JOURNAL OF PERSONALITY ASSESSMENT
- VOL.74, N.2 / 2000
Outcome Questionnaire:
Item Sensitivity to Change
David A. Vermeersch, Michael J. Lambert, Gary
M. Burlingam
|
La "sensibilità al cambiamento" (sensitivity to change) nella
valutazione dell’outcome in psicoterapia può esser definita come
un aspetto della validità di costrutto di una scala. Infatti, una
scala per misurare effettivamente il cambiamento avvenuto in psicoterapia
deve dimostrare di misurare effettivamente ciò che intende misurare,
ossia i cambiamenti longitudinali in uno stesso paziente (longitudinal
within-subject change) come effetto dell’intervento psicoterapeutico. In
particolare, gli items di una scala che intende misurare il cambiamento
terapeutico dovrebbero (a) modificarsi come effetto di un intervento psicoterapeutico,
(b) non modificarsi quando il soggetto è esposto a una condizione
neutra o di controllo, (c) modificarsi nella direzione predetta (peggiorare
o migliorare a seconda del risultato della psicoterapia), (d) modificarsi
da prima a dopo l’intervento non come effetto di errori di misurazione
o di fattori non legati all'intervento (desiderabilità sociale,
risposta meccanica agli item, semplice regressione verso la media).
I ricercatori della Brigham Young University di Provo, Utah, hanno
studiato la sensibilità al cambiamento dell'Outcome Questionnaire,
uno strumento di valutazione dell’outcome psicoterapeutico in generale
proposto da Lambert e coll. nel 1996. Esso consiste in 45 item con risposte
su 5 punti Likert da 0 (mai) a 4 (quasi sempre). Esempi del contenuto degli
items sono: "non provo interesse nelle cose", "mi sento solo quando sono
insieme agli altri", "mi sento nervoso". Il questionario si compone di
3 scale: distress soggettivo, relazioni interpersonali e ruolo sociale.
Gli autori hanno valutato le risposte item per item di 284 studenti di
psicologia (gruppo di controllo) che hanno completato il questionario regolarmente
ogni 2-4 settimane per un anno e di 1.176 pazienti sottoposti a psicoterapia
breve (media 6 sedute) di 4 setting ambulatoriali di salute mentale che
hanno compilato il questionario prima e dopo la terapia.
I risultati hanno mostrato che 37 items del questionario (oltre alle
3 scale e al punteggio totale, indipendentemente dalla varianza complessiva)
si modificano da prima a dopo l'intervento psicoterapeutico (slope della
retta di regressione significativamente diversa da 0) in modo significativamente
diverso dai punteggi del gruppo di controllo e nella direzione predetta
dal giudizio dei terapeuti (slope negativo diverso da 0 nei pazienti peggiorati
e slope positivo diverso da 0 nei pazienti migliorati). Un esame più
attento dei contenuti degli 8 items non sensibili al cambiamento mostra
che essi sono raggruppati nella maggior parte nella scala dei Rapporti
Interpersonali, la quale globalmente ha mostrato una sensibilità
al cambiamento pari al 64%, inferiore alla scala del Distress Soggettivo
(88%) e del Ruolo Sociale (89%). E' quindi probabile che i rapporti interpersonali
non vengano sostanzialmente modificati dopo una psicoterapia di appena
qualche seduta, a differenza del senso di disagio emotivo e del funzionamento
socio-lavorativo.
Segnaliamo questo lavoro a tutti coloro che sono impegnati nella ricerca
sulla valutazione degli otucomes di psicoterapia. Una replica di questo
studio su pazienti sottoposti a psicoterapia di più lungo periodo
permetterebbe infatti di valutare sia l'outcome psicoterapeutico che la
forza del questionario dato che si sta dimostrando come uno strumento promettente
in questo campo.
David A. Vermeersch
Counseling and Career Center
Brigham Young University
538 WSC
Provo, UT 84602
USA
Email: davermee@stlife.byu.edu |
|