PSYCHOMEDIA --> HOME PAGE
S.P.R.-It --> HOME PAGE --> RICERCA IN PSICOTERAPIA --> V1-N1


S.P.R.-It
Society for Psychotherapy Research
Sezione Italiana

RICERCA
in
PSICOTERAPIA


         
Volume 1
Numero 1, Gennaio-Aprile 1998


EDITORIALE
PERCHÉ UN'ENNESIMA RIVISTA?

S. Freni (1)



“Ricerca in Psicoterapia” finalmente decolla!
Numerose e di varia natura sono state le difficoltà che si sono frapposte alla rapida realizzazione del progetto di dotare la SPR-Italia di una pubblicazione periodica capace di rappresentare i ricercatori interessati a sviluppare in Italia la ricerca empiricamente fondata nel campo della psicoterapia dove siamo decisamente in ritardo rispetto agli standard di gruppi internazionali radunati attorno alla Society for Psychotherapy Research (SPR) e rappresentati dalla rivista “Psychotherapy Research” (Guilford Publicarions, New York). La difficoltà maggiore, almeno per me, è derivata da una resistenza a creare un'ennesima rivista di psicoterapia quale espressione di un'ennesima associazione di psicoterapia; provo infatti un certo disagio e talora franco rigetto per questa strana corsa dei vari gruppi di psicoterapeuti a legittimarsi e pubblicizzarsi attraverso pubblicazioni che quasi sempre assumono caratteri di difesa corporativa degli aderenti a questa o quell'altra delle ormai numerosissime scuole di psicoterapia esistenti oggi in Italia. Non esiste invece un contenitore capace di dar conto e incoraggiare i tenui tentativi di ricercatori che cominciano a organizzarsi e che nel I convegno nazionale della SPR-Italia di Settembre 1997 si sono riuniti a Tabiano Terme esprimendo unanimemente l'esigenza di una pubblicazione in grado di rappresentare lo spirito della SPR, una associazione scientifica libera da esigenze corporative interessata a sviluppare la ricerca empiricamente fondata in psicoterapia indipendentemente dagli orientamenti teorici e formativi degli psicoterapeuti e delle loro scuole di appartenenza; e indipendentemente dal tipo di pratica psicoterapeutica. Tuttavia sono convinto che questo pullulare di scuole, indirizzi, interessi vari, nel campo della psicoterapia, abbia un suo risvolto positivo perché genera esigenze di ricerca, di confronto ed esperienze che, nel bene e nel male, testimoniano di un avanzamento complessivo del campo della psicoterapia. Pertanto, in questa rivista saranno ospitati, senza alcun pregiudizio di parte, tutti i contributi che esprimono un interesse per la ricerca scientifica in psicoterapia. Chiarisco subito, a scanso di equivoci, che qui per "scientifico" non si intende soltanto "empiricamente fondato", cioè misurabile, attendibile, replicabile, secondo i criteri minimali di scientificità correnti nella comunità scientifica allargata; per noi è scientifico anche un lavoro di ricerca cosiddetta euristica capace di presentare in modo quasi empirico o predisposto a essere trasposto sul piano empirico, un modello teorico o teorico-clinico, una proposta, una intuizione, una riflessione, una rassegna critica ecc. ecc. Vogliamo, cioè, incoraggiare un modo di concepire la ricerca scientifica in psicoterapia che realizzi un circolo virtuoso per aprire un dialogo reciprocamente fecondo tra ricerca euristica e ricerca empirica nella consapevolezza della distinzione dei rispettivi piani epistemologici, allo stato attuale non riducibili a un continuum. Ciò è anche più coerente con la sensibilità scientifica attuale, che, grazie all'affermazione del paradigma della complessità, spinge a superare decisamente la classica distinzione tra scienze umanistiche e scienze naturali.
Vi sono anche fondati motivi per credere che l'avanzamento della ricerca potrà gettare le basi per una psicoterapia basata sulla ricerca come risposta creativa alla caotica esplosione di centinaia di scuole e tecniche psicoterapeutiche e come prospettiva di reale integrazione di modelli e tecniche che avranno dimostrato una reale maggiore efficacia sia in termini terapeutici rispetto a specifici quadri clinico-psicopatologici, sia in termini di effettivo avanzamento della conoscenza e della sua fruibilità pratica.
Per citare solo qualche esempio, non vi sono dubbi che il modello del CCRT (tema relazionale conflittuale centrale) proposto da Luborsky si è rivelato una misura attendibile correlata al concetto teorico-clinico di transfert-ripetizione nel senso originario di Freud. Infatti, tramite il CCRT, si riesce a evidenziare, su un piano empiricamente fondato, alcune caratteristiche essenziali del transfert-ripetizione e misurarne le variazioni nel corso del processo terapeutico in funzione di variabili diverse, come, per esempio, gli interventi dei terapeuti.
Bisogna anche dire che negli ambienti di training dove è stato adottato il CCRT come metodo di valutazione del transfert e della capacità del terapeuta di riconoscerlo e trattarlo con interventi interpretativi adeguati, è stato apprezzato molto il fatto di poter disporre di un modello di valutazione facilmente condivisibile da esaminati ed esaminatori
Voglio ricordare anche i modelli della attività referenziale di Wilma Bucci e della funzione autoriflessiva del gruppo di Fonagy, l'ampio lavoro di ricerca su\V attaccamento di Main, la diagnosi di piano di Weiss e Sampson e la SASB di Lorna Benjamin. Questi approcci, oltre ai vantaggi derivati da una migliore valutazione del processo di separazione-individuazione e delle funzioni cognitive e metacognitive, hanno il merito di favorire una integrazione creativa tra psicoanalisi e cognitivismo.
Impostazione generale della rivista.
Dopo numerose riunioni di redazione, grazie anche ai suggerimenti dell'editore, abbiamo deciso di organizzare la rivista nelle seguenti rubriche che passerò in rapida rassegna con un breve commento esplicativo:

Editoriale: ha lo scopo di porre in risalto qualche aspetto della rivista o del campo di ricerca di cui ci occupiamo o di eventi particolari di interesse generale. In tal senso, l'editoriale è a disposizione di tutti i colleghi che volessero proporre temi con le suddette caratteristiche sia a livello personale sia per invito o per traduzione.

