ABSTRACT
Nell'ambito della ASLRME il Dipartimento Materno Infantile ha dato particolare
incentivazione alla creazione di un servizio che rispondesse alle esigenze
di diagnosi e presa in carico terapeutico-riabilitativa dei bambini, con
disturbi dello sviluppo in età precocissima, mediante l'attuazione
di vari Progetti Obiettivo, tra cui il P.O. di valutazione e presa in carico
riabilitativa dei neonati a rischio di danno neuropsicomotorio nel periodo
che va dalla nascita a tutto il secondo anno di vita, ed al quale hanno
collaborato delle figure professionali esterne alla ASL, che si sono integrate
nel quotidiano lavoro dell'Equipe territoriale, contribuendo al raggiungimento
degli obbiettivi di area programmati, mediante l'esecuzione delle necessarie
attività cliniche e scientifiche indicate.
Gli operatori esterni alla A.S.L. RM E coinvolti sono stati:
-
Dott. Bruno Spinetoli, Neuropsichiatra Infantile, Responsabile e Coordinatore
Clinico del P.O.;
-
Dott. Andrea Faberi, Neuropsichiatra Infantile; Dott. Leonardo Contreras,
Psicologo;
-
Sig.ra Francesca Cutelli, TdR; Sig.ra Francesca Guerra TdR; Sig.ra Barbara
Lanna TdR;
-
Sig.ra Cristina Ramberti TdR; Sig.ra Marzia Maccari TdR; Dott.ssa Mercedes
Caligiuri, Logopedista.
Tale Personale Esterno ha prestato la propria opera presso il Centro
Specialistico di Neuropsichiatria Infantile del S.M.della Pietà,
Padiglione 14 e presso la neonatologia dell'Ospedale S.Filippo Neri.
Nell'ambito del Dipartimento Materno Infantile diretto dal Dott. Giorgio
Ferretti il P.O. è stato coordinato per l'organizzazione dal Dott.
Carlo Calzone, per la responsabilità del centro di costo dalla Dott.ssa
Anna Pecci, per l'esecuzione degli interventi di neurofisiopatologia dal
Dott. Umberto Perugino, per il coordinamento dei TdR dalla Sig.ra TdR Marina
Gregorini; il progetto si è giovato inoltre anche della partecipazione
degli altri operatori del centro di costo, nelle varie qualifiche presenti.
Ha collaborato tutto il personale medico, Dott.ssa A.Ranieri,
Dott.ssa O.Simonelli, Dott.ssa M.Fantò, Dott.ssa P.Villeggia,
e paramedico del reparto di Neonatologia e T.I.N. del San Filippo Neri
di Roma diretto dal Primario Dott.S.Anania.
Introduzione
In esecuzione del Progetto Obiettivo della delibera del 12/04/1997 (finanziamento
da delibera regionale n. 11164 DEL 23/12/93 di L.450 milioni), si sono
iniziate operativamente nel marzo 1999, presso il CSSMRPI Padiglione 14
del S.M. della Pietà, con centro di costo 340266, le attività
cliniche secondo il protocollo concordato.
Eâ stata attuata la presentazione del P.O. con un convegno svolto
il 7/5/99 presso il teatro del Pad.90 del S.M. della Pietà, al quale
hanno partecipato gli organi politici istituzionali a livello Circoscrizionale,
Comunale e Regionale, e dell'Università, la ASL RM E e l'A.O. San
Filippo Neri, in cui è stato ufficialmente definito il protocollo
di intervento sia clinico che di ricerca.
La previsione di presa in carico riguardo il numero di bambini a rischio
era di venticinque (25) per anno e per i quali erano previste circa 3500
prestazioni / anno così suddivise :
-
intervento riabilitativo individuale 3/sett. in media; follow-up trimestrale
in equipe (NPI,TdR,Psi,Lt).
-
presa in carico per 44 sett./anno.
Nel corso di attuazione del primo anno progetto (da Marzo a Febbraio 2000)
sono stati presi in carico 49 bambini superando già gli obbiettivi
previsti dal progetto per il primo anno, con un numero di prestazioni di
circa 650 al mese (visite neuropsichiatra infantile, esecuzione di test
di sviluppo e di valutazione della funzione genitoriale, valutazioni neuropsicomotorie
e neuolinguistiche e terapia riabilitativa, esecuzione di EEG e di potenziali
evocati, consulenze in neonatologia e terapia intensiva neonatale).
Durante l'esecuzione del progetto è stato attivato anche un protocollo
di ricerca ad ampio raggio sulle modalità di sviluppo neuropsicomotorio
e relazionale sui neonati a rischio e sulla relazione genitori bambino.
I dati del primo anno di attività del P.O. sono stati presentati
nel Convegno del 20/5/2000 "Il Neonato a rischio neuropsicometorio, progetto
integrato tra ospedale e territorio" svolto al Teatro delle Cetre del Complesso
del S.M. della Pietà.
