Maurizio Mottola Dal 16 giugno 2006 al 8 maggio 2009 si sono svolti a Roma i lavori della Commissione per la valutazione dell'idoneità delle scuole di formazione in psicoterapia del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR), nominata con decreto ministeriale il 24 marzo 2006. Ventotto riunioni nei circa tre anni di funzionamento; attualmente ci sono 338 scuole di formazione in psicoterapia con autorizzazione ministeriale (203 sedi principali e 135 sedi periferiche). In quanto rappresentante (uscente) della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) all'interno della suddetta commissione, svolgo talune considerazioni sui risultati raggiunti nel corso dei lavori triennali, sulle modifiche necessarie nell'attuale regolamento ministeriale per bilanciare la pletora di scuole di formazione in psicoterapia autorizzate, sugli scopi che intende raggiungere la proposta di moratoria (cioè di sospensione temporanea del vaglio di nuove autorizzazioni) fatta dalla commissione ed infine sulla presenza in Italia del maggiore numero di psicoterapeuti dell'intera Europa. Il funzionamento della commissione è stato collegiale ed ha consentito un'approfondita valutazione e selezione delle domande di riconoscimento presentate, con l'uso frequente di audizioni per l'acquisizione di ulteriori chiarimenti in merito. L'allestimento di un sistema informatico ha consentito un'efficiente ricognizione della situazione globale delle scuole, insieme con l'incontro plenario -il 22 giugno 2007 a Roma - di rappresentanti delle scuole di formazione esistenti. La proposta di moratoria avanzata dalla Commissione ed accuratamente documentata, intende -se accolta- utilizzare la sospensione temporanea di nuove autorizzazioni per svolgere un approfondito esame della complessa situazione in essere e vagliare le seguenti modifiche proposte: - limitazione ad una sola sede periferica, con la possibilità di presentare la richiesta solo dopo il completamento di un intero ciclo formativo ed una valutazione approfondita dell'attività della sede principale; - recepimento nel regolamento di un numero minimo di 8 allievi; - passaggio a 5 anni di durata del corso di formazione in psicoterapia, con adeguamenti più stretti a quanto attualmente previsto per le scuole universitarie, quali un numero di 800 ore di formazione annuali e richieste più cogenti di prove di valutazione (casi trattati, referti, eccetera); - riferimento al Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (C.N.V.S.U.) per la valutazione dei parametri di qualità delle scuole; - ridefinizione di ruolo e requisiti del docente universitario "garante", che ha da documentare una concreta esperienza e competenza nella pratica psicoterapeutica; - riqualificazione dell'attività di tirocinio degli allievi, con la richiesta che parte consistente di esso sia svolto in effettiva pratica di psicoterapia; - prescrizione che le prove di valutazione di ciascun anno e soprattutto quella finale siano pubbliche, regolarmente documentate con tesi e verbali di esame (e quindi consultabili in occasione di ispezioni), e che le relazioni cartacee inviate annualmente siano accompagnate da copia informatica; - svolgere in modo sistematico ispezioni e controlli nelle scuole già riconosciute per ottenere dati, attualmente molto scarsi, sulla funzionalità del sistema esistente; - attivazione a regime del sistema informatico, in particolare per l'esame delle relazioni annuali che le scuole hanno l'obbligo di inviare al MIUR. I lavori della Commissione ministeriale per la valutazione dell'idoneità delle scuole di formazione in psicoterapia scaturiscono dall'attuazione delle legge 18 febbraio 1989 n. 56, art. 3, che regolamenta la formazione in psicoterapia di medici e psicologi in sede universitaria o in istituti privati autorizzati. Dal febbraio del 1990 hanno operato presso il Ministero varie Commissioni sulla psicoterapia. Una prima Commissione di studio ha operato tra il febbraio 1990 ed il marzo del 1991 per elaborare i criteri per il riconoscimento dell'idoneità degli istituti privati a svolgere attività di formazione in psicoterapia. Questi criteri sono stati formalizzati nel D.M. 12 ottobre 1992 e sono stati messi in esercizio da una prima Commissione Tecnico Consultiva -istituita presso il Ministro dell'Università-, che ha operato tra il settembre 1991 ed il maggio 1994 ed