Richard e Piggle. Volume 13, numero 1 gennaio/aprile 2005
Focus Il bambino che era caduto nel burrone . Catastrofe psicologica, depressione primaria, difesa maniacale e riparazione in funzione della difesa materna organizzata contro la depressione. Vincenzo Bonaminio. Pag. 5-26
Riassunto. In questo lavoro LA. riconsidera le concettualizzazioni di F. Tustin sulla catastrofe psicologica e lautismo come manovra protettiva specifica di un trauma, collegandole al punto di vista di W. Winnicott sullautismo come difesa estrema, altamente sofisticata contro la depressione primaria e le agonie primitive. Parole chiave: autismo, psicosi infantile, depressione primaria, catastrofe psicologica, trauma, depressione materna Voci bibliografiche n.46
Riassunto. I meccanismi artistici si organizzano per lottare contro unangoscia legata ad una nascita psichica prematura , sarebbe a dire una presa di coscienza dello scarto tra sé e laltro in uno stadio dello sviluppo in cui il mondo psichico non è ancora in grado di rappresentarsi lassenza. Questa viene vissuta come una distanza incolmabile, impossibile da varcare senza catastrofe, tra Sé e loggetto. Uno di questi meccanismi consiste nella scissione della bisessualità psichica al livello più arcaico, laddove dovrebbe normalmente integrarsi al livello cioè delloggetto contenitore, delle componenti materne e paterne strettamente associate. Tutto si svolge come se la ricettività materna dovesse essere combinata con la consistenza paterna per dare alloggetto contenitore le qualità necessarie. Gli attacchi alla bisessualità psichica dellanalista sono costanti nel trattamento del bambino artistico. E lelaborazione contro transferale che costituisce la migliore guida per individuare questi attacchi e reintegrare la bisessualità psichica scissa. Questa elaborazione è essenziale per permettere una vera nascita psichica e una ripresa della crescita mentale. Unabbondante materiale tratto dalla cura di un bambino autistico, illustra la tesi dellautore. Egli conclude evocando altri due livelli di integrazione della bisessualità psichica: il livello degli oggetti parziali e quello degli oggetti totali. Nellinsieme distingue perciò tre livelli di integrazione della bisessualità psichica. Parole chiave: autismo, bisessualità, contenitore psichico, integrazione. Voci bibliografiche n. 12
Teoria e tecnica Le problematiche del ginecologo di fronte alla Procreazione Medicalmente Assistita, Isabella Maria Coghi. Pag. 73-81
Riassunto. A partire dalla propria personale esperienza come ginecologa della riproduzione che l ha vista testimone del passaggio dal vecchio al nuovo, lautrice descrive le nuove procedure che sulla base delle acquisizioni tecniche hanno trasformato il modo di nascere e affronta problemi ad esse collegati, non solo dal punto di vista strettamente medico, ma anche da un punto di vista emotivo e psicologico. Parole chiave: biotecnologia, gravidanza, fertilità, riproduzione, procreazione Voci bibliografiche n. 7
A domanda risposta. Una riflessione psicoanalitica sulla medicina del desiderio, Marco Francesconi. Pag. 83- 95
Riassunto. In questo testo si pongono alcune questioni circa il pèoter parlare intorno alla pratica medica o sul silenzio di senso, magari coperto da molte parole-slogan, che si può incontrare in essa. In particolare la medicina del desiderio (Frydman) appare oggi estendersi a spese di una medicina della cura e della prevenzione, laddove il soggetto che fa appello al sanitario non porta con sé solo un timore, ma desidera un prodotto e le risposte che riceve tendono sempre più ad orientarsi in tal senso. Se dunque viviamo in unepoca caratterizzata da una pienezza narcisistica che rende non necessario ladeguamento ad un modello migliore, viene promossa una paralisi della tensione verso un obiettivo perché esso è sentito come già raggiunto, è possesso e non traguardo. Sarà allora il corpo, nel suo linguaggio silente, ma esplicito, a parlare spesso del disagio dei vissuti di angoscia