In particolare l'analisi dei bambini presi in carico evidenzia che :
-
da marzo 1999 sono stati seguiti 49 bambini in abulatorio, 46 in
età compresa tra 0 e 2 anni e 3 in età tra 2 e 4 anni (questo
perché il personale del progetto si è dedicato all'assistenza
dei bambini 0 -2 comunque afferenti al servizio territoriale), per
26 è stato instaurato un intervento riabilitativo 3 - 4 volte/sett.,
per 4 un ciclo di terapia breve di 2 - 3 mesi;
-
dal 1/10/1999 al 28/2/2000 sono stati visitati circa 35 bambini nella
neonatologia del S.Filippo Neri (TIN e Patologia Intermedia);
-
28 bambini sono entrati nel protocollo di ricerca del P.O. (che
costituisce una parte particolarmente di rilievo del P.O.) per cui
i genitori hanno firmato un adeguato consenso informato; di questi 18
sono seguiti con un intervento riabilitativo 3/4 settimana , per 4
non si è ritenuto necessario l'intervento, 5 pur rimanendo
nel protocollo di follow-up hanno rifiutato l'intervento, 1 ha abbandonato
il P.O.
L'intervento così organizzato si protrarrà fino
al Febbraio 2001.
RELAZIONE INTRODUTTIVA
PROGETTO OBIETTIVO LEGGE n. 595 del 23/10/85
AREA DI INTERVENTO : Prevenzione degli Handicap , riabilitazione
e socializzazione dei disabili fisici , psichici e sensoriali, tutela della
salute in eta' evolutiva , prevenzione e cura delle malattie congenite
ed ereditarie.
SOGGETTI DESTINATARI : Neonati e bambini della prima infanzia
( 0 - 2 anni ).
DURATA : Due anni , rinnovabili .
MOTIVAZIONE, DENOMINAZIONE ED OBIETTIVO DA
PERSEGUIRE:
PREVENZIONE DELL'HANDICAP NEUROPSICHICO NEI NEONATI
A RISCHIO NEUROLOGICO ; ISTITUZIONE DI UN FOLLOW-UP ; INTERVENTO RIABILITATIVO
INDIVIDUALIZZATO PRECOCE.
PERIODO : 2 ANNI.
In genere gli "studi" di follow-up vengono operati in ambito ospedaliero,
classicamente in istituzioni universitarie, la scelta di operare un intervento
di questo tipo sul territorio è dunque poco usuale ma contiene in
sé alcune specifiche importanti, particolarmente la possibilità
di cogliere sul nascere eventuali disarmonie e la possibilità di
porre immediatamente in essere gli interventi necessari.
L'intento è quindi quello di poter ridurre l'incidenza ed il
peso delle interefrenze negative per lo sviluppo del bambino e della coppia
genitoriale/nucleo familiare.
In questo senso il PO si articola sui seguenti piani :
-
prima visita effettuata dal NPI e dalla TdR del Centro, in questa fase
viene gestita la prima accoglienza e proposto il Consenso Informato alla
partecipazione al PO;
-
inizio del protocollo con valutazione effettuata dal NPI e dalla TdR;
-
esecuzione di EEG e PE del tronco e visivi;
-
esecuzione dei test di sviluppo Brunet-Lezine ed Uzigiris-Hunt;
-
esecuzione dei questionari valutativi per lo studio dell'attaccamento e
dell'accordo di coppia;
-
osservazione e valutazione del TdR e del Logopedista.
I periodi di osservazione saranno quelli classici di 3.6.9.12.15.18.24
mesi, non in tutte le età verranno proposti gli studi elettrofisiopatologici.
Verrà comunque garantito un accesso alla struttura almeno a frequenza
mensile, in alcuni casi settimanale, sia se dovrà essere impostato
un intervento riabilitativo sia se si dovrà operare l'intervento
mediante counseling ai genitori.
Non verranno adottate metodiche standardizzate di intervento riabilitativo,
quindi nessun "metodo".
Si cercherà per quanto possibile di rispettare ritmi e modalità
del normale intervento dei servizi, e quindi si favoriranno gli aspetti
della normale presa in carico; verrà favorita la conoscenza del
bambino da parte dei genitori facendoli partecipare ad alcuni momenti di
valutazione cercando di trasmettere il senso adattativo di quanto accade.
Questo percorso contiene molti rischi, il più grande dei quali
è forse quello di "non vedere" il bambino; proporre un protocollo
è sicuramente attraente (nel senso di andare verso) verso il protocollo
stesso e rischia di ripetere con minore competenza quello che Colleghi,
maggiormente preparati per la ricerca, già fanno in ambito universitario.
La "scommessa" è un po' anche questa, portare sul territorio
aspetti di ricerca e aspetti di formalizzazione dei dati raccolti, in modo
che si possa creare una prima banca dati territoriale funzionale al territorio.
