L'articolo di Jaak Panksepp apre una finestra su un panorama applicativo
dei principi esposti dai Solms e Nersessian riguardo "all'apparato percettivo
interno" che elabora le emozioni che, aggiungerei, costituiscono "il clima"
del campo analitico allâinterno della coppia analitica.
Lâapparato della percezione dellâaffetto per Panksepp ripercorre alcuni
aspetti del cervello viscerale di McLean, e le concezioni di Ruesh, ma
rivisitate alla luce dei concetti di Gerald Edelman e H. G. Modell, nella
lettura di termini come "emotional or evolutionary qualia".
Panksepp ci dà argomentazioni continuando a descrivere gli aspetti
trattati nel suo libro: "Affective Neuroscience: the foundations of human
and Animal Emotions" (Panksepp J., 1998), riguardo i rapporti tra la struttura
organica ed il sistema "rappresentazionale" (si definirebbe in NLP) delle
emozioni. Esisterebbe ai bassi livelli dellâevoluzione del cervello un
"neurosymbolic virtual body" che rappresenta lâorganismo come entità
coerente. Le percezioni affettive si sarebbero instaurate nel cervello
attraverso sistemi operativi emozionali che interagiscono con le rappresentazioni
neurosimboliche di tale "corpo virtuale". Panksepp individua questo corpo
virtuale chiamandolo SELF che corrisponde alla struttura dellâIo di Freud.
Panksepp suggerisce che sia possibile individuare questo SELF allâinterno
delle strutture centro mediali del cervello come le zone intorno ai collicoli
ed alle zone tegmentali ed in particolare lâarea corrispondente al Grigio
Periacqueduttale del Mesencefalo (PAG). A quest'area convergerebbero le
emozioni come paura, panico, rabbia, alimentazione/sesso, ricerca (seeking)
e le percezioni dei vari sistemi rappresentazionali acustico, visivo, cenestesico
(senso-motorio).
Il PAG sarebbe in connessione con aree della corteccia frontale, sensoriale
e con il sistema ERTAS concettualizzato da Baars (1993, 1996) e Newman
(1997) e che da questi autori è stato postulato essere una work-station
per la coscienza sensoriale (i sistemi di attivazione talamici e della
formazione reticolare).
Il sistema ERTAS, attraverso la modulazione delle emozioni in forma
di flussi, filtra le forti influenze colinergiche e catecolaminergiche
derivanti dal sistema PAG/SELF.
Così verrebbe realizzata per esempio la "passionale dipendenza"
o la "ossessiva" repressione e razionalizzazione. Inoltre vi sono altre
situazioni emotive dellâansia che storicamente Freud aveva descritto, e
che sono forme dâansia che sono gestite da:
1) connessioni Amigdala (core) / PAG;
2) Sistema di "angoscia da separazione" che corre dalle regioni del
setto, preottiche/ventro-settali attraverso il talamo dorso-mediale verso
il PAG che governerebbe i processi di legame durante lâadolescenza ed è
probabilmente lâelemento chiave che stabilisce "una base sicura" che permette
la crescita delle funzioni psicologiche come il processo sociale dâattachment
adattivo e maladattivo.
Ma, dice Panksepp, nel tenebroso mondo del preconscio, ci sono molte
diverse sensazioni piacevoli e spiacevoli. E dice di aver isolato un sistema
che ha chiamato SEEKING SYSTEM in cui la più forte forma di stimolazione
ottenuta dal corridoio che origina dall'Area Ventrale Tegmentale allo striato
ventrale, il setto ed alcune aree frontali costituito dal Fascicolo Mediale
del Proencefalo sembrerebbe generare un comportamento di "desiderio anticipatorio"
piuttosto che una semplice sensazione di affetto positivo.
Come psichiatra considero questo sistema qualcosa che potrebbe avere
a che fare con il "craving": per Panksepp non si parla di craving. Ed inoltre
aggiunge che è una proposta per una grande varietà di pulsioni
motivazionali. Altri hanno chiamato questo substrato neurale il "wanting
system" (Berridge, in stampa). Dal punto dellâaffetto Panksepp parla di
questo desiderio con il termine inglese "eagerness" ed il wanting o seeking
system probabilmente media sentimenti di un ossessivamente energizzato
senso di desiderio e di potenza piuttosto che una semplice sensazione piacevole
che normalmente possiamo esperire quando raggiungiamo il soddisfacimento
dei nostri desideri. Ciò rappresenta il corrispettivo psicoanalitico
della definizione del più grossolano craving della letteratura "neurorecettoriale"
delle dipendenze.
D'altra parte la stimolazione di altre aree come il nucleo mediale
del setto può provocare sensazioni piacevoli (molto più simili
a quelli implicati durante l'attività consumatoria) ma queste zone
sono lontane dal Fascicolo Mediale del Proencefalo. Tali argomentazioni
per lo psicoterapeuta ed anche per l'operatore delle Dipendenze Patologiche
sono importanti riguardo la ostinazione a non guardare dalla parte della
organicità tutto ciò che fa parte della comprensione del
comportamento umano, organicità che oggi alcuni si ostinano a chiamare
"riduzionismo".
Bibliografia:
Panksepp J., 1998; ãAffective Neuroscience: the foundations of human
and Animal Emotionsä, Oxford University Press, NY, 1998
Jaak Panksepp
Department of Psychology
Bowling Green State University
1001 East Wooster Street
Bowling Green, OH 43403
e-mail: jpankse@bgnet.bgsu.edu
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