e di sofferenza. E la risposta medica si rivolgerà sempre più al corpo sicura di trovare un inconscio ben disposto ad accoglierla, a mettere tra parentesi in modo apparentemente rassicurante, la dimensione del mentale. Inoltre la pervasiva trasformazione delle strutture sanitarie, mutate piuttosto rapidamente da una concezione materno-provvidenziale inesauribile ad un a presunta funzione paterna severa e realistica, sembra aver condotto piuttosto a stimolare lotte fratricide e ad esporre al rischio di uno scadente risultato sul piano sia economico che prestazionale slatentizzando insicurezze e dinamiche inconsce regressive. Parole chiave: desiderio, procreazione, cura, narcisismo oggettuale. Voci bibliografiche n. 52
Diario clinico Il sole spezzato. Rappresentazione teatrale in tre atti con prologo ed epilogo, Anastasia Nakov. Pag. 96-108 Riassunto. Attraverso lo svolgersi delle attività di un laboratorio di art-thérapie il lettore è invitato a seguire il cammino intrapreso da quattro bambini artistici per ammorbidire le loro difese autistiche, creare una vita di gruppo ed iniziare a percorrere un processo di crescita psichica. Le trasformazioni individuali e di gruppo sono state sostenute da un rigoroso setting di lavoro, basato sullanalisi sistematica dei movimenti di transfert e controtransfert e sulla costante considerazione della dinamica psichica individuale e di gruppo. Parole chiave: autismo, art-thérapie , transfert, controtransfert, trasformazione. Voci bibliografiche n. 11 Richard e Piggle. Volume 13, numero 2 maggio/agosto 2005 Teoria e tecnica Le trasformazioni di esperienze infantili precoci. Un bambino di sei mesi in analisi, J. Norman Pag.129-150 Riassunto. Scopo di questo lavoro è studiare gli strumenti teorici e tecnici per una psicoanalisi adattata alle necessità di un analizzando molto piccolo. Lautore presenta il caso di un bambino di sei mesi con la madre in sedute psicoanalitiche con una frequenza di quattro volte la settimana; lanalisi si è conclusa dopo sei settimane. Dopo le prime due sedute i disturbi fra il bambino e la madre erano scomparsi dalla vita quotidiana, ma proseguivano con intensità crescente come tempeste emozionali nelle sedute nel corso di tre settimane, fino ad uninterruzione di 12 giorni. Durante e dopo linterruzione la vita quotidiana proseguì senza disturbi. Dopo linterruzione la tempesta emozionale proseguiva nelle sedute ma riducendosi, e venendo sostituita dal gioco. La creazione da parte del bambino di un Ôgioco del rocchetto con il suo succhiotto indicava una trasformazione del funzionamento mentale. Lanalisi poteva quindi venire conclusa. Lo studio del processo indica buoni motivi per adattare i concetti psicoanalitici ai prerequisiti della personalità infantile e per utilizzare i concetti di Ôinconscio, Ôrimozione infantile, Ôformazioni sostitutive, Ôritorno del rimosso infantile, Ôtransfert infantile, Ôscissione, ÔxKy, Ôreverie, e Ôcontenimento, come alcuni degli strumenti teorici per comprendere la personalità infantile in un setting clinico psicoanalitico. Parole chiave: psicoanalisi con i bambini piccoli, inconscio infantile, rimozione infantile, scissione infantile, transfert infantile. Voci bibliografiche n. 39
Richard e Piggle. Volume 13, numero 2 maggio/agosto 2005
Focus
Riassunto. Malgrado i grandi cambiamenti avvenuti in questo secolo, lo sviluppo psicologico della individualità della persona si attua solo a certe condizioni che implicano lambiente affettivo; queste condizioni non sono variate e sono specifiche della specie umana. Questo in sintesi, insieme con il recupero del concetto di inconscio dinamico, rappresenta il modello psicoanalitico della mente che ha determinato un affinamento del metodo di cura, affidato alla capacità dellanalista di cogliere lespressione della soggettività del paziente, nelle sue forme più fini. Ad esemplificazione di ciò viene preso il vertice della interpretazione, in psicoanalisi infantile, nella sua accezione più ampia che implica luso di parole del silenzio e dellagire in seduta. Voci bibliografiche n. 12