Chi nasce ed eventualmente con che rischi evolutivi ? quali variabili psicosociali
caratteristiche del territorio intervengono ? che possibilità di
"lettura" del disturbo del bambino e presente ?
Cercheremo quindi di non usare in senso "fotografico" il protocollo,
ma continueremo ad utilizzare il percorso riabilitativo, e la presa in
carico, come strumento per la diagnosi e la prognosi secondo quanto teorizzato
dalla Prof.ssa Marinella Rosano.
ALCUNI OBIETTIVI DEL P.O.
Generali sul territorio :
-
ausilio all'ampliamento delle possibilità di fruire del servizio
da parte dell'utenza;
-
induzione di eventi "Culturali" riguardanti l'infanzia ed il suo sviluppo;
-
incremento delle possibilità di analisi del territorio, aprendo
la via a studi di settore e seguenti progetti dedicati.
Specifici del PO :
-
Contribuire alla " formazione " di una equipe 0 - 2 nella gestione dell'interfaccia
TIN - Territorio.
-
Contribuire alla "ricerca" 0 - 2 inserendo le specifiche dell'intervento
territoriale con le sue caratteristiche di tempestività , globalità,
continuità.
-
Creazione di una banca dati del territorio aperta ed accessibile agli operatori
del settore.
Specifici sull'utenza:
-
ridare spazio ai cosidetti "gravi" e "motori", in cui la costituzione di
un handicap precoce non li esime da un peggioramento del quadro globale
che in media è del 20 %;
-
aumentare la valenza delle prese in carico attuabili sia mediante interventi
riabilitativi precoci, sia mediante counseling con i genitori, che come
interventi complessi.
-
Ridurre la comorbilità.
STORIA DEL PROGETTO OBIETTIVO
1989/1990 LA NEONATOLOGIA DELL'OSPEDALE
S.FILIPPO NERI INIZIA A PORSI IL PROBLEMA DEL FOLLOW-UP DI SVILUPPO, CON
IL SERVIZIO TERRITORIALE, EX U.T.R., E CON UN GRUPPO DI VOLONTARI, SI ORGANIZZA
IL PRIMO CONVEGNO SUL TEMA DEL FOLLOW-UP NEL NOSTRO TERRITORIO.
1990 LA ASL DELIBERA IL PROGETTO
OBIETTIVO .
1993 LA REGIONE COMUNICA L'APPROVAZIONE
E LO STANZIAMENTO DEI FONDI.
1997 LA ASL RM E FORMULA LA DELIBERA
DI ATTUAZIONE.
1999 INIZIA OPERATIVAMENTE IL PROGETTO.
L'intervento di follow-up appare compatibile
con gli attuali orientamenti delle Società Mediche che si occupano
di salute in età evolutiva, qui di seguito alcuni criteri e proposte
di linee guida del gruppo romano di lavoro per l'essistenza integrata al
bambino ed alla famiglia nelle unità di cura neonatali del 26/11/99
riguardanti la pianificazione dei controlli. (Il Follow-up)
-
Prevenire i disturbi dello sviluppo e della relazione.
-
Mantenere una continuità assistenziale e di rapporto che consenta
di seguire il bambino e la famiglia nel loro processo di crescita in collaborazione
con il pediatra curante.
Obiettivi
-
Integrare il prima con il dopo (il Follow-up)
-
Verifica delle cure e dell'assistenza.
Modalità operative
-
Fornire il caendario dei controlli con le date dei relativi appuntamenti.
-
In assenza di un Servizio di follow up, indirizzare i neonati dimessi ad
un Centro competente.
-
Fornire il nominativo del medico referente del Follow-up e presentarlo
alla famiglia.
MODALITA'
ESECUTIVE
Reparto di Neonatologia
e TIN, il Neuropsichiatra Infantile assieme al Terapista della
Riabilitazione svolge consulenza settimanale su segnalazione del Neonatologo,
viene valutato il bambino e discusso l'intervento di follow-up.
Equipe territoriale,
organizzata con :
-
una "prima visita" di accoglienza eseguita dal NPI e
dal TdR (nel Ns. caso il TdR è lo stesso che ha visto il neonato
in reparto) in cui si prospetta la possibilità di essere inseriti
nel P.O. e si propone il consenso informato per accettazione;
-
una visita di ingresso eseguita dal NPI con la partecipazione
dell'equipe che poi prenderà in carico il bambino (NPI, TdR, LT,
Psicologo), seguita subito dopo da una prima riunione in cui si discutono
sia i primi dati osservativi che le prime impressioni sulle dinamiche della
famiglia;
-
presa in carico riabilitativa, se necessario, con frequenze
di intervento variabili da bambino a bambino e per momenti diversi nello
stesso bambino (estrema flessibilità anche in relazione alla compliance
familiare);
-
colloqui e valutazioni di follow-up (stili di attaccamento,
accordo di coppia, Brunet-Lezine, Uzigiris Hunt, valutazione degli aspetti
comunicativo-linguistici, esame neurologico funzionale, EEG, PE) eseguiti
in equipe e singolarmente dai vari operatori;
-
eventuali interventi di sostegno individuali e/o di
coppia;
-
riunioni periodiche di discussionecon sistematizzazione
dei dati osservati.
