'esperienza di Free come base per la loro
crescita sul piano professionale. Un'opera corale quindi che ha rappresentato un momento di riflessione e di ulteriore crescita per tutti i
professionisti coinvolti.
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