Segnavia: abbiamo voluto definire così uno spazio della rivista specificamente dedicato a quei lavori che diano il senso complessivo di una ricerca, di una filosofia di ricerca, sia dell'attualità che del passato. Pensiamo che per un po' di tempo sotto questo titolo andranno ospitati lavori da tradurre e comunque firmati da colleghi che abbiano raggiunto un riconoscimento internazionale nel campo della ricerca empirica in psicoterapia. Per questo abbiamo chiesto a Guilford Press l'autorizzazione a tradurre e pubblicare in italiano i lavori più rappresentativi in tal senso pubblicati su “Psychotherapy Research”.
Strumenti e metodi: è lo spazio destinato a ospitare lavori caratterizzati dalla presentazione e/o validazione di strumenti, modelli, metodi per la ricerca empirica in psicoterapia con il preciso scopo di diffonderne la conoscenza e creare una familiarità nel loro uso a scopo di ricerca, nel rispetto delle regole etiche dei ricercatori (autorizzazione degli autori o loro delegati, correttezza dell'applicazione ecc.).

Ricerca euristica: come accennavo prima, non vogliamo escludere la ricerca euristica da questa rivista perché riteniamo che essa costituisca la base e la sorgente di pensieri, proposte, intuizioni, modelli che poi possono essere operazionalizzati in modelli empirici. Pertanto in questo spazio verranno ospitati lavori anche di impostazione non empiricamente fondata, purché dotati di originalità e di possibili aperture verso applicazioni empiricamente valide.

Ricerca clinica: vuole significare quei lavori che in modo più specifico esemplificano la ricaduta nella clinica di una ricerca empiricamente fondata. Anche se la ricerca in psicoterapia è sempre intrinsecamente clinica, in questo spazio si vuole porre in risalto l'aspetto di casistiche cliniche, processi terapeutici, risultati ecc. ecc.

Psicoterapia nelle istituzioni: non vi è alcun dubbio che è stato il lavoro dei colleghi che praticano la psicoterapia nelle istituzioni uno dei motori più potenti per l'affermazione e la diffusione della ricerca scientifica nel campo della psicoterapia. In tal senso, l'organizzazione dei servizi per la salute mentale potrebbe offrire in Italia una occasione preziosa di ricerca scientifica se riusciremo a utilizzare al meglio le risorse disponibili chiamando a collaborare competenze diverse per progetti di comune interesse nel rispetto delle varie singolarità. In tal senso la rivista darà il massimo spazio alle proposte degli psicoterapeuti che operano nelle istituzioni, sostenendole come meglio sarà possibile.

Lavori in corso: abbiamo definito così uno spazio dedicato a quei lavori in progress con lo scopo di seguirne nel tempo l'impianto metodologico, lo svolgimento e il loro perfezionamento anche come effetto delle critiche costruttive sia dei lettori che, ancor di più, del comitato di referees.
Biblioteca del ricercatore: piuttosto che una generica rassegna di libri o di altre riviste, abbiamo pensato potesse essere utile presentare di volta in volta un volume, un documento, utile ai fini della creazione di una ideale biblioteca di una persona interessata alla ricerca scientifica in psicoterapia.

Il punto di vista dei lettori: ci sembra importante che chiunque possa intervenire nella nostra rivista mediante brevi note o commenti scritti su temi diversi aprendo ove possibile un dibattito utile a tutti. Ciò richiederà un uso discreto e creativo di questo spazio; per questo faccio appello al senso di misura e di ponderazione di tutti coloro che vorranno intervenire.
Se lo scrivente desidera risposte da parte di specifiche persone deve richiederlo in modo esplicito, altrimenti il suo contributo verrà semplicemente pubblicato senza alcun commento.

Notizie SPR e SPR-Italia: non potrà essere un vero e proprio notiziario. Riporteremo, di volta in volta, quelle informazioni che appariranno contestualmente e temporalmente più utili.
E chiaro che la divisione della rivista in rubriche ha lo scopo di creare una griglia utile all'editore per impostare 1 singoli numeri; non è quindi automatica la presenza di tutte le rubriche in tutti i numeri; per esempio, in questo primo numero non compare la voce ricerca euristica.

A proposito di comitato di referees!
Al più presto la rivista sarà dotata di un comitato di referees, costituito da colleghi esperti in specifiche aree di ricerca; il comitato non avrà il semplice e spiacevole compito di accettare o respingere lavori. Sarà piuttosto uno strumento di educazione alla ricerca, perché fornirà suggerimenti e consigli utili per portare alla pubblicazione anche quei lavori che presentassero lacune di vario genere. Insomma vogliamo portare anche nella rivista il principio che anima le manifestazioni scientifiche della SPR: chi più sa insegna a chi sa meno.
Buon lavoro e inviateci subito tanti buoni lavori da pubblicare!

(1) Università degli Studi di Milano - Cattedra di Psicoterapia - Servizio di Psicoterapia - Ospedale Maggiore di Milano (IRCCS).


PSYCHOMEDIA --> HOME PAGE
S.P.R.-It --> HOME PAGE --> RICERCA IN PSICOTERAPIA --> V1-N1