Postilla al quinto psico-reportage: situazione del SerT de L'AquilaMarco Longo
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A completamento del mio quinto psico-reportage, riguardante l'attuale situazione dei servizi Psi in Abruzzo, aggiungo una postilla sul SerT de L'Aquila in base alle informazioni raccolte nei giorni scorsi
Vicino al CSM, sempre a Colle Maggio, si trovava il SerT de L'Aquila, anch'esso rimasto gravemente danneggiato dal terremoto e anch'esso raggiunto quasi subito da alcuni degli operatori, sia per la presenza al suo interno di metadone e di altri farmaci, che notoriamente devono essere sempre custoditi sotto debita sorveglianza, ma anche e soprattutto perchè, nella confusione e nel terrore delle prime ore dopo il sisma, molti degli utenti del SerT si erano spontaneamente radunati nei suoi pressi, quasi a cercare conforto e protezione in un luogo per loro quotidianamente usuale ed in una imprevista riunione gruppale, che forse potremmo anche definire di autoaiuto E così è stato per alcuni giorni, anche grazie al generoso contributo dei Carabinieri dei NAS, che hanno fornito la prima assistenza, con gli operatori e gli utenti radunati insieme, giorno e notte, all'aperto, intorno ad un tavolino, vicino all'Abazia in parte crollata, in uno dei luoghi più isolati e mistici della città, cosa che non solo ha permesso di continuare al meglio possibile la distribuzione del metadone e degli altri farmaci, ma ha assunto la caratteristica di uno spontaneo accorpamento, per tentare di gestire insieme la paura e l'angoscia Solo nella giornata di sabato, vigilia di Pasqua, una buona parte del gruppo degli utenti si è poi spostato, insieme a parte degli operatori, nell'ospedale da campo allestito a Coppito, nel parcheggio dell'ex Ospedale San Salvatore, dove sono state innalzate anche le tende del SerT e dove tuttora continua l'assistenza degli utenti che sono rimasti a L'Aquila, giacchè molti altri hanno invece preferito rifugiarsi lontano, per lo più sulla costa, ma anche qui raggiunti e assistiti tra l'altro, in modo rassicurante, anche da alcuni degli operatori, a loro ben noti, dell'ex SerT aquilano
Con grande abnegazione dunque, fin dal primo momento, gli operatori del SerT sono riusciti a garantire agli utenti il massimo dell'assistenza possibile, vista la situazione, mantenendo con loro i contatti e il legame di sostegno terapeutico o riallacciandolo con chi si era allontanato da L'Aquila; e già da mercoledì scorso sono anche ripresi alcuni dei gruppi precedentemente attivati, come quello per gli alcolisti e i loro familiari, gestito dalla drssa Spaziani, cui va un grande ringraziamento, sia per il grande lavoro svolto senza pausa in questi giorni, sia per averci messo al corrente di tutte queste informazioni
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