Tesi di Laurea di Cinzia Tieuli
Esuberanza
La passione per la vita: una riflessione psicopatologica
Capitolo 2: Esuberanza: stato di attivazione emozionale
Le emozioni sono innate, sebbene suscettibili di alterazioni attraverso l'esperienza e l'ambiente, ed esistono per allertarci su specifiche e significanti situazioni che possono essere pericolose o da cui si possono trarre delle opportunità, tanto che l'uomo risponde in maniera viscerale sia per trarre dei vantaggi che per aumentare le sue possibilità di sopravvivenza. Queste risposte emozionali, come ad esempio l'aumento dei battiti cardiaci e dell'adrenalina, tendono ad avere un rapido inizio ed una breve durata. Più precisamente sono caratterizzati da due principali dimensioni psicologiche: "il piacere" e "l'attivazione".
Le emozioni possono svilupparsi lungo un continuum di piacere soggettivo che spazia dal piacevole al non piacevole, e lungo un altro continuum di energia che va dall'alta attivazione alla bassa attivazione. L'esuberanza può essere concettualizzata come un livello alto della dimensione di piacevolezza.
Questa combinazione di emozione positiva e di alta energia è molto probabile che porti ad un impegno attivo con il mondo rispetto alla depressione o all'ansia che sono psicologicamente caratterizzati dall'evitamento e da comportamenti di paura. L'esuberanza rispetto alla felicità può guidare a nuove ed energiche ricerche, in quanto la felicità ha uno stato di attivazione emozionale più basso; una persona che prova questo sentimento si accontenta delle cose per come si presentano al momento e non pensa alla possibilità di come potrebbero essere in futuro. Un discorso diverso rispetto alla felicità si deve fare per la gioia che è stata definita come una somma di attivazione e di piacere e si manifesta nelle sue forme caratteristiche in seguito alla gratificazione dei bisogni essenziali nei bambini o ad un'azione creativa o socialmente utile per gli adulti (Cicogna, 2004). La gioia attira gli individui con la promessa di un piacere e chiunque la sperimenti ne vorrà ancora ed è proprio l'esuberanza ad incoraggiare all'esplorazione la cui ricompensa è appunto la possibilità di ottenere gioia. Ma non solo, le opportunità che si possono presentare con l'esplorazione sono la conquista del cibo, o del territorio, o la possibilità di accoppiamento. In questo senso l'esuberanza è uno stratagemma ideato dalla natura per favorire la sopravvivenza della specie.
L'esplorazione, d'altro canto, aumenta anche la probabilità di pericolo per il soggetto; l'animale attivo e che esplora è molto più vulnerabile ai predatori rispetto a quello timido che preferisce rimanere riparato e più protetto restando nel gruppo. Attraverso il gioco, attraverso l'esplorazione o attraverso l'immaginazione, coloro che sono esuberanti agiscono e l'esplorazione è ricompensata con il piacere spingendo i bambini (e i cuccioli) verso un più intimo e vario contatto con il loro ambiente. In questo modo acquisiscono abilità e provano esperienze diverse, vengono inoltre rinforzati i legami tra i membri del gruppo (come ad esempio tra genitori e figli, tra insegnanti e studenti). L'energia, l'entusiasmo e l'ottimismo di coloro che sono esuberanti tende a renderli più socievoli e più propensi ad assumersi dei rischi. Questo certamente incrementa la loro attrazione verso il sesso opposto e le possibilità di successo nella riproduzione.
L'università dello Iowa ha condotto degli studi sull'effetto provocato negli individui da tre differenti tipologie di immagini: figure piacevoli (per esempio scene di paesaggi, fuochi d'artificio, delfini che giocano con la palla); figure non piacevoli (un uccello coperto d'olio, un soldato morto con parte della faccia mancante, la carcassa di un cane); e figure neutrali (un ombrello aperto, un canestro da basket). Lo studio ha dimostrato che le figure non piacevoli provocano un'attivazione della primitiva parte del cervello subcorticale indicata dagli scienziati come antico sistema di riconoscimento del pericolo, mentre le figure piacevoli attivano una parte del cervello giovane ovvero la corteccia prefrontale. Da questi risultati i ricercatori concludono che il motivo di tali differenziazioni sono dovute al fatto che di fronte ad un pericolo deve esserci un sistema di risposta veloce e relativamente semplice, mentre l'apprezzamento del positivo è un'abilità che necessita di un livello di processamento maggiormente sofisticato. Questo dimostra che c'è stato da parte della natura una particolare attenzione nel creare la capacità per la gioia e per l'entusiasmo, e soprattutto che quest'ultimo non si manifestasse in un momento velocemente estinguibile ma che si prolungasse nel tempo. Nulla è mai per caso in natura, ed anche l'esuberanza ha il suo scopo, che è quello di nutrire la resilienza e i legami sociali.
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