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on-line del n. 3/2019 di Contemporary Psychoanalysis
In questo n. 3/2019 di Contemporary Psychoanalysis sono spesso presentate
situazioni cliniche, tutte da autrici donne: Joan
Lipton parla della propria famiglia, in cui prevalevano negazioni e segreti che
poi venivano agiti; Stephanie Pass racconta la faticosa terapia di un bambino di
3 anni, molto controllante; Julie
Sahlein parla della terapia con un
bambino di 11 anni, così difficile al punto che nelle sedute faceva fatica a
rimanere sveglia per poi un giorno "svegliarsi" e ritrovare interesse nel
bambino dopo la lettura del libro di Francis Tustin del 1990 Protezioni
autistiche nei bambini e negli adulti (Milano: Raffaello Cortina, 1991);
Janet R. Zuckerman discute il tema dell'aggressività nelle donne, che spesso è
inibita e deve essere espressa identificando anche i fattori sociali che nelle
donne inducono passività e sottomissione; Dana Amir parla, anche tramite due
casi clinici, della ambiguità del linguaggio incestuoso; Terri Rubinstein
analizza i concetti di empatia e compassione, proponendo di integrarli in modo
da superare quella che lei chiama "alienazione della dualità".
Infine, vi sono tre recensioni, una delle
quali, la seconda è David H. Thurn sul libro di Dagmar Herzog, Cold War
Freud: Psychoanalysis in an Age of Catastrophes (Cambridge, UK: Cambridge
University Press, 2017): una versione abbreviata del cap. 1 (pp. 21-25) di
questo libro di Dagmar Herzog è stata letta al
convegno
tenuto al Convento di San Domenico di Bologna il 17 dicembre 2016 per il
Cinquantesimo Anniversario della rivista Psicoterapia e Scienze Umane,
ed è stata pubblicata - col titolo "Le
'guerre fredde' freudiane: cristianizzazione e desessualizzazione della
psicoanalisi negli Stati Uniti del dopoguerra" - a pp. 25-60 del
n. 1/2017 di
Psicoterapia e Scienze Umane. |