Voce: Psicosocioanalisi. "Corrente psicoanalitica che assume come struttura di base della vita psichica l'aspetto relazionale che W. Bion aveva evidenziato rispetto all'impostazione psicoanalitica di S. Freud, centrata sulle dinamiche interne al singolo individuo. Partendo da questo modello, l'indagine psicosocioanalitica prende in considerazione l'individuo nel suo aspetto di soggetto generato (genitus) e di soggetto operante (faber), in relazione al gruppo, di qualsiasi dimensione e natura considerato nel suo aspetto affettivo (globus) e nel suo aspetto operativo (officina). Questo schema relazionale, scrive L. Pagliarani, <<evidenzia con genitus e globus il mondo degli affetti, delle emozioni, delle angosce, dei fantasmi affrontato dalla psicoanalisi individuale e di gruppo, mentre con faber e officina evidenzia il mondo dell'operativité, del fare, del produrre affrontato dalla socioanalisi>>.
Dal punto di vista terapeutico la psicosocioanalisi prevede trattamenti di breve durata che connotano la psicoterapia progettuale le cui caratteristiche sono così evidenziate da L. Pagliarani: <<Con progettuale intendiamo una psicoterapia orientata secondo i principi e i metodi della psicoanalisi, focalizzata fondamentalmente sui problemi e sui conflitti attuali, finalizzata all'espansione della persona e alla riprogettazione realistica della sua vita attiva e relazionale, distinta da una psicoanalisi classica per il fatto che le incursioni alle origini - con tutte le conseguenze - vengono incoraggiate solo in quanto necessarie a rifondare il vivere nel presente (sonda archeologica, ma sempre per incrementare l'innovazione architettonica). Quindi più architettura che archeologia>>.
In "Dizionario di Psicologia" a cura di U. Galimberti, UTET, Torino, 1992