Dichiarazione di Consenso Informato.
Il sottoscritto ·········..genitore
del bambino/a ················.
Dichiaro di accettare che mio figlio sia inserito
nel protocollo clinico identificato dal Progetto Obiettivo di prevenzione
dell'handicap neuropsicomotorio, Delibera Regionale n. 11164 del 23/12/93,
Delibera ASL RM E n.° 1750 del 12/11/97.
Il protocollo prevede che il bambino sia seguito
trimestralmente con una serie di controlli clinici e testologici e di un
eventuale necessario intervento riabilitativo, eseguiti da :Neuropsichiatra
Infantile; Terapista della Riabilitazione; Logopedista; Psicologo; Neurofisiopatologo.E'
prevista l'esecuzione di Elettroencefalogramma e Potenziali evocati acustici
e visivi almeno ogni sei mesi.L'esecuzione del protocollo del P.O. assicura
un livello di assistenza e diagnosi di alto livello per tutti i primi due
anni di vita del bambino, è comunque facoltà del genitore
recedere in ogni momento dal programma previsto.Il Responsabile Dott. Bruno
Spinetoli
Con i Colleghi della neonatologia dell'Ospedale San Filippo Neri sono
stati concordati i criteri di inclusione nel follow-up, riassunti nella
seguente TABELLA:
FATTORI DI RISCHIO INDIVIDUATI ( 1 criterio specifico o 2 criteri
indicativi )
CRITERI SPECIFICI DI RISCHIO
-
E.I.I. di II e III grado;
-
E.I.C. (Emorragie Intracraniche) di qualunque tipo e grado;
-
S.G.A.
-
PRETERMINE< 32 sett. E.G.
-
PESO NEONATALE < 1500 gr
-
APGAR < 6 al 5° minuto;
-
EB > 10 mmol/L
-
BILIRUBINA > 14 mg% entro la II giornata
-
CONVULSIONI NEONATALI
-
MIOPATIE CONGENITE
-
MALATTIE METABOLICHE
-
CROMOSOMOPATIE
-
MALFORMAZIONI CONGENITE INTERESSANTI IL SN
-
INFEZIONI DEL SN
-
DISTRESS RESPIRATORIO
-
INVIO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
-
ESAME NEUROLOGICO SPECIFICO
-
EEG ALTERATO
-
NEUROIMMAGINI PATOLOGICHE
CRITERI INDICATIVI DI RISCHIO
-
PRETERMINE > 32 sett. E.G.
-
E.I. di I grado
-
EB > 7 < 10 mmol/L
-
ESAME NEUROLOGICO ASPECIFICO
-
ALTERAZIONE DEGLI STATI COMPORTAMENTALI
-
IPOCALCEMIA
-
IPOGLICEMIA
-
GRAVIDANZA A RISCHIO
-
PARTO OPERATIVO
-
MACROSOMIA
-
PRESENTAZIONI ANOMALE
-
S.F.A.
-
S.F.C.
-
INFEZIONI NEONATALI
-
EXANGUINOTRASFUSIONE
-
FAMILIARITA' PER MALATTIE NEUROLOGICHE
Nell'esecuzione del follow-up sono stati considerati vari parametri
clinici, osservativi, semeiologici e testologici; in particolare la griglia
di valutazione messa a punto con i TdR considerava:
I parametri di sviluppo psicologico e relazionale
del bambino e della famiglia sono state valutati con :
-
Brunet Lezine
-
Uzgiris Hunt
Valutazione della coppia:
-
Valutazione dell'accordo di coppia mediante Dyadic
Adjustment Scale, somministrata al primo colloquio, 1 aa., 2 aa. dalla
nascita del bambino
Valutazione dell'interazione genitore-bambino:
-
Intervista semistrutturata con i genitori, Adult
Attachement Inventory
-
Osservazione della interazione madre-bambino alle
tappe del F-U
-
Scheda di osservazione degli stati emozionali del
bambino da parte della madre, alle tappe del F.U.
RISULTATI
Da MARZO 1999 sono stati seguiti 49 bambini
in ambulatorio
Di questi 46 in età compresa 0 - 2
anni e 3 in età 2 - 4 anni
Dal 1/10/99 ad oggi circa 35 bambini in TIN
Dei 26 bambini in terapia 13 sono stati inseriti
in una età compresa
tra 0 e 6 mesi
RICADUTA
SUL SERVIZIO TERRITORIALE
28 bambini inseriti nel P.O.
26 bambini seguiti con intervento riabilitativo
3/4 sett. di cui 18 del P.O.
4 bambini con ciclo di terapia breve 2 -
3 mesi
13 bambini seguiti in follow-up del P.O.
