Laura Tremelloni Arctic spring Potential for Growth in Adults with Psychosis and Autism Edito presso Ed. Karnac, London (2005)
Primavera nell'artico
Anne Alvarez- Consultant Child and Adolescent Paychotherapist- London Il titolo di questo libro ci porta con l'immaginazione alle lontane terre artiche dove gli abitanti vivono in condizioni climatiche e ambientali difficili e disagevoli. Allo stesso modo certi pazienti sembrano vivere in un clima emotivo interiore caratterizzato da isolamento, freddezza e un'apparente incapacità intellettuale. Il congelamento del proprio mondo emozionale si riflette anche nel rapporto transferale, opponendosi così all'instaurarsi dell'indispensabile alleanza terapeutica. L'ipotesi sostenuta dall'autrice nasce dal confronto di terapie condotte nel campo dell'autismo infantile con quelle di pazienti adulti sia nevrotici, che psicotici o borderline o con sintomatologia psicosomatica. In tali casi si sono evidenziate, accanto a parti più evolute della personalità, capsule autistiche che mantenendo al loro interno esperienze di una fase primitiva della vita, pre-simbolica, sarebbero responsabili sia dei disturbi di devitalizzazione che dell'inibizione intellettiva. I lunghi trattamenti psicoterapici descritti nel libro mostrano la necessità del riconoscimento precoce di tali nuclei autistici per impedire l'inaridimento e il fallimento della terapia, data la mancanza di risposte emotive nel transfert. Nella prima parte del libro vengono discussi in modo dettagliato le caratteristiche delle psicoterapie con bambini autistici, le analogie con i pazienti adulti con capsule autistiche, le difficoltà incontrate nel trattamento di tali casi e i fattori che si sono rivelati terapeutici alla luce di queste esperienze. Dato la specificità delle sintomatologie e la particolarità del rapporto transferale s'è imposta l'esigenza di cercare nuove modalità d'approccio psicoterapico, più flessibile e adattabile alla specificità dei singoli pazienti e alle diverse fasi della terapia. Tali variazioni occasionali devono favorire inizialmente la relazione transferale, tenendo conto dell'estrema sensibilità e della facilità al ritiro emotivo di questi pazienti. La posizione dell'analista deve prevedere un coinvolgimento attivo della sua mente nei momenti cruciali della terapia, allo scopo di rivitalizzare le parti congelate e favorire l'integrazione dei sentimenti, emozioni e pensieri. Laura Tremelloni, medico chirurgo specialista in psichiatria, psicoterapista ad orientamento psicoanalitico, ha lavorato inizialmente nell'ambito della Clinica universitaria di psichiatria e di neuropsichiatria infantile e poi nell'ambito privato come psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico con adulti e bambini. é socia fondatrice del Centro Internazionale Studi Psicodinamici della Personalità in Venezia dove svolge attività seminariale dal 1982. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Psicoterapia non ortodossa con un bambino particolarmente brutto in Materiali per il piacere della psicoanalisi. Il conflitto estetico (Pisa 1987); Eros senza psiche in Bimbi A., Eros e psiche (Tirrenia 1999).
A proposito della privacy pag. 8 Ringraziamenti pag. 9 Prefazione pag. 13 Introduzione pag. 16
Parte I - Aspetti teorici
Parte II - Casi clinici
Parte III |