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PSYCHOMEDIA
Psycho-Conferences

Atti del Congresso - a cura di Ermete Ronchi:

Università degli Studi di Brescia - Cattedra di Psicologia Clinica
in collaborazione con SINOPSIS - COIRAG - PSYCHOMEDIA


Workshop B
PROBLEMATICHE E PATOLOGIE CONNESSE ALLA DIFFUSIUONE WEB


PROMEMORIA DEL CONDUTTORE

Michele Presutti

Psicoterapeuta, Gruppoanalista, Responsabile Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane ASL 10 di Pinerolo, Membro Ordinario del Laboratorio di Gruppoanalisi (COIRAG).


La prima cosa che mi viene da ricordare è la sostanziale transgenerazionalità del gruppo: partecipano al gruppo persone che rappresentano cronologicamente le diverse tappe della rivoluzione informatica e della diffusione della presenza progressivamente sempre più quotidiana e ordinaria dei mezzi elettronici nella nostra vita. Da chi il computer l’ha scoperto nella maturità a chi l’ha ricevuto come regalo per la sua prima promozione scolastica.

Per avviare il lavoro del gruppo propongo una pista di riflessione che ho provato a costruire a partire dagli stimoli che mi giungevano dalle relazioni presentate nella mattinata, e che schematicamente potrebbe essere rappresentata da tre assi lungo i quali collocare tre diversi livelli di analisi:

  • primo asse: dimensione individuale (soggettività), gruppale (relazioni) e sociale (rapporti)
  • secondo asse: cicli di vita (bambini, adolescenti, adulti, anziani)
  • terzo asse: potenzialità, patologie, regolamentazioni.

La proposta comincia a produrre le prime reazioni riflessive e il pensiero del gruppo oscilla tra la paura del grande fratello (Internet come strumento nato in ambiente militare) e il desiderio di una nuova forma di libertà (un anziano ritrova, attraverso la posta elettronica, il proprio fratello emigrato in “America” e ristabilisce una relazione fino ad allora affidata a rare lettere, che però erano anche un avvenimento).

Dopo racconti che mettono progressivamente in evidenza l’inevitabilità per molti di fare i conti con questa nuova dimensione della modernità, appare progressivamente all’orizzonte il fantasma della “Verità”:

Cosa è vero e cosa è falso di ciò che appare sullo schermo del nostro computer quando siamo immersi nella Grande Rete?

  • Come faccio a fidarmi di quello che vedo, sento e leggo?
  • Chi mi tutela?
  • Chi filtra le informazioni?

Si propone allora la questione morale del mezzo di comunicazione che sta invadendo le nostre case e i nostri luoghi di lavoro, si parla di “etica” per la “deregulation”, di “patente” per la gestione ciò che si nasconde (latente) dietro al monitor, si parla infine di “educazione” all’uso del mezzo telematico.

Questo tipo di problemi si mettono in evidenza rispetto soprattutto all’uso di Internet nell’infanzia e nell’adolescenza: il computer come educativo/diseducativo

Si fa avanti anche il problema della percezione del tempo che cambia improvvisamente, cioè “vola” navigando nel mare del grande ipertesto telematico e qualcuno propone che, a proposito di educazione, si possa introdurre anche la “modica quantità” necessità derivante dalle potessibili dipendenze (e perversioni) che la rete fatalmente induce.

Il campo delle problematiche e delle patologie connesse alla diffusione del web, oggetto del gruppo, viene esplorato in modo molto puntuale, ma la paura che guida questo tipo di pensieri è spesso contrastata o forse negata, dalle riflessioni sulle esperienze buone, sulle potenzialità evolutive nella comunicazione e nella dilatazione della percezione del mondo che dalla finestra di Internet viene fornita a chi lo utilizza.

Credo che il contributo conclusivo di Anna Maria Burlini recorder del nostro gruppo abbia colto in modo pieno ciò che il tema aveva prodotto nelle riflessioni scaturite nel corso di quell’ora e mezza tra i partecipanti: “E lutto e meraviglia …sono un nodo”

Non ricordo se già allora avessi fatto questa associazione, in ogni caso la ripropongo qui ora: La perdita (il lutto) mi pare possa riguardare il passaggio epocale che Internet segna nella nostra civiltà, un passaggio che apre anche al timore (angoscia) di fronte alle meraviglie del futuro.

Mi viene in mente però che entrambe le cose, dice la poetessa, sono contenute nel “nodo” che in fondo è l’elemento essenziale e costitutivo della “Rete”.


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Michele Presutti
Via Trinità, 7
10026 Santena TO
E-mail: presutti@arkacom.it

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