PSYCHOMEDIA
Telematic Review
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Area: Psico-socio-analisi
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LA "FINESTRA" PSICO-SOCIO-ANALITICA
(Luigi Pagliarani, 1990)
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La psicosocioanalisi distingue quattro aree di intervento della clinica corrispondenti a quattro vertici di aggregazione e possibile osservazione delle esperienze umane. Luigi Pagliarani - in "Glossario di psicoterapia progettuale" (1990) - così schematizza questo approccio:
"La psicosocioanalisi è teoria, metodo, tecnica fondati sulla costante attenzione verso il nesso interagente individuo-coppia-società."
Una definizione della psicosocioanalisi è data dalla raffigurazione seguente (Finestra psico-socio-analitica):
figura 1
L. Pagliarani, nell'introduzione al "Glossario di Psicoterapia progettuale" citato, illustra le quattro aree in questo modo:
1. Genitus: la condizione di figlio, di generato, messo o venuto al mondo (condizione che ci rende tutti uguali e nello stesso tempo ve-de ognuno come un unico; il riquadro è evidenziato, rispetto agli altri tre, perché da questa condizione originaria dipende tutto il resto e per tutta la vita).
2. Globus: il gruppo, di ogni dimensione e natura.
3. Faber: l'individuo singolo operante.
4. Officina: alla latina, è il gruppo co-operante in tutti i sensi, e non so-lo nel significato restrittivo che ha oggi il vocabolo nella lingua italiana.
Il quadrato, guardato orizzontalmente, coi settori 1 e 2 (Genitus e Globus) evidenzia il mondo degli affetti, delle emozioni, delle angosce, dei fantasmi affrontato dalla psicoanalisi (Genitus: psicoanalisi individuale o, meglio, duale; Globus: psicoanalisi di gruppo, gruppo analisi). Mentre coi settori 3 e 4 (Faber e Officina) si evidenzia il mondo dell'operatività, del fare, del produrre affrontato dalla socioanalisi (Faber: consulenza socioanalitica nella gestione del ruolo di una persona; Officina: intervento socioanalitico nell'istituzione secondo l'accezione più larga del termine).
Guardato verticalmente, il quadrato coi settori 1 e 3 evidenzia il mondo al singolare, dell'individuo, mentre coi settori 2 e 4 il mondo al plurale, della società. Stando alle persone del verbo, 1 e 3 riguardano Io, Tu, Egli; 2 e 4, Noi, Voi, Loro.
La figura, se vista staticamente, si presenta come una gabbia. Ogni casella è chiusa e ferma. Il trattamento psicosocioanalitico consiste nell'aprire i settori, nell'inserire una porta (da aprire o da chiudere) nella "parete", introducendo dinamismo tra questi spazi col risultato di espandere la vita - affettiva e operativa - della persona e del gruppo (istituzione, società, cultura vigente), superando i vissuti e le resistenze che appesantiscono la situazione attuale, in modo che venga gestita secondo la sua realtà effettiva. Esempio: una cattiva gestione del ruolo da parte di Faber viene sanata e restituita a una efficace e realistica funzionalità in virtù di un'esplorazione - lunga o breve, comunque brevior, più breve, la più breve possibile - in Genitus; idem per Officina, invitata a esplorarsi in Globus.
L'efficacia - e la necessità - di un tale approccio si può apprezzare considerando una situazione di lavoro istituzionale - Officina - in cui il numero dei membri, addestrati e allenati a interrogarsi dal vertice di Genitus ogni qualvolta vivano difficoltà in Faber, sia piuttosto alto.
In sintesi, la figura - dinamicamente trasformata - diventa la seguente:
figura 2
I vettori della parte centrale della finestra, prosegue L. Pagliarani cit.
"segnalano l'andirivieni nel tempo tra uno spazio e l'altro, a seconda del processo in corso. Degno di nota è che tale approccio rifonda la connessione dei due verbi "amare" e "lavorare" ritenuti capitali dal primo Freud, ma poi scissi al punto che la letteratura psicoanalitica sul lavoro - antecedente a Jaques - è insignificante; indicativa - e legitti-mante - è altresì la circostanza che vede l'ultimo Bion - tornato a pensa-re e a indagare sui gruppi e sul potere formulare la necessità di una psi-cosocioanalisi (sic!). Questa convergenza tra scuola inglese e scuola ita-liana risulta ulteriormente avvalorata dagli approdi cui è pervenuta auto-nomamente la scuola neo-latina (Pichon-Rivière in La teoria del vincolo era arrivato a operare simultaneamente - andando oltre Freud e la Klein"
Fondamento della Psicosocioanalisi è il fatto realistico che vede le istituzioni, allorché si ha l'incapacità di tollerare le ansie di gestione e di decisionalità, rifugiarsi nell'uso massiccio di difese invece di adempiere coerentemente alle funzioni per cui sono nate. L'approccio psicosocioanalitico si propone come risorsa per affrontare e "trattare" patologie che coinvolgono singoli soggetti, gruppi e istituzioni.
Tratto da "Glossario di psicoterapia Progettuale", di
A. Basili, A. Burlini, L. Pagliarani, R. Pescara e altri, Guerini e Ass., Milano, 1990, con integrazioni.
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