Ferruta A. Aggressività e sadismo in adolescenza. Pag. 1- 10 Riassunto. Il lavoro propone una riflessione sulladolescenza come tempo favorevole ad una riorganizzazione del funzionamento psichico e a un processo personale di soggettivazione. In questa luce i tentativi di collocare precocemente i comportamenti sadici ed aggressivi delladolescente in un quadro di personalità definito, rischiano di interrompere il processo di riappropriazione personale del mondo. Ciò comporta un andamento del processo transferale e controtransferale particolarmente drammatico e complesso. Il caso clinico di un ragazzo che si procura dei tagli per verificare se è vivo, permette di descrivere la vicenda di un controtransfert intenso e combattuto tra la responsabilità per la vita fisica e quella per la vita psichica del paziente. Viene utilizzato come sfondo teorico la distinzione di Bergeret tra la violenza come vitale pulsione di sopravvivenza e laggressività come dimensione psichica che rientra nella dinamica conflittuale delle rappresentazioni oggettuali. N. 10 voci bibliografiche. Volume 9, numero 1 gennaio /aprile 2001 Costis L. Alcune considerazioni sulle figure e le vicissitudini del doppio in adolescenza. Pag. 11 - 19. Riassunto. Sulla scorta del materiale clinico relativo allanalisi di unadolescente, lautrice discute il tema del doppio, della sua origine infantile e della sua riattivazione post-puberale, mettendone in risalto il duplice ruolo, difensivo da un lato, ma anche potenzialmente strutturante dallaltro. Il primo difende dallangoscia dellirrappresentabile, dellimpensabile e della disintegrazione; il secondo può consentire, attraverso la specularità relazionale, luscita dallimpasse della scena primaria e lapertura verso lintegrazione psichica del terzo. Su questo secondo ruolo, giocato largamente sulla elaborazione degli affetti, può fare leva il compito impossibile dellanalisi. N. 18 voci bibliografiche. Volume 9, numero 1 gennaio /aprile 2001 De Silvestris P. Oggetti interni e cambiamento. Fra Io e Super Io. Pag. 20 - 27 Riassunto. Lipotesi dellA. attraverso esemplificazioni cliniche di terapie con bambini, è che, per quelle esperienze primitive fissate in una forma non elaborabile, si debba parlare, piuttosto che di precipitato nellIo, di precipitato nel Super Io e che la terapia analitica tenda a trasformare questo nucleo indigesto e conflittuale in un contenuto pacifico e collaborativo dellIo. N. 12 voci bibliografiche. Volume 9, numero 1 gennaio /aprile 2001 Ardizzone I., Lanza A.M., Carratelli T. Lintegrazione somato-psico-mentale e la costruzione delloggetto interno. Pag. 28 - 34
Riassunto. A partire dalla loro esperienza clinica con bambini affetti da gravi patologie psichiatriche, gli A.A. ipotizzano una possibile integrazione del concetto winnicottiano di insediamento (induelling) e quello kleiniano di costruzione delloggetto interno. N. 7 voci bibliografiche. Volume 9, numero 1 gennaio /aprile 2001 Grauso G. Alcune riflessioni sul contenimento dellansia in un reparto pediatrico . Pag. 34 - 52. Riassunto. LA. descrive una esperienza di lavoro in un reparto speciale di uno dei maggiori Ospedali pediatrici. Si delinea il ruolo della playleader e limportanza del gioco come veicolo di elaborazione e trasformazione delle paure ed ansie dei bambini. Si mette laccento sullimportanza, per il loro sviluppo, della attenzione e si esplora il concetto di contenimento allinterno della relazione con i singoli bambini e nelle dinamiche istituzionali nel rapporto con i diversi componenti del personale ospedaliero. Vengono anche evidenziate problematiche relative allospedalizzazione dei bambini e alle loro implicazioni psicologiche. N. 8 voci bibliografiche. Volume 9, numero 1 gennaio /aprile 2001 Kandel E. R. La biologia e il futuro della psicoanalisi: chiarimenti su un nuovo contesto intellettuale per la psichiatria. Pag. 57 - 97. Riassunto. Nel 1998 LAmerican Journal of Psychiatry pubblica un articolo di Erik R. Kandell intitolato Un nuovo contesto intellettuale per la psichiatria. In risposta a questo articolo lAmerican Journal of Psychiatry ha ricevuto un certo numero di lettere. In alcune di queste si discuteva un argomento che, secondo Kandel, meritava una risposta dettagliata e che si riferiva al fatto se la biologia era rilevante per la psicoanalisi. Dal punto di vista di Kandel questo tema è così importante per il futuro della psicoanalisi da non poter essere liquidato con un breve commento. LA. quindi, ha scritto questo articolo con lo scopo di sottolineare limportanza della biologia per il futuro della psicoanalisi. N. 136 voci bibliografiche. Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001 Schacht L. La capacità di sorprendersi. Pag.117-130.
