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JOURNAL OF PERSONALITY ASSESSMENT  - VOL. 79, N. 1 / 2002


  Rorschach Variables Related to Blood Glucose Control in Insulin-Dependent Diabetes Patients

Serge Sultan, Ahmed Jebrane, Agnes Heurtier-Hartemann

 
Questo lavoro dei ricercatori francesi è molto importante per almeno due ragioni. Dimostra infatti che l'assessment di personalità è utilissimo sul piano clinico se applicato alle patologie mediche ed è un esempio di come applicare una rigorosa metodologia scientifica ai test di personalità.
Gli autori hanno studiato il Rorschach di 71 pazienti adulti affetti da diabete di tipo I (diabete mellito con dipendenza da insulina) utilizzando lo standard internazionale del Comprehensive System di Exner. Il diabete di tipo I è una patologia su base genetica e autoimmunitaria che distrugge le cellule del pancreas e quindi danneggia la produzione di insulina, il che conduce ad una serie di problemi metabolici e di conseguenze mediche importanti, anche di tipo renale e cardiovascolare. Il diabete di tipo I è una delle patologie mediche croniche che richiedono un notevole impegno psicologico e comportamentale per la sua gestione. I diabetici infatti devono seguire un regime alimentare ristretto, controllare continuamente il livello di glicemia e seguire precise istruzioni per assumere insulina.
Gli autori hanno scandagliato la letteratura sull'argomento ed hanno individuato i fattori psicologici che hanno diretta influenza sulla compliance del diabetico: il distress psicologico (caratterizzato dalla elevata comorbilità per ansia e depressione e con conseguenze importanti se conduce alla negligenza nell'auto-medicazione), uno stile di coping inefficace ed un inadeguato esame di realtà (che non consentono di valutare realisticamente le discrepanze fra comportamento e valori glicemici, necessario per assumere comportamenti di auto-controllo efficaci). Sono stati individuate le seguenti variabili del Rorschach Comprehensive System correlate con i tre costrutti psicologici summenzionati: distress emozionale (Col-Shd Blends>0, SumT>1, SumV>0, SumY>0, SumC'>0), stile di coping (M, WSumC), e efficacia cognitiva (WSum6, Zf). Sono state effettuate una serie di regressioni logistiche gerarchiche con la variabile dipendente rappresentata dai livelli medi delle ultime 3 misurazioni in 7-9 mesi di emoglobina glicosilata (HbA1C), considerata un marker biologico di glicemia: livelli elevati di questa proteina corrispondono a peggior controllo glicemico.
L'analisi di regressione ha mostrato che due costrutti psicologici appaiono strettamente correlati ai livelli di HbA1C, dopo aver controllato la severità di malattia: distress emozionale e capacità di risolvere i problemi sulla base del feedback esterno relativo all'esito delle proprie operazioni. In particolare, i soggetti con livelli elevati di glicemia avevano un pattern emotivo caratterizzato da ansia elevata e senso di impotenza ed incapacità (elevato SumY) e da eccessiva interiorizzazione e repressione emotiva (elevato SumC'). Inoltre, tali soggetti avevano anche difficoltà nell'esprimere ed elaborare adeguatamente le emozioni, oltre ad una difficoltà di agire in modo congruente ai risultati che i propri comportamenti hanno sull'ambiente (basso WSumC). Entrambi questi fattori psicologici potrebbero tendere a rinforzarsi reciprocamente per cui un paziente diabetico con inibizione emotiva e incapacità di agire correttamente e conseguenzialmente sulla base degli input ambientali risulta maggiormente a rischio di scarsa compliance nell'auto- controllo della glicemia.
Questi risultati forniscono preziose indicazioni cliniche per gli psicologi che si occupano di pazienti diabetici. Gli interventi dovrebbero mirare soprattutto ad una maggiore espressività emozionale e ad un coping di malattia più efficace che diminuisca il senso di incapacità, impotenza, ansia e incontrollabilità degli eventi. A questo riguardo una psicoterapia espressivo-supportiva ed interventi comportamentali di tipo psico-educativo e di stress management potrebbero essere considerati interventi psicologici elettivi per questi pazienti, sulla base dei risultati di questo lavoro.

Serge Sultan
Department of Psychology
Laboratoire de Psychologie Clinique et Sociale
University of Burgondy
36, rue Chabot-Charny
21000 Dijon, France
E-mail: serge.sultan@u-bourgogne.fr


 
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