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PSYCHOMEDIA
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Psichiatria - Documenti



Progetto Psico-Cardio

Maurizio Mottola


Ripubblicato su Psychomedia da "Agenzia Radicale"


Si è svolta a febbraio la settimana del cuore 2009, in cui si sono tenuti vari eventi di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione, cura e riabilitazione delle malattie cardiovascolari. Nel campo della riabilitazione cardiologica, nell'ottica dell'approccio integrato riveste particolare interesse il Progetto Psico-Cardio, gruppo di sostegno psicologico rivolto a pazienti con pregresso recente infarto miocardio acuto (IMA), provenienti dall'Unità Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) del presidio ospedaliero Loreto Mare dell'Azienda Sanitaria Locale (ASL) Napoli 1. La sede di svolgimento del Progetto Psico-Cardio è l'Unità Operativa di Psicologia Clinica Psicoterapia e Formazione Psicodinamica del Distretto 51 ASL Napoli 1, con conduttori la psicologa e psicoterapeuta Valeria Licata ed il cardiologo Luigi Irace. Il paziente cardiopatico presenta solitamente sintomatologia ansiosa e depressiva legata all'insorgenza della malattia. Ha un livello di stress elevato e richiede un intervento sui comportamenti a rischio. Pertanto è utile un processo di sensibilizzazione alla cultura della comunicazione e della relazione. Tale gruppo di pazienti cardiopatici si presenta omogeneo per tipo di patologia ed eterogeneo invece per età, identità di genere ed appartenenza socio-culturale. L'obiettivo degli incontri è principalmente quello di offrire ai pazienti post-infartuati supporto psicologico, confronto e comprensione, oltre che una lettura psicologico-clinica del loro percorso e di ciò che loro portano al gruppo. Altro obiettivo è fare entrare i partecipanti in contatto con le loro emozioni emergenti dallo scambio, in maniera tale da offrire loro la possibilità di osservare le varie problematiche in una diversa prospettiva. I pazienti cardiopatici hanno l'opportunità di prendere coscienza di strategie differenti e scegliere di poter utilizzare nuove modalità comportamentali, emergenti dal confronto tra i componenti del gruppo. La situazione di gruppo offre ad ogni membro la possibilità di elaborare la sofferenza, l'isolamento e la noia, offrendo l'opportunità di riconoscersi e rispecchiarsi in ogni altro partecipante. Le tematiche comunemente affrontate sono:

- problematiche di gestione del quotidiano;
- aderenza alle terapie;
- ricerca e miglioramento della qualità della vita.

L'osservazione delle interazioni altrui e di quelle del gruppo nel suo insieme consente di derivare importanti informazioni su dinamiche comunicative e di ruolo. Le dinamiche interattive del gruppo sono infatti elementi fondamentali del materiale clinico utilizzato, assieme alle esperienze passate dei componenti del gruppo ed alle loro esperienze di vita al di fuori del gruppo. La medicina ufficiale si rivolge sempre più al molecolare, spesso riducendo il termine medicina soltanto al mero aspetto delle conoscenze scientifiche e tecniche e non valorizzando il rapporto medico-paziente, paziente-società e medico-società. Di qui l'iperbolico sviluppo delle malattie degli organi e l'affievolimento dell'unità dell'individuo quando è ammalato. La medicina integrata diviene dunque una modalità di approccio e non una delle tante specializzazioni, le quali anzi hanno contribuito a frazionare l'individuo.
Pertanto quello dell'approccio integrato è lo sforzo e l'impegno di quanti (medici, psicologi, operatori sanitari e sociali) intendono promuovere e diffondere l'impostazione unitaria della salute/malattia, in accordo tra l'altro con quanto a tal proposito definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

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