Discussione. I Codici CPT per Salute e Comportamento: un'Opportunità per Rivoluzionare i Rimborsi in Psicologia Pediatrica.

Nuovi codici recentemente introdotti nel sistema procedurale americano (Current Procedural Terminology) consentono, agli psicologi pediatrici abilitati, di fornire autonomamente prestazioni psicologiche utilizzando dei codici di fatturazione focalizzati sul miglioramento della salute fisica e mentale. Tali codici potenzialmente permettono agli psicologi pediatrici di ottenere rimborsi dalle compagnie assicurative per prestazioni che si collocano all'interno di un modello di cura biopsicosociale e senza la necessità di una concomitante diagnosi psichiatrica. Questi nuovi codici rappresentano potenzialmente un importante cambio di paradigma grazie al quale le prestazioni di uno psicologo pediatrico rientrano nel contesto dell'assistenza alla salute fisica. Viene illustrata la storia di questi codici e vengono fornite informazioni dettagliate sul loro utilizzo da parte dello psicologo insieme a linee di orientamento sulle molteplici possibilità di lavoro clinico, insegnamento e ricerca che l'uso di questi codici per gli psicologi pediatrici rende finalmente possibili.

Sintesi dello studio

Questo secondo lavoro commenta favorevolmente l'introduzione di nuovi codici procedurali che mettono gli psicologi americani (abilitati e con esperienza pediatrica) nelle condizioni di poter erogare prestazioni assistenziali rimborsabili dal sistema assicurativo ai pazienti che hanno vissuto malattie fisiche o altre problematiche di salute in cui non era stato necessario ricorrere allo psichiatra.
L'utilizzo di codici procedurali trova la sua piena approvazione nel 1998 dall'American Psychological Association (APA) sul modello elaborato in precedenza dall'American Medical Association (AMA) per fornire un sistema uniforme nel considerare le prestazioni sanitarie quando si richiedeva un rimborso dei pagamenti relativo alle cure da parte delle compagnie assicurative. Con l'introduzione dei nuovi codici si è prestata attenzione, oltre che alla malattia fisica, ai disturbi comportamentali, sociali e psicofisiologici che compromettevano drammaticamente la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie. Il lavoro clinico era orientato ad affrontare le diverse difficoltà: la riduzione dell'ansia, dello stress e del dolore dei bambini, il sostegno dei genitori all'arrivo delle informazioni catastrofiche sulla salute del proprio figlio, il lavoro con il team medico con i bambini e i loro genitori quando nelle cure non vi erano obiettivi a lungo termine e quando era necessaria la comunicazione di una malattia cronica o acuta ai bambini e ai genitori.
Dai risultati emersi era evidente che da questa collaborazione con gli psicologi risultavano notevoli miglioramenti delle cure mediche. La soddisfazione delle famiglie, il miglioramento della qualità della loro vita hanno favorito perciò la realizzazione di questi codici procedurali per consentire ad un numero sempre maggiore di persone di utilizzare i servizi di psicologia pediatrica.
I codici per il trattamento dei disturbi psicologici nei bambini sono sei e vengono adottati a seguito di una diagnosi medica.
Nell'articolo vengono descritti alcuni casi clinici in cui si applicano le varie procedure rimborsabili secondo i nuovi codici: indagine iniziale, reindagine (rivalutazione), intervento individuale (per la salute ed il comportamento), intervento di gruppo (con i bambini, con i genitori, con i genitori e i bambini insieme), intervento sulla famiglia col paziente, intervento sulla famiglia senza il paziente.

Breve commento

Valorizzando questo articolo vogliamo avanzare delle proposte concrete sul modo di affrontare un problema così importante e così diffuso come quello dell'assistenza psicologica nelle malattie oncologiche. Il servizio sanitario nazionale prevede già in Italia prestazioni psicologiche (compresa la psicoterapia, individuale, familiare, di gruppo) erogabili per i malati oncologici ed i loro familiari. Inoltre le nostre risorse professionali (psicologi abilitati) sono infinitamente superiori a quelle americane. Sarebbe facile, anche attraverso la Società Italiana di Psico-Oncologia, promuovere l'insegnamento di questa nuova disciplina nelle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia, oltre che nei corsi di laurea e specializzazione di tutte le professioni sanitarie. E' questo il primo passo da percorrere se vogliamo formare operatori sanitari capaci di rispondere ai bisogni psicologici dei malati oncologici (sia in trattamento che off therapy) ed avviare in Italia un'assistenza psico-oncologica adeguata.