4 bambini seguiti in follow-up fuori dal
P.O
DATI DEI 28 BAMBINI
DEL P.O.:
19 maschi e 9 femmine,
Peso medio 2000 grammi +/- 900, Età Gestagionale media 33.75 +/-
0.92
Parto Cesareo = 19,
Parto Spontaneo = 9, Nati a termine = 7, Nati pretermine = 21
Pretermine con meno
di 32 settimane = 12, Neonati con peso < 1500 gr = 10
Media APGAR a 5' =
7.52 +/- 2, APGAR < 6 a 5' = 5, Rianimazione 10 si, 14 no
Eccesso Base < 10
= 5, Eccesso Base > 10 = 18, Gravidanza a rischio si = 8, no = 17
Familiarità
neurologica 3+ , 20-, Esame Neurologico positivo 10+ , 14 -
Neuroimmagini positive
12, negative 10, EEG positivo 12+ , 12-, Crisi Convulsive 5+ , 23 -
TABELLA PESI
|
> 2500
2000 - 2500
|
1500 - 2000
|
1000 - 1500
|
< 1000
|
8
|
0
|
10
|
8
|
2
|
* Un solo bambino di 4350 gr che presenta paralisi del plesso
brachiale
TABELLA ETA' GESTAZIONALI
|
> 36
36 - 32
|
32 - 28
|
28 - 25
|
25
|
9
|
4
|
10
|
3
|
2
|
SCHEMA DEI BAMBINI
DEL P.O.
|
Intervento in corso
Rifiuto dell'intervento
|
Intervento non necessario
|
Abbandono del P.O.
|
18
|
5
|
4
|
1
|
|
|
3 Mesi
|
6 mesi
|
9 mesi
|
12 mesi
|
|
Tono ++
|
8
|
8
|
4
|
3
|
Tono
|
Tono +
|
6
|
2
|
1
|
1
|
Muscolare
|
Normale
|
5
|
3
|
1
|
0
|
|
Tono -
|
1
|
0
|
1
|
0
|
|
Tono --
|
0
|
1
|
0
|
0
|
|
Asimm. Dx
|
8
|
6
|
2
|
1
|
Postura
|
Simmetrica
|
6
|
4
|
3
|
0
|
|
Asimm. Sx
|
6
|
4
|
2
|
0
|
EEG
|
Normale
|
9
|
3
|
1
|
1
|
|
Patologico
|
4
|
1
|
2
|
0
|
Pev
|
Normale
|
7
|
1
|
3
|
1
|
|
Patologico
|
4
|
2
|
0
|
0
|
Pea
|
Normale
|
6
|
1
|
2
|
1
|
|
Patologico
|
4
|
2
|
1
|
0
|
TABELLA STILI DI ATTACCAMENTO
|
MADRE
|
PADRE
|
AMBIVALENTE
|
2
|
3
|
ANSIOSO
|
11
|
4
|
EVITANTE
|
3
|
4
|
SICURO
|
4
|
6
|
ACCORDO DI COPPIA 114.71 * lievemente più basso della
media
TABELLA BRUNET-LEZINE
|
3 MESI
(25)
|
6 MESI
(14)
|
9 MESI
|
12 MESI
|
P
|
11
|
17.4 *
|
24 |
|
C
|
6.7
|
13.6 *
|
24 *
|
|
L
|
|
5.7
|
7 *
|
|
S
|
8.7
|
14
|
19 *
|
|
Q.S.
|
30.36
|
51.28 ß ß
|
74.4 ß
|
120
|
Tutti i dati delle valutazioni eseguite sono stati poi rieditati secondo
lo schema proposto da Johnson-Martin nel loro programma educativo precoce
(Ed.Verduci - 1997), utilizzato qui non a scopo riabilitativo.
JOHNSON MARTIN
3 MESI
|
|
Media
|
D. S.
|
Min
|
Max
|
|
1. Inseguim. visivo e Perm. dell'oggetto |
2.72
|
1.45
|
0
|
5
|
|
2. Permanenza dell'oggetto: Motoria e Visiva |
0.00
|
0.00
|
0
|
5
|
|
3. Localizz. uditiva e Perm. dell'oggetto |
2.17
|
1.29
|
0
|
5
|
Cognizione
|
4. Attenzione e Memoria |
0.56
|
0.51
|
0
|
1
|
|
5. Sviluppo di Concetti |
0.94
|
0.24
|
0
|
1
|
|
6. Comprendere lo Spazio |
0.94
|
0.94
|
0
|
2
|
|
7. Uso funzionale degli oggetti e Gioco simb. |
0.83
|
0.86
|
0
|
2
|
|
8. Soluzione di problemi |
0.33
|
0.59
|
0
|
3
|
|
10. Prevocabolario/Vocabolario |
1.33
|
0.69
|
0
|
3
|
Comunicazione
|
11. Imitazione: Suoni e Gesti |
1.44
|
0.86
|
0
|
2
|
|
12. Risposte alle comunicazioni altre persone |
0.56
|
0.51
|
0
|
1
|
|
13. Capacità di conversazione |
0.78
|
0.88
|
0
|
2
|
|
14. Autonomia psicologica |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
Adattamento
|
15. Capacità Sociali |
2.28
|
1.23
|
0
|
5
|
Sociale
|
16. Autonomia: Mangiare |
1.89
|
0.90
|
1
|
4
|
|
17. Autonomia: Vestirsi |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
|
18. Autonomia Pulirsi |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
|
19. Capacità mot. fini: Integrazione
tattili |
1.22
|
0.81
|
0
|
4
|
Capacità Mot.
