4
PM --> HOME PAGE --> NOVITÁ --> EDITORIA --> RIVISTE --> RECENSIONI
--> ContPsy

CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
 

Volume 59

Summer-Fall 2022

Number 3/4
 
 

 

Vai all'Indice on-line del n. 3-4/2023 di Contemporary Psychoanalysis

 

Il tema del numero monografico 3/4 del 2023 è "Othering", un neologismo che deriva dal termine other (altro) e che viene sempre più usato nella letteratura sociologica, antropologica e psicoanalitica per descrivere il processo col quale un individuo o un altro gruppo vengono visti come diversi e inferiori. L'othering è alla base di fenomeni come, ad esempio, il razzismo, la xenofobia, il sessismo, l'omofobia e l'odio. Dopo una introduzione delle due editors, viene ripubblicato dal n. 3/2002 di Contemporary Psychoanalysis l'articolo di Kathleen Pogue White "Sopravvivere all'odio e all'essere odiati. Alcune riflessioni sul razzismo da una prospettiva psicoanalitica", un articolo importante cui fanno riferimento alcuni degli articoli successivi. Ad esempio, Anna Vitale, parafrasando il titolo di Kathleen Pogue White, parla del razzismo ricordando sue esperienze giovanili a Detroit in un clima oppresso dall'ideologia dei suprematisti bianchi e dall'odio razziale. Anche l'articolo successivo, di Sheri-Ann Cowie, riporta esperienze personali in cui, in un contesto di ricerca di dipendenza e di amore, si era sentita odiata e aveva anche odiato, arrivando a provare anche sentimenti di vergogna. Gli articoli di Lois Oppenheim e di Leon Hoffman affrontano di petto il tema del razzismo, difficile da affrontare anche tra psicoanalisti, i quali spesso scivolano su posizioni polarizzate; Leon Hoffman, in particolare, discute il cosiddetto "anti-razzismo", e il suo articolo è discusso da Paula Christian-Kliger. Gal Katz parla del razzismo partendo da alcune riflessioni di Lacan e di Winnicott. Ira Moses mette in guardia dai rischi di riduzionismo quando si parla di razzismo, e anche dai pericoli di collusioni terapeuta/paziente se entrambi provengono dallo stesso milieu culturale. Janna Horowitz Sandmeyer riflette sulla trasmissione transgenerazionale del trauma negli ebrei. Infine, Judy Roth mostra come sia difficile attivare l'empatia di fronte a situazioni traumatiche estreme che possono portare a paralisi e disorientamento.

Nel complesso, questo numero doppio 2/3 del 2023, così come il numero precedente (n. 1/2 del 2023), mostra coerenza con gli obiettivi della rivista e con i temi che sono stati sempre cari al gruppo del William Alanson White Institute di New York, tra i quali vi è l'attenzione per le tematiche politico-sociali lette da un punto di vista psicoanalitico. Anche se il n. 3/4 del 2023 fu progettato prima del 7 ottobre 2023, cioè prima che iniziasse la guerra nella striscia di Gaza, è evidente che il conflitto israelo-palestinese è al centro delle preoccupazioni di questi colleghi, i quali, come peraltro gran parte degli psicoanalisti americani, sono di origine ebraica, per cui comprensibilmente vi sono state difficoltà nel creare discussioni prive di forti animosità. Grossi dibattiti, forse ancor più accesi, sono avvenuti anche all'interno dell'American Psychoanalytic Association e del Journal of the American Psychoanalytic Association, come documentato anche dal comento pubblicato a pp. 344-348 del n. 2-2024 di Psicoterapia e Scienze Umane, cui si rimanda (i conflitti all'interno dell'American Psychoanalytic Association sono stati così accessi che hanno addirittura portato ale dimissioni del presidente dell'associazione). Quello che fa da sfondo, peraltro, è il difficilissimo clima culturale che vi è oggi in America, caratterizzato, ad esempio, dalla popolarità di Trump, con tutto quello che ciò può significare..

 


PMM --> HOME PAGEGE --> NOVITÁ --> EDITORIA --> RIVISTE --> RECENSIONI
--> ContPsy