Riassunto. Lautrice esamina il concetto winnicottiano di capacità di sorprendersi nel suo doppio significato di fenomeno intrasoggettivo (ovvero lasciarsi stupire dalla scoperta di un aspetto di sé rimasto fino ad allora inconscio) ed intersoggettivo ( ovvero usare la presenza dellaltro per lasciar emergere qualcosa di nuovo). N. 10 voci bibliografiche Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001 Carratelli T., Lanza A. M., Ardizzone I. Le vicissitudini del Sé in latenza tra mondo interno e mondo esterno. Pag.141-155.
Riassunto. Gli Autori prendono in considerazione la latenza dal punto di vista delle vicissitudini del Sé. In questi termini la latenza appare, quindi, una fase fondamentale di un processo consequenziale, che gli Autori definiscono di inconscientizzazione, in cui lapparato psichico raggiunge la capacità di integrare la cosiddetta non consapevolezza, linconscio dinamico e la coscienza. Tale integrazione si manifesta fenomenologicamente nella piena espressione della mentalizzazione, dellintenzionalità, della responsabilità e del mantenimento della continuità del Sé. N. 21 voci bibliografiche Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001 Bonaminio V., Di Renzo M. Figurazioni della latenza. Pag.156-171.
Riassunto. Allo scopo di illustrare e descrivere le caratteristiche evolutive e cliniche del periodo di latenza, gli Autori analizzano e discutono in dettaglio il film I Goonies, i cui personaggi, e linterazione fra loro, essi considerano come figurazioni della latenza.
N. 34 voci bibliografiche
Lucarelli D. La psicoterapia psicoanalitica in età di latenza: un aiuto a mettere in latenza. Pag.172-182. N. 8 voci bibliografiche Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001
Tabanelli L. Processo di apprendimento e rischio di inibizione intellettiva: note su alcune caratteristiche specifiche della latenza. Pag.183-187. N. 8 voci bibliografiche Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001 Maserati A. Dalla mostra del disordine allalbum delle figurine. Pag.188-195. Riassunto. Larticolo è il resoconto clinico del trattamento di una bambina di 9 anni. Viene evidenziato come, nel percorso terapeutico, la piccola paziente passi dalliniziale uso del corpo come espressione del proprio caos interno delle angosce di frammentazione ad un funzionamento mentale più adeguato e specifico delletà. Il materiale clinico mostra il graduale accesso da parte della bambina allarea simbolica che consente lelaborazione e la messa in latenza dei conflitti relativi alle fasi precedenti dello sviluppo e, di conseguenza, la possibilità di addentrarsi in nuove esperienze intrapsichiche e relazionali . N. 9 voci bibliografiche Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001 Micanzi Ravagli B. I primi colloqui con le madri nelle terapie congiunte genitore-bambino. Spazio per il bambino e spazio per il padre. Pag. 196-209
Riassunto. Il lavoro riporta e approfondisce i primi colloqui di due coppie madre-bambino nellambito degli interventi di terapia congiunta genitore-bambino realizzati sia nei Servizi che nella pratica privata. N. 14 voci bibliografiche Volume 9, numero 2, maggio /agosto 2001 Capozzi F. Le piante per crescere hanno bisogno di luce. Il trattamento psicoterapeutico in un bambino in età di latenza. Pag.210-228. Riassunto. Nellarticolo viene descritto il trattamento psicoterapeutico di un bambino di otto anni svolto in un contesto istituzionale. Il bambino presentava uno scarso rendimento scolastico. LA. descrive brevemente lindagine diagnostica dalla quale emerge un quadro di inibizione intellettiva psicogena. Viene quindi riferito, utilizzando una modalità narrativa, il percorso terapeutico che è stato suddiviso in tre parti al fine di renderne più visibile la dimensione evolutiva. N. 4 voci bibliografiche Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001 Corti A. Ansie primitive mobilitate dal compleanno nell analisi di una bambina piccola. Pag.244-261