Riassunto. Le immagini visive nascono e si trasformano nella mente dell'analista nella terra di confine tra transfert e controtransfert, facilitando a volte in maniera determinante la simbolizzazione. Nel lavoro terapeutico con bambini che presentano estesi aspetti dissociativi e una prepotente componente di azione, esse possono nutrire in maniera determinante, in certi momenti, l'elaborazione e l'interpretazione. Vengono presentati alcuni passaggi clinici in cui il ruolo terapeutico giocato dalla visione e dalla sua trasformazione appare preminente. Parole chiave: transfert, controtransfert, immagini visive, sogno. Voci bibliografiche n. 7
Dal corpo allintegrazione soma-psiche-mente. Riflessioni sui fattori curativi nella patologia psicosomatica in età evolutiva, A.M. Lanza , A.M Chagas Bovet. Pag. 179-189
Riassunto. Le autrici riflettono sui fattori curativi della patologia psicosomatica, che va intesa come un prendersi cura del dolore psichico racchiuso e/o mascherato dalla sofferenza fisica; riflettono inoltre sulla sua probabile origine. Parole chiave: Psicosomatica delletà evolutiva, integrazione somato-psiche-mente, illusione, condivisione, fattori curativi. Voci bibliografiche n. 13
I fattori curativi nella patologia psicosomatica in età evolutiva: unesemplificazione clinica, A. Provinzano. Pag. 190- 201 Riassunto. Viene presentato il lavoro psicoterapeutico svolto durante i primi due anni di psicoterapia con un bambino che presenta unalopecia totale. Lattenzione dellautore viene posta in particolare sugli aspetti primari, sensoriali e percettivi, che si mobilitano nella relazione terapeutica con i pazienti con un disturbo di tipo psicosomatico. Viene messo in risalto come i fattori curativi emergano nella relazione terapeutica sin dai primi momenti dellincontro con il paziente. Ne vengono quindi studiati lo sviluppo e il cambiamento con il progredire della terapia. Parole chiave: alopecia, psicosomatica, fattori curativi. Voci bibliografiche n. 6
I fattori terapeutici nelle psicosi, P. De Silvestris. Pag. 203-205 Riassunto. Lautrice sottolinea come nella terapia dello psicotico la dipendenza quasi totale del paziente configuri in un primo tempo una relazione di tipo simmetrico, centrata su uno specifico lavoro sulla persona dellanalista. Parole chiave: psicosi, dipendenza, dolore. Voci bibliografiche n. 3
Fattori curativi specifici e aspecifici in adolescenza, D. Lucarelli. Pag. 206-213
Riassunto. Il tema dei fattori terapeutici in adolescenza é oggetto di attenzione sempre maggiore nella letteratura recente. Considerando alcune caratteristiche del paziente adolescente, viene posta attenzione alle caratteristiche della relazione terapeutica ed al tipo di intervento che lanalista può proporre. Vengono considerate le implicazioni tecniche quali le modalità dellinterpretazione e il tipo di setting, e inoltre si accenna ai possibili obiettivi dellanalisi in questa età, considerando le proposte teoriche di alcuni autori più recenti. Parole chiave: sito analitico, soggettivazione, struttura evolutiva disarmonica, vagabondaggio associativo. Voci bibliografiche n. 12
Fattori curativi specifici e aspecifici in adolescenza: unesemplificazione clinica M. Romagnoli. Pag. 214-221 Riassunto. Viene presentato il resoconto clinico di alcuni momenti della psicoterapia psicoanalitica di una ragazza di 17 anni, in trattamento a causa di fenomeni dispercettivi ed una sintomatologia di tipo bulimico. Viene evidenziato come nel corso del trattamento compare in modo più evidente la presa di contatto con la necessità di integrare il corpo sessuato ed avviarsi in un percorso di crescita e cambiamento in direzione del processo di soggettivazione. Parole chiave: bulimia, pubertà, soggettivazione, alleanza terapeutica. Voci bibliografiche: nessuna
La psicoterapia madre/genitori-bambino in età precoce: i fattori terapeutici, A. Stefani. Pag. 222-233.
