Leonardo Angelini, Deliana Bertano Giovani uguali e diversi Il lavoro degli psicologi con adolescenti disabili Edizioni Psiconline, Francavilla al Mare (CH), 2010 ISBN: 978-88-898-453-18 (pp. 318, 30.00 euro)
Nel testo le linee di un lungo percorso che gli autori hanno avuto modo di compiere nel tempo a partire ö allâinizio degli anni '70 - dalla chiusura del De Sanctis, il reparto infantile del manicomio di Reggio Emilia, ad opera del "gruppo infanzia" del Centro d'Igiene Mentale (CIM) - in cui entrambi gli autori proprio in quegli anni hanno cominciato ad operare - e dall'inserimento dei bambini e dei ragazzi in esso ricoverati, all'interno delle scuole e delle allora nascenti strutture intermedie. All'inizio si tratto' essenzialmente di un lavoro di "de-istituzionalizzazione" e di inserimento, all'interno del quale pero' i nuovi operatori di frontiera (con questo termine Diego Napolitani si riferiva in quegli anni agli operatori della psichiatria territoriale) vennero in contatto con i disabili e i "matti", fino ad allora reclusi nei vari gironi dell'esclusione. A partire dall'incontro con queste alterita' sconvolgenti nacque la necessita' di riflettere non solo sulla reale identita' dei disabili, e dei disabili adolescenti in particolare, ma anche sulla situazione di lutto e di melanconia in cui si trovavano improvvisamente a vivere le loro famiglie dopo la loro nascita: lutto e melanconia che si riproduceva dolorosamente a fronte di ogni passaggio del disabile da una fascia di eta' ad un'altra, e soprattutto, in adolescenza, a cavallo della crisi puberale e dopo l'uscita dall'obbligo scolastico. Uno dei punti di forza di questa esperienza e' stato nell'alleanza, poi destinata ad estendersi a molti altri campi, fra servizi psichiatrici e psicologici dell'eta' evolutiva con la scuola ed i Centri di Formazione Professionale (CFP) che, dopo un problematico momento iniziale, cominciarono ad accogliere i disabili in eta' evolutiva ed a seguirli fino a comporre nel tempo un articolato percorso che da qual momento in avanti ha sempre contemperato, in maniera duttile, setting riabilitativi, educativi ed assistenziali che iniziano fin dalla nascita e variano nel tempo in base ad una continua opera di rilettura da parte di tutti gli operatori coinvolti dei bisogni attuali del disabile. Abbiamo cosi' appreso nella prassi, e ragionando sulla prassi, che l'ingresso dei disabili in adolescenza e soprattutto l'uscita dall'obbligo scolastico, cosi' come successivamente l'ingresso nel mondo del lavoro o, per i piu' gravi, l'approntamento di strutture intermedie in cui continuare a vivere sotto il segno dell'autenticita', impone un lavoro di riosservazione, riflessione e programmazione in grado di dare delle risposte adeguate a fronte di risorse che alla fine dell'obbligo all'improvviso calano vistosamente. Da cio' l'esigenza - assolutamente non accademica - di un'analisi delle trasformazioni che vanno accadendo nel mondo interno disabile adolescente e nella sua famiglia nel momento passaggio dal gioco allo studio, e dallo studio al lavoro: premessa necessaria per predisporre percorsi di professionalizzazione e di cura adatti all'oggi, ma anche e soprattutto al domani del neo-adulto disabile. Il tutto in un quadro istituzionale nuovo che, a partire dalla chiusura dei manicomi e degli altri luoghi dell' esclusione, si e' andato costituendo nel tempo allâinterno "territorio" - qui inteso non in termini geografici, ma come un luogo intessuto di servizi alla persona - che in questo modo e' diventato il crogiolo in cui identita' professionali nuove e meno nuove si sono forgiate, o riforgiate fino a produrre oggi un fitto reticolo di servizi psicologici e psichiatrici territoriali (appunto) capace di accogliere e ãseguireä adeguatamente ed in maniera mirata non solo i disabili in etˆ evolutiva, ma anche tutti coloro che a questi servizi nel quarantennio scorso si sono liberamente rivolti in cerca di aiuto e di sostegno.
Queste le cinque sezioni del testo, ulteriormente articolato in sotto-capitoli:
Nota degli autori Gli autori Leonardo Angelini, psicologo psicoterapeuta, ha lavorato nel CIM di Reggio Emilia e successivamente nell'Ausl, occupandosi sempre di adolescenti: dal 1985 al 1994 responsabile del gruppo adolescenti disabili dell'Ausl, e dal 1994 al 2003 responsabile del Consultorio Giovani dell'Ausl. Attualmente e' responsabile di Free Student Box, il servizio di counselling psicologico dell'Ausl rivolto a studenti delle superiori, genitori ed insegnanti. Ha, fra l'altro, pubblicato: Affabulazione e formazione: docenti e discenti come produttori e fruitori di testi (Milano, 1998) e con D. Bertani: Bambini e ragazzi a rischio fra famiglia scuola e strada (Milano, 1999), L'adolescenza nell'epoca della globalizzazione (Milano, 2005). Ha curato - sempre insieme a D. Bertani - per i tipi di Psiconline Free Student Box. Counselling psicologico per studenti, genitori e docenti (2009). Deliana Bertani, psicologa psicoterapeuta, ha lavorato nel CIM di Reggio Emilia e successivamente nell'Ausl, occupandosi sempre di adolescenti. Attualmente e' responsabile dell'Unita' Operativa di Psicologia Clinica del Dipartimento di Salute Mentale dell'Ausl di RE; responsabile del gruppo di volontariato giovanile Gancio Originale, nonche' supervisore di Free Student Box. Ha, fra l'altro, pubblicato con L. Angelini: Bambini e ragazzi a rischio fra famiglia scuola e strada (Milano, 1999), L'adolescenza nell'epoca della globalizzazione (Milano, 2005) e, per i tipi di Psiconline, ha curato - sempre insieme a L. Angelini - Free Student Box. Counselling psicologico per studenti, genitori e docenti (2009).
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