Silvia Bianchini, Donatella Conti, Francesca Fenzo, Daniela Giacobazzi, Francesco Mancini, Simona Moscardini, Cristina Polli, Linda Soldani, Rigoberto Castaneda Restrepo, Eva Cordioli, Tiziana Ferrari, Paolo Lindaver, Maria Cristina Martini, Irene Picone, Antonella Rainone, Monica Zermiani. a cura di : Antonella Rainone e Francesco Mancini Gli approcci cognitivi alla depressione Franco Angeli, Milano
Il volume è rivolto a tutti coloro che sono interessati a conoscere i principali modelli sviluppati allinterno dellapproccio cognitivo per comprendere e trattare i disturbi depressivi, sia nellacuzie che nella ricorrenza. Si parte dal modello cognitivo più conosciuto, il modello di Beck, che oltre alla formulazione classica, viene presentato nei suoi ultimi sviluppi, sia per la parte teorica, con lipotesi del mode di perdita, che per quella terapeutica, con laggiunta della schema-focused ther-apy. Quindi vengono descritte le ipotesi che partendo dalla teoria dellimpotenza appresa arrivano alla formulazione della Hopelessness Theory of Depression. Un intero capitolo è dedicato alla descrizione dei fattori cognitivi di mantenimento del disturbo depressivo, ed in particolare, lattenzione centrata su di sé e la ruminazione, con le ipotesi di Nolen-Hoeksema, Ingram, Greenberg e Pyszczynski. Sono descritti gli studi sui fattori cognitivi e sociali e le ipotesi da essi sviluppate, mostrando la significatività del ruolo che questi fattori svolgono sul grado di vulnerabilità al disturbo depressivo e su insorgenza, mantenimento, cronicizzazione e guarigione dal disturbo stesso. Viene descritto il passaggio tra lapproccio unilivello di spiegazione dellesperienza emotiva normale e patologica, a quello multilivello. Sono dettagliatamente riportati due modelli di comprensione e terapia della depressione, sviluppati nellambito dellapproccio multilivello: la SPAARS di Power e Dalgleish e lICS di Barnard e Teasdale. Oltre al modello ICS, si descrive la Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness (MBCT), messa a punto per aumentare lefficacia della Terapia Cognitiva di Beck nel ridurre la ricorrenza alla depressione, soprattutto con i pazienti la cui storia clinica contiene diversi episodi depressivi pregressi. Viene riportato un altro promettente tentativo di risolvere lo spinoso problema della ricorrenza: la Terapia del Benessere, protocollo sviluppato dal gruppo di ricerca di Giovanni Fava, integrabile, come la MBCT, con la Terapia Cognitiva. Infine, si dedica ampio spazio alla descrizione della Terapia Interpersonale. Il lavoro di compilazione ed editing dei contributi del volume si è svolto nellambito dellattività clinica e di ricerca del corso di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva della Scuola di Psicoterapia Cognitiva (SPC-Verona) e dellAssociazione di Psicologia Cognitiva (APC-Verona). |