|
20. Capacità mot. fini: Ragg. Afferr.
Rilasc. |
0.56
|
0.78
|
0
|
3
|
Fini
|
21. Capacità mot. fini: Manipolazione |
1.61
|
1.20
|
0
|
4
|
|
22. Capacità mot. fini: Abilità
bimanuali |
0.28
|
0.57
|
0
|
2
|
|
24. Capacità mot. grossol. : Prono |
1.11
|
0.58
|
0
|
2
|
Capacità Mot.
|
25. Capacità mot. grossol.: Supino |
2.72
|
1.49
|
0
|
5
|
Grossolane
|
26. Capacità mot. grossol.: In Piedi |
0.94
|
0.24
|
0
|
1
|
JOHNSON MARTIN
6 MESI
|
|
Media
|
D. S.
|
Min
|
Max
|
|
1. Inseguim. visivo e Perm. dell'oggetto |
4.07
|
1.86
|
0
|
6
|
|
2. Permanenza dell'oggetto: Motoria e Visiva |
0.64
|
1.15
|
0
|
3
|
|
3. Localizz. uditiva e Perm. dell'oggetto |
3.50
|
2.07
|
0
|
6
|
Cognizione
|
4. Attenzione e Memoria |
0.93
|
0.62
|
0
|
2
|
|
5. Sviluppo di Concetti |
1.50
|
0.6
|
0
|
2
|
|
6. Comprendere lo Spazio |
2.57
|
1.50
|
0
|
5
|
|
7. Uso funzionale degli oggetti e Gioco simb. |
2.43
|
1.60
|
0
|
5
|
|
8. Soluzione di problemi |
1.64
|
1.45
|
0
|
4
|
|
10. Prevocabolario/Vocabolario |
2.50
|
1.29
|
0
|
4
|
Comunicazione
|
11. Imitazione: Suoni e Gesti |
2.93
|
1.90
|
2
|
7
|
|
12. Risposte alle comunicazioni altre persone |
1.71
|
1.33
|
0
|
4
|
|
13. Capacità di conversazione |
3.79
|
3.04
|
0
|
8
|
|
14. Autonomia psicologica |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
Adattamento
|
15. Capacità Sociali |
5.00
|
2.91
|
2
|
9
|
Sociale
|
16. Autonomia: Mangiare |
3.86
|
2.07
|
0
|
7
|
|
17. Autonomia: Vestirsi |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
|
18. Autonomia Pulirsi |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
|
19. Capacità mot. fini: Integrazione
tattili |
2.93
|
0.83
|
2
|
4
|
Capacità Mot.
|
20. Capacità mot. fini: Ragg. Afferr.
Rilasc. |
3.86
|
2.14
|
0
|
7
|
Fini
|
21. Capacità mot. fini: Manipolazione |
4.07
|
2.16
|
0
|
7
|
|
22. Capacità mot. fini: Abilità
bimanuali |
2.07
|
1.59
|
0
|
7
|
|
24. Capacità mot. grossol.: Prono |
3.79
|
2.67
|
0
|
10
|
Capacità Mot.