ha proposto il riconoscimento dell'idoneità ad un primo limitato gruppo (39) di Istituti privati. Dopo un'interruzione dei lavori di quattro anni, a seguito dei contrastanti pareri del Consiglio di Stato (parere n. 1885/94 e n. 53/95), che hanno richiesto un chiarimento legislativo (legge 15 maggio 97, art. 17, comma 96, lettera b), i lavori sono ripresi sulla base di regole e procedure fissate nel D.M. 11 dicembre 1998 n. 509. Questo decreto ha fissato i principi e le regole per il lavoro da svolgere da parte delle Commissioni Tecnico Consultive di durata triennale, che si sono regolarmente succedute ed hanno dovuto affrontare un numero di richieste sempre crescente. Al termine dei lavori della seconda Commissione (giugno 2002) era stata riconosciuta l'idoneità a svolgere la formazione in psicoterapia a 217 sedi, differenziate in sedi principali e in loro sedi periferiche; al termine dei lavori della terza Commissione (novembre 2005) le sedi autorizzate sono diventate 281 con un incremento del 30%. Al 20 marzo 2009 sono 338 le scuole di formazione in psicoterapia con autorizzazione ministeriale (203 sedi principali e 135 sedi periferiche), con un incremento del 20% (prima diminuzione della media di incremento rispetto alle precedenti commissioni). A ciò va aggiunto il fatto che la formazione psicoterapeutica per gli psicologi si svolge anche in sede universitaria (attualmente sono sei le sedi universitarie attive) e che all'attività psicoterapeutica sono abilitati anche i medici con specializzazioni dell'area psichiatrica. Le 338 sedi (attive al marzo 2009) possono essere state autorizzate ad operare accogliendo sino a 20 allievi per ogni primo anno di corso. Così ogni anno si rendono disponibili potenzialmente 6.760 posti di nuovo accesso alla formazione in psicoterapia. Questo numero coincide con il numero annuale dei laureati in Psicologia, che -dopo anni di crescita al ritmo del 6/7%- tra il 2005/2006 si sono attestati sulle 6.700 unità. Teoricamente questo significa che per ogni laureato in psicologia vi è un posto per la formazione in psicoterapia e -continuando il trend di autorizzazione di nuove scuole- presto vi sarà più di un posto. La dislocazione territoriale ha risposto alla richiesta del mercato, per cui le scuole sono più numerose là dove sono state e sono attive le più affollate facoltà di Psicologia: al Centro e al Nord più che al Sud e nei capoluoghi di provincia con sedi di Facoltà, con le conseguenze di un'imposta mobilità geografica agli allievi. L'analisi dell'attuale rapporto specializzati/popolazione consente di vagliare se questo diffuso impegno formativo in psicoterapia di psicologi e medici corrisponde ai bisogni reali di promozione e sostegno della salute o non determina un eccesso di competenze specialistiche, che non trovano poi sbocchi professionali adeguati. In questo ambito non è stato fissato un indice ottimale, che risulti da una realistica valutazione epidemiologica. Facendo riferimento a quanto accade in Europa, si constata che il rapporto tra laureati in psicologia e popolazione si colloca tra il massimo del Belgio di 1,7 per mille ed il minimo della Grecia di 0,2 per mille, passando per altre nazioni in cui il rapporto oscilla intorno al 1 per mille; in Italia al 31 dicembre 2006 su una popolazione di circa 59 milioni, gli psicologi iscritti all'ordine erano oltre 58 mila, con un rapporto dello 0,99 per mille e tra questi gli psicoterapeuti erano oltre 25 mila, con un rapporto dello 0,43 per mille. A questi ultimi vanno aggiunti i circa 12.500 medici psicoterapeuti, il che porta ad un rapporto psicoterapeuti/popolazione di 0,65 per mille, con un massimo dell'1,10 per mille nel Lazio ed un minimo dell'0,18 in Basilicata. Comunque, se continua il trend formativo delle Facoltà di Psicologia, entro il 2016 ci saranno oltre 50 mila nuovi laureati, con presumibilmente altri 25.000 che successivamente si indirizzeranno alla specializzazione in psicoterapia. Infine va considerato che in Italia già adesso si conta il maggiore numero di psicoterapeuti dell'intera Europa: attualmente sono oltre 37.000 -di cui all'incirca due terzi psicologi ed un terzo medici ed è psicoterapeuta uno psicologo su 2,3 del totale degli psicologi ed un medico su 33,2 del totale dei medici-, pari allo 0,62 x mille abitanti in Italia.
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