Riassunto. Adda Corti è una delle esponenti storiche del pensiero Kleiniano della scuola Italiana. In questo articolo viene descritto il trattamento analitico svoltosi intorno agli anni sessanta, di una bambina , seguita dalletà di quattro anni ai sei. Lautrice introduce il suo scritto con una rassegna teorica riguardo al tema dellorigine dellangoscia e sulle radici della vita psichica. N. 16 voci bibliografiche Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001 OShougnessy E. Una identificazione proiettiva con Frankenstein: alcune domande sui limiti psichici. Pag.262-274
Riassunto. Rifletto su una analisi di 40 anni fa con un ragazzo di 12 anni, giunto in terapia in un grave stato di confusione mentale, che ha interrotto il trattamento, dietro sue pesanti insistenze, dopo tre anni di analisi; nel frattempo il giovane aveva ripreso la sua vita e la sua educazione, pur mantenendo unidentificazione proiettiva con Frankenstein. N. 14 voci bibliografiche Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001 Milana Lisa G. Quando interpretare: Sei sedute più tardi, sei mesi più tardi, sei anni più tardi ? Pag.275-286
Riassunto. LA. affronta i problemi che pongono quei trattamenti che richiedono un lungo periodo di preparazione prima che possa essere usato lo strumento dell'interpretazione. N. 7 voci bibliografiche Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001
Conte M. Il funzionamento protomentale: tre concetti a confronto. Pag.287-301. N. 16 voci bibliografiche Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001 Alliora F. Un aiuto a chi aiuta: l esperienza di supervisione psicologica ad un gruppo di ostetriche e pediatri. Pag.303-311.
Riassunto. Nel presente articolo viene descritta lesperienza di supervisione, da parte di una psicologa, a due gruppi di operatori sanitari (ostetriche e pediatri ) nellambito di un servizio di assistenza a domicilio della puerpera e del neonato dimessi dallospedale a poche ore dal parto. Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001 Di Lascio R., Stefani A. L intervento psicoterapeutico nella relazione precoce madre-bambino. La specificità del primo incontro. Pag.313-328.
Riassunto. In questo articolo le Autrici discutono sulla specificità del primo incontro nellintervento psicoterapeutico sulla relazione precoce madre-bambino. N. 25 voci bibliografiche Volume 9, numero 3, settembre/dicembre 2001 Bonassi E. Il desiderio impossibile. Alcuni pensieri sull anoressia mentale. Pag. 329-344
Riassunto. Lanoressia mentale viene vista dallAutore come un sintomo che può sottendere diverse situazioni strutturali e dinamiche. Tuttavia, pur nella diversità, tutte le situazioni hanno in comune alcune caratteristiche specifiche: la mente funziona in una dimensione concreta ed ametaforica in cui il desiderio coincide con la sua soddisfazione ed è quindi impossibile. Esso viene spento nella sua matrice corporea, attraverso il digiuno e il dimagramento.
N. 18 voci bibliografiche
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