|
25. Capacità mot. grossol.: Supino |
5.14
|
2.03
|
0
|
7
|
Grossolane
|
26. Capacità mot. grossol.: In Piedi |
1.64
|
0.74
|
0
|
2
|
JOHNSON MARTIN
9 MESI
|
|
Media
|
D. S.
|
Min
|
Max
|
|
1. Inseguim. visivo e Perm. dell'oggetto |
5.00
|
2.08
|
1
|
7
|
|
2. Permanenza dell'oggetto: Motoria e Visiva |
2.14
|
2.54
|
0
|
7
|
|
3. Localizz. uditiva e Perm. dell'oggetto |
4.57
|
2.64
|
0
|
7
|
Cognizione
|
4. Attenzione e Memoria |
1.57
|
1.13
|
0
|
3
|
|
5. Sviluppo di Concetti |
1.86
|
1.07
|
0
|
3
|
|
6. Comprendere lo Spazio |
3.13
|
2.19
|
0
|
6
|
|
7. Uso funzionale degli oggetti e Gioco simb. |
2.29
|
1.98
|
0
|
5
|
|
8. Soluzione di problemi |
2.43
|
1.40
|
1
|
5
|
|
10. Prevocabolario/Vocabolario |
3.14
|
0.90
|
2
|
4
|
Comunicazione
|
11. Imitazione: Suoni e Gesti |
2.43
|
2.15
|
0
|
7
|
|
12. Risposte alle comunicazioni altre persone |
1.71
|
1.38
|
0
|
4
|
|
13. Capacità di conversazione |
4.71
|
5.41
|
0
|
12
|
|
14. Autonomia psicologica |
1.13
|
3.18
|
0
|
9
|
Adattamento
|
15. Capacità Sociali |
5.86
|
2.79
|
3
|
10
|
Sociale
|
16. Autonomia: Mangiare |
7.00
|
4.00
|
1
|
12
|
|
17. Autonomia: Vestirsi |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
|
18. Autonomia Pulirsi |
0.71
|
0.49
|
0
|
1
|
|
19. Capacità mot. fini: Integrazione
tattili |
4.00
|
1.15
|
2
|
6
|
Capacità Mot.
|
20. Capacità mot. fini: Ragg. Afferr.
Rilasc. |
5.29
|
3.25
|
0
|
10
|
Fini
|
21. Capacità mot. fini: Manipolazione |
5.71
|
3.73
|
0
|
9
|
|
22. Capacità mot. fini: Abilità
bimanuali |
2.29
|
1.70
|
0
|
4
|
|
24. Capacità mot. grossol: Prono |
6.43
|
4.20
|
0
|
12
|
Capacità Mot.
|
25. Capacità mot. grossol.: Supino |
5.43
|
2.64
|
0
|
7
|
Grossolane
|
26. Capacità mot. grossol.: In Piedi |
2.00
|
1.00
|
0
|
3
|
JOHNSON MARTIN
12 MESI
|
|
Media
|
D. S.
|
Min
|
Max
|
|
1. Inseguim. visivo e Perm. dell'oggetto |
7.25
|
1.50
|
5
|
8
|
|
2. Permanenza dell'oggetto: Motoria e Visiva |
4.80
|
3.42
|
0
|
8
|
|
3. Localizz. uditiva e Perm. dell'oggetto |
6.50
|
1.00
|
5
|
7
|
Cognizione
|
4. Attenzione e Memoria |
2.60
|
1.34
|
1
|
4
|
|
5. Sviluppo di Concetti |
3.50
|
1.29
|
2
|
5
|
|
6. Comprendere lo Spazio |
6.00
|
2.24
|
2
|
7
|
|
7. Uso funzionale degli oggetti e Gioco simb. |
7.00
|
2.00
|
4
|
8
|
|
8. Soluzione di problemi |
4.80
|
2.17
|
1
|
6
|
|
10. Prevocabolario/Vocabolario |
5.20
|
2.49
|
2
|
7
|
Comunicazione
|
11. Imitazione: Suoni e Gesti |
7.00
|
5.00
|
2
|
12
|
|
12. Risposte alle comunicazioni altre persone |
5.80
|
3.03
|
2
|
8
|
|
13. Capacità di conversazione |
10.80
|
5.76
|
4
|
15
|
|
14. Autonomia psicologica |
0.40
|
0.55
|
0
|
1
|
Adattamento
|
15. Capacità Sociali |
9.40
|
3.44
|
4
|
12
|
Sociale
|
16. Autonomia: Mangiare |
10.80
|
4.38
|
3
|
13
|
|
17. Autonomia: Vestirsi |
0.00
|
0.00
|
0
|
0
|
|
18. Autonomia Pulirsi |
0.50
|
0.58
|
0
|
1
|
|
19. Capacità mot. fini: Integrazione
tattili |
6.00
|
2.83
|
2
|
8
|
Capacità Mot.
|
20. Capacità mot. fini: Ragg. Afferr.
Rilasc. |
9.40
|
3.78
|
3
|
12
|
Fini
|
21. Capacità mot. fini: Manipolazione |
8.20
|
3.56
|
2
|
11
|
|
22. Capacità mot. fini: Abilità
bimanuali |
5.20
|
3.03
|
1
|
9
|
|
24. Capacità mot. grossol: Prono |
11.80
|
4.38
|
4
|
14
|
Capacità Mot.
