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PSYCHOMEDIA
Tesi

Tesi di Laurea di Laila Fantoni

Il minore sessualmente abusato: vicende processuali e trattamento terapeutico

Capitolo II - Dalla rivelazione all'accertamento: testimonianza verbale del minore

3. L'intervento terapeutico



Mentre la magistratura ordinaria si occupa dell'accertamento dei fatti e della condanna o dell'assoluzione dell'imputato e il Tribunale per i minorenni garantisce la protezione del minore da ulteriori comportamenti di violenza, dall'altra parte i servizi cercano di fornire un sostegno terapeutico al minore abusato e, dove è possibile, svolgono attività per il recupero del rapporto tra la vittima e il genitore non abusante (29).
Quando è necessario intervenire in una difficile situazione familiare, occorre innanzitutto valutare se nei rapporti relazionali tra i membri della famiglia sono presenti sia fattori di rischio (che possono favorire la violenza), sia elementi protettivi (che, invece, tendono ad affievolire i primi) (30). Infatti:
- se vi è prevalenza di fattori protettivi, la giusta strategia d'intervento è quella di fornire aiuto e sostegno al bambino e alla sua famiglia;
- se vi è una compresenza di entrambi i fattori, deve essere protetto il minore e devono essere potenziate le risorse familiari, cercando di monitorare anche le relazioni tra i suoi componenti;
- infine, se vi è assenza di fattori protettivi, è necessario fornire una forte protezione e tutela al minore, accompagnata da prescrizioni rivolte alla famiglia (31).
La protezione dei minori non si può limitare alla loro tutela penale, né alle misure per fronteggiare l'emergenza, ma deve abbracciare un intero processo d'intervento che abbia al centro l'interesse della vittima e come scopo la sua sana crescita psicofisica. Proteggere il minore, capire le cause familiari dello sviluppo dell'incesto e riparare, quando possibile, le relazioni tra la vittima e i suoi familiari, costituiscono i momenti cardine del processo d'intervento.
Soltanto partendo dalle esigenze operative di questi momenti si può realizzare una vera integrazione con gli interventi penali di repressione del reato; tale cooperazione tra gli operatori è l'unica che consente di sottrarsi alla falsa alternativa tra l'indifferenza e la passività di fronte all'abuso sessuale e all'incesto, da una parte, e la sua criminalizzazione senza prospettive per la vittima, dall'altra.
È in questa prospettiva che bisogna parlare di complesso meccanismo di intervento, dove i vari esperti possano interagire tra loro in modo costruttivo e positivo per il minore e la sua salute psicofisica (32).


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