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on-line del n. 3-4/2023 di Contemporary Psychoanalysis
Il tema del numero monografico 3/4 del 2023
è "Othering", un neologismo che deriva dal termine other (altro) e che
viene sempre più usato nella letteratura
sociologica, antropologica e psicoanalitica per descrivere il processo col quale
un individuo o un altro gruppo vengono visti come diversi e inferiori. L'othering
è alla base di fenomeni come, ad esempio, il razzismo, la xenofobia, il sessismo,
l'omofobia e l'odio. Dopo una introduzione delle due editors, viene
ripubblicato dal
n. 3/2002 di Contemporary Psychoanalysis l'articolo di
Kathleen Pogue White "Sopravvivere
all'odio e all'essere odiati. Alcune riflessioni sul razzismo da una prospettiva
psicoanalitica", un articolo importante
cui fanno riferimento alcuni degli articoli successivi. Ad esempio, Anna
Vitale, parafrasando il titolo di Kathleen Pogue White,
parla del razzismo ricordando sue esperienze giovanili a Detroit in un clima
oppresso dall'ideologia dei suprematisti bianchi e dall'odio razziale. Anche
l'articolo successivo, di Sheri-Ann Cowie, riporta esperienze personali
in cui, in un contesto di ricerca di dipendenza e di amore, si era sentita
odiata e aveva anche odiato, arrivando a provare anche sentimenti di vergogna.
Gli articoli di Lois Oppenheim e di Leon Hoffman affrontano di petto il tema del
razzismo, difficile da affrontare anche tra psicoanalisti, i quali spesso
scivolano su posizioni polarizzate; Leon Hoffman, in particolare, discute il
cosiddetto "anti-razzismo", e il suo articolo è discusso da Paula Christian-Kliger.
Gal Katz parla del razzismo partendo da alcune riflessioni di Lacan e di
Winnicott. Ira Moses mette in guardia dai rischi di riduzionismo quando si parla
di razzismo, e anche dai pericoli di collusioni terapeuta/paziente se entrambi
provengono dallo stesso milieu culturale. Janna Horowitz Sandmeyer
riflette sulla trasmissione transgenerazionale del trauma negli ebrei. Infine,
Judy Roth mostra come sia difficile attivare l'empatia di fronte a situazioni
traumatiche estreme che possono portare a paralisi e disorientamento.
Nel
complesso, questo numero doppio 2/3 del 2023, così come il numero precedente (n.
1/2 del 2023), mostra coerenza con gli obiettivi della rivista e con i temi che
sono stati sempre cari al gruppo del William Alanson White Institute di
New York, tra i quali vi è l'attenzione per le tematiche politico-sociali lette
da un punto di vista psicoanalitico. Anche se il n. 3/4 del 2023 fu progettato
prima del 7 ottobre 2023, cioè prima che iniziasse la guerra nella striscia di
Gaza, è evidente che il conflitto israelo-palestinese è al centro delle
preoccupazioni di questi colleghi, i quali, come peraltro gran parte degli
psicoanalisti americani, sono di origine ebraica, per cui comprensibilmente vi
sono state difficoltà nel creare discussioni prive di forti animosità. Grossi
dibattiti, forse ancor più accesi, sono avvenuti anche all'interno dell'American
Psychoanalytic Association e del Journal of the American
Psychoanalytic Association, come documentato anche dal comento pubblicato a
pp. 344-348 del n. 2-2024 di Psicoterapia e Scienze Umane, cui si rimanda
(i conflitti all'interno dell'American Psychoanalytic Association
sono stati così accessi che hanno addirittura portato ale dimissioni del
presidente dell'associazione). Quello che fa da sfondo, peraltro, è il
difficilissimo clima culturale che vi è oggi in America, caratterizzato, ad
esempio, dalla popolarità di Trump, con tutto quello che ciò può significare.. |