Riassunto. Il lavoro centra lattenzione su aspetti teorici e tecnici legati ai fattori curativi specifici dellintervento terapeutico su genitori-bambino in età precoce. Parole chiave: fattori terapeutici, setting congiunto genitori-bambino, psicoterapia breve, bambini in età precoci, prima seduta. Voci bibliografiche: 21
Teoria e tecnica Fame di padre e deformazione narcisistica. J. M. Herzog. Pag. 249-266 Riassunto. Lautore ipotizza che la disponibilità paterna e la relazione tra madre e padre siano componenti cruciali nellevoluzione della struttura del carattere dei bambini. Egli propone che un tipo di patologia narcisistica che comprende una sessualità perversa può avere origine nella assenza di disponibilità paterna e in presenza di una relazione disordinata tra i genitori. Suggerisce anche che i modi in cui l aggressività è o non è modulata e organizzata, siano componenti cruciali di questo disturbo evolutivo, e che i ragazzi siano più suscettibili alla sua piena manifestazione ed espressione che le ragazze. Voci bibliografiche: n. 13
Riassunto. Per mettere a fuoco alcune coordinate del complesso problema della depressione in età evolutiva, lautrice utilizza la favola di Peter Pan così come emerge nel gioco di una bambina di cinque anni durante la psicoterapia. Essa appare non come storia del non voler crescere per restare in una perenne infanzia felice, ma come una straordinaria metafora della situazione melanconica, che rende impossibile non solo uscire dallinfanzia e dalladolescenza, ma prima ancora vivere linfanzia e ladolescenza. In questottica, e in relazione a due casi di adolescenti, ripropone alcuni concetti di Winnicott, sul rispecchiamento e sulla richiesta del paziente depresso allanalista di affrontare la propria depressione. Parole chiave: melanconia, depressione primaria, rispecchiamento, autoanalisi. Voci bibliografiche: n. 38
Lirruzione dellalieno: dalle origini della psicosi alla comparsa dell Io sono. A.M. Chagas Bovet, A.M. Lanza. Pag. 279-290
Riassunto. Le Autrici affrontano il concetto di psicosi riandando ai suoi aspetti genetici più precoci. A tale scopo affrontano il rapporto tra Sé ed Io, come si è andato sviluppando da S. Freud in poi, per soffermarsi sulla formazione del Sé a partire dalla vita fetale. Sé presente in ogni essere umano, sin dalle origini, come Sé nucleare, che si espande ed evolve nellesperienza sufficientemente buona di scambio con laltro. Parole chiave: Sé nucleare, origine della psicosi, irruzione dell alieno, quarta dimensione, psicoanalisi infantile. Voci bibliografiche: n. 23
Riflessioni sulla consultazione psicoanalitica della prima infanzia. B. Micanzi Ravagli. Pag. 291-308
Riassunto. In questo lavoro ci si propone di riflettere sui cambiamenti intervenuti nella consultazione psicoanalitica della prima infanzia. Le terapie congiunte genitori-bambino hanno aperto nuove prospettive e introdotto nuovi punti di vista sul piano della teoria e della tecnica. Parole chiave: consultazione psicoanalitica, psicoterapie madre-bambino, genitorialità. Voci bibliografiche: n. 32 Richard e Piggle. Volume 13, numero 3 settembre/dicembre 2005 Psicoanalisi e ricerca Il bambino e ladulto nella mente dellanalista: ancora osservazioni sulla rilevanza dell'infant research per la psicoanalis, S. Maestro. Pag. 309-320. Riassunto. In questo articolo lautrice riprende alcuni temi sollevati nel dibattito avviato dall larticolo di Wolff sui rapporti tra Infant Research e Psicoanalisi, sottolineando la ricchezza che può derivare dalla intersezione degli approcci epistemologici delle due discipline. I temi discussi riguardano la differenza tra passato reale e passato esperito, bambino reale e bambino ricostruito e i diversi modelli teorici che stanno alla base di questa dicotomia. In particolare lautrice suggerisce lidea che il setting della psicoanalisi delladulto e una declinazione particolare del setting dellinfant research, le psicoterapie congiunte genitori-bebè, possono reciprocamente rappresentare dei laboratori sperimentali per lo sviluppo della conoscenza sia nel campo della psicoanalisi, sia in quello dell infant research. Verrà poi illustrato attraverso due vignette cliniche, come lintegrazione è prima di tutto nella mente e nel controtransfert dellanalista a lavoro. Larticolo si conclude con alcune riflessioni sulla tecnica e in particolare sulla utilità delle videoregistrazioni come strumento di ulteriore ampliamento della nostra capacità di osservazione e comprensione. Parole chiave: infant research, metodo psicoanalitico, mente relazionale. Voci bibliografiche: n. 23
Diario clinico Un bambino antipatico e un terapeuta altrettanto, forse di più, C. Fabbrici. Pag. 321-333.
Riassunto. In questo articolo lautore considera le difficoltà inerenti una relazione terapeutica con un bambino, e poi mentre diventa preadolescente, caratterizzata da intensa antipatia. Parole chiave: antipatia, perversione relazionale, presunzione dello psicoterapeuta, senso di Sé e catastrofe. Voci bibliografiche n. 25
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