Questo libro è una riflessione di confine, svolta nello spazio che esiste tra la vita intima, personale degli individui e la cosiddetta realtà esterna, cioé le condizioni di vita delle società avanzate caratterizzate da una forte impronta tecnologica. L’autrice, psicoanalista junghiana, rinuncia ai suoi abituali strumenti interpretativi e culturali, dichiarandone i limiti e la necessità di un aggiornamento su una realtà che muta troppo velocemente lasciando sacche di fenomeni rimossi o comunque inesplorati.
Il dilagare di sintomi psicologici e psicosomatici nelle persone normali, il diffondersi delle soluzioni farmacologiche e delle ipotesi genetiche della malattia mentale ripropone la situazione e il dilemma in cui sono poi maturati gli importanti cambiamenti del sistema psichiatrico: il paziente è un malato isolato o un anello debole, sensibile, traumatizzato nella catena famigliare o sociale? Il punto è che ora non si tratta più di alcuni individui e solo di manifestazioni estreme.
Nella prima parte del libro viene trattata la solitudine nel mondo tecnologico, toccando il tema del rapporto tra valori umani, tecnica e potere, la biotecnologia, la psicologia e l’ambiente, la comunità, l’informazione e la comunicazione.
Nella seconda parte l’autrice si avvicina all’individuo osservandolo nel suo faticoso rapporto di adattamento all’ambiente sociale, nelle rinunce che questo processo comporta, nelle varie forme che esso prende. Vengono tratteggiate alcune figure della solitudine dell’individuo nella comunità e nella società: il disertore, il disadattato o diverso; il terrorista; il dissociato; l’eroe solitario; il profeta; il mistico, l’artista e il viandante.
Infine, nella terza parte, lo zoom si fissa sulla solitudine nei rapporti interpersonali: la solitudine tra le generazioni; brevi flash sulla vita di coppia e le donne; come educarci ad essere soli e il ruolo dei valori umani condivisi all’interno della comunità. Attraverso citazioni e note bibliografiche, l’autrice arricchisce la sua ricerca inserendola anche in un quadro multiculturale che attraversa tempi e geografie, dove l’esperienza della solitudine come fenomeno universale, viene puntualmente articolata con l’attuale condizione della società avanzata.

La Piccola Editrice
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