Questo volume collettaneo, curato da Dino Angelini e Deliana Bertani, della AUSL di Reggio Emilia, riporta l'esperienza seminariale e gruppale di un ciclo formativo sui temi dell'adolescenza. Gli autori dei circa 20 capitoli tentano di fotografare la realta' adolescenziale sottoposta (a volte passivamente, a volte come protagonista) oggi a profondi processi di trasformazione. Il tentativo e' di individuare sia gli elementi di continuita' con gli adolescenti del passato sia di comprendere cio' che di peculiare presentano i ragazzi del presente. L'adolescenza, come sappiamo, e' una fase fisiologicamente borderline, nel senso descrittivo di confine fra due diverse eta' della vita che corrispondono a due diverse concezioni del mondo. Questa condizione di "liminarita' spaziale e temporale" (come la definiscono gli autori) presenta problemi e difficolta' (se non vere e proprie sindromi psicopatologiche) in qualche modo proporzionali al tipo di societa' in cui avviene. Il modello socio-culturale di riferimento mette infatti a disposizione dei propri soggetti liminari codici linguistici e comportamentali che ne garantiscono lo status di passaggio. I riti di passaggio, tipici delle societa' piu' tradizionali, oggi continuano a svolgere un ruolo importante e, fondamentalmente, ad assicurare lo stesso sistema di garanzia (a volte puramente difensivo, a volte piu' promozionale dell'identita' tanto del gruppo adulto quanto di quello dei soggetti non-ancora adulti e non-piu' bambini). Cio' che invece sta cambiando e' il senso condiviso del rito di passaggio da parte di chi accoglie ed anche - e forse questo e' piu' grave - da parte di chi deve essere accolto. Il volume affronta tutti i temi di questa nuova realta' sociale contemporanea: le differenze fra adolescenti autoctoni ed immigrati; le ripercussioni della dilazione dei tempi di ingresso nel mondo del lavoro; il mantenimento di condizioni regressive all'interno della famiglia di origine che procrastinano il processo di acquisizione della responsabilita' adulta; il ridisegnamento dell'adolescente in famiglie in cui convivono per necessita' piu' generazioni; la trasformazione del gruppo familiare da nucleo dotato di etica forte a gruppo fondato sui sentimenti e quindi piu' povero di garanzie di stabilita' temporale; la cultura del divertimento e del tempo libero aggredita dall'industria dei consumi, sia di tempo legale che di tipo illegale; il rapporto con una sessualita' scissa fra il nuovo della scoperta del vissuto personale e gli standard massificati delle immagini del sesso a portata di occhio o di clic. All'interno di questi temi, gli adolescenti sono stati "avvicinati" nelle loro interazioni fra pari, nella ricerca di senso che proviene male e distorto dalla societa' degli adulti, nel rapporto con le agenzie formative classiche come scuola e famiglia. Insomma, l'adolescenza non e' per costituzione propria un oggetto del sistema sanitario ma i servizi socio-assistenziali non possono non interrogarsi su cosa offrire a questa nuova realta' inquietante, in cui il mondo di noi adulti si specchia a volte con ansia perche' tende a ritrovare se stesso com'era tempo fa (conferma di identita') e nel contempo teme di non riconoscersi piu' nella prospettiva del mondo futuro (crisi di identita'). Il libro e' organizzato in tre parti: la prima dedicata ai riti di separazione dall'infanzia, la seconda al lungo periodo di margine (nell'isola che non c'e', come la definiscono gli autori con una efficace immagine) e la terza all'evoluzione verso l'eta' adulta. Si rivolge pertanto a tutti coloro motivati a capire il senso di quello che accade agli adolescenti, siano essi stessi quegli adolescenti stessi di cui si parla o adulti che vivono a stretto contatto con gli adolescenti per ragioni professionali (operatori dei servizi, insegnanti) o personali (genitori). |