|
25. Capacità mot. grossol.: Supino |
6.00
|
1.41
|
4
|
7
|
Grossolane
|
26. Capacità mot. grossol.: In Piedi |
6.00
|
2.92
|
2
|
9
|
ITEMS SIGNIFICATIVI
-
Inseguimento visivo e permanenza dell'oggetto :
-
Segue con lo sguardo un oggetto che si muove dalla fronte al petto 3
-
Segue con lo sguardo un oggetto che si muove in cerchio 6
-
Continua a guardare nel punto dove l'oggetto o la persona sono scomparsi
9
-
Attenzione e Memoria :
-
Mostra di prevedere gli eventi che avvengono regolarmente nelle routine
giornaliere 3 . 6
-
Anticipa frequentemente gli eventi che si verificano in "giochi" familiari
dopo 2 o 3 esperienze (p.es. filastrocche) 9
-
Uso funzionale degli oggetti e gioco simbolico :
-
Porta la mano alla bocca
-
Esplora gli oggetti con la bocca 3
-
Gioca (agita, sbatte) un giocattolo che ha in mano
-
Imitazione : suoni e gesti :
-
Si calma ascoltando una voce
-
Guarda verso la persona che gli parla o fa dei gesti 3
-
Capacità motorie fini, abilità bimanuali :
-
Solleva entrambe le mani, parzialmente aperte, quando gli si offre un oggetto
3
-
Porta le mani insieme sulla linea mediana
-
Porta entrambe le mani su un giocattolo sulla linea mediana
-
Capacità motorie grossolane, supino (sul dorso) :
-
Si porta le mano alla bocca
-
Mantiene la testa sulla linea mediana mentre sta supino 3
-
Allunga un braccio per afferrare un oggetto mentre sta supino
-
Tiene i piedi per aria per giocare
Chi vuole può scaricare il file jmdef.doc (in formato
Word), in cui sono contenuti tutti i dati sopra esposti con le linee di
profilo.
Quanto fino ad adesso realizzato ha permesso di arricchire le possibilità
di intervento del territorio nelle età precocissime di bambini a
rischio di sviluppo ed ha attivato vari progetti di ricerca. Per questo
è stato propsto un rinnovo del progetto con i seguenti nuovi obiettivi
e modalità esecutive:
- Estensione al 3 anno di vita del protocollo di presa in carico per
completare l'intervento riabilitativo impostato ed integrarsi con i progetti
che il centro ha attivato ed in particolare con un progetto
per i disturbi del linguaggio in collaborazione con il CNR ed un
diurno terapeutico, entrambi attivi dal terzo anno di età dei bambini;
- Aumento della presenza dell'equipe nella neonatologia e terapia intensiva
per favorire l'individuazione precoce del rischio sia neuropsicomotorio
che relazionale ed in ogni caso garantire l'accompagnamento della diade
genitoriale dalla degenza ospedaliera al servizio territoriale diminuendone
quindi lo stress e il disorientamento;
- Affinare gli strumenti valutativi neuropsicomotori che psicologico
relazionali nella diagnosi precoce dei disturbi evolutivi integrandoli
con la valutazione diagostica 0-3;
- Mantenimento di una adeguata valenza riabilitativa specialistica in
funzione del numero dei bambini che presentano rischio o patologia precoce;
- Attività di formazione e consulenza, secondo il modello proposto,
per gli operatori del territorio (pdf, mdb, insegnati ecc.);
-Risposta con valenze di consulenza psicopedagogica alla difficoltà
della coppia genitoriale.
Il progetto prevede la valutazione psicologica del bambino e la valutazione
dello stress della famiglia e il sostegno psicologico di quest'ultima.
La valutazione del bambino prevede una prima fase da 0 a 2 anni che
si caratterizza dall'osservazione psicologica e dalla somministrazione
delle scale dello sviluppo psicomotorio della prima infanzia Brunet Lezine
e Uzgiris Hunt.
Si prevede, per i primi due anni di vita del bambino, una somministrazione
a cadenza trimestrale: nei primi giorni di vita a tre, sei, nove, dodici,
quindici, diciotto, ventuno, ventiquattro mesi di età. A cadenza
semestrale nel terzo anno di vita: a trenta e trantasei mesi di età.
A partire dal secondo anno di vita fino al terzo verrà utilizzata
anche la scheda di osservazione del comportamento e dello sviluippo del
bambino Infant and Toddler Status Mental Health.
L'utilizzo di tali strumenti ha il fine di monitorare lo sviluppo cognitivo
del bambino a scopo preventivo, inoltre, la raccolta delle informazioni
basate sulle scale di sviluppo, insieme alla raccolta dei dati anamnestici,
permetterà la diagnosi del bambino secondo la classificazione diagnostica
della salute mentale e dei disturbi di sviluppo nell'infanzia (classificazione
diagnostica Zero-to-Three).
Si prevede inoltre un intervento sulla coppia genitoriale, che prevede
un sostegno psicologico alla coppia stessa, dalla presa in carico del bambino
sino al terzo anno di vita. Il nostro intervento prevede anche la valutazione
della coppia a scopo clinico e preventivo attraverso l'utilizzo della Dyadic
Adjusrtment Scale, un'intervista semistrutturata per la valutazione dell'accordo
di coppia, e l'Adult Attachment Inventory per la valutazione degli stili
di attaccamento della coppia genitoriale.
PM
--> H P ITA
--> ARGOMENTI ED AREE
--> NOVITÁ
--> HANDYCAP E RITARDO
|