Biyotkesh Tripathy Tribal Myths & Legends of Orissa. The Story of Origins Bhopal, Indira Gandhi Rashtriya Manav Sangrahalaya - Delhi, Pratibha Prakashan, 2005, pp. 292 Recensione di Stefano Beggiora
La pubblicazione di questa recente raccolta sui miti cosmogonici delle tribù dell'Orissa è l'interessante risultato di un lungo periodo di lavoro e studio sul campo di un gruppo di ricercatori guidato dal professor Biyotkesh Tripathy. Successivamente al suo pensionamento dalla carica direttore di Dipartimento presso l'UTKAL University di Bhubaneswar, il professor Tripathy ha dedicato gli ultimi anni ad un lavoro di assidua raccolta delle tradizioni orali dei gruppi tribali di questo stato indiano, registrando una consistente mole di miti, leggende, racconti e canti tradizionali delle popolazioni della giungla e divenendo una personalità nota in tale ambito di studi. L'opera propone quindi una serie di dati raccolti, come fonte primaria, sui cicli orali e sul folklore delle tribù, selezionando e presentando i temi e le versioni meno noti e che non siano mai stati pubblicati in precedenza. Il proposito del libro, su cui si costruisce tutta la sua struttura, è la dimostrazione di come quel complesso corpus tradizionale che l'autore definisce "Eredità Culturale Intangibile dell'India", in quanto popolare e non scritta, non sia affatto meno importante di quella che noi a nostra volta potremmo definire tradizione con la "T" maiuscola. Ovvero di come tale corpus, veicolato da generazione in generazione in ambienti spesso classificati come primitivi e illetterati, si sia sviluppato tramite una memoria dinamica dei gruppi e delle comunità, che costituisce la fondamentale corrente creativa della civiltà. L'analisi si baserebbe sul fatto che il sapere della giungla veicola ancor oggi, soprattutto nei miti della creazione, degli elementi arcaici che ricorrono sovente tanto in India, quanto presso altre culture. I simboli più antichi che ci riportano all'origine stessa dei maggiori pensieri religiosi delle diverse civiltà, ancor oggi sussistono, pulsanti, energici, vivaci, in seno a comunità che ancora sopravvivono nella foresta in condizioni di fatto semi-primitive. Ed in effetti basta scorrere alcune delle versioni riportate per accorgersi di come, solo mettendo in relazione le tradizioni tribali con correnti più note dell'hinduismo locale, compaiano nel ciclo cosmogonico le divinità più celebri, pur nella loro peculiare forma e attributi tribali, segno incontrovertibile di come elementi classici e letterari abbiano influenzato e modellato nel corso della storia il sostrato tradizionale popolare. E tuttavia esiste anche il percorso contrario, in virtù dei simboli primi del mito, delle funzioni stesse delle immagini di un pensiero arcaico, sembra quasi di assurgere ad una dimensione che già in altri contesti abbiamo definito pre-religiosa e pertanto, a rigor di logica, pre-letteraria. La risultante di tale processo è una potenziale mappatura di una cultura indiana composita, ricchissima di elementi di estremo interesse, in cui la componente tribale non risulterebbe affatto marginale così come di fatto marginale è la posizione di tali comunità nel complesso sistema sociale e castale del paese. Cavalcando la tigre, forse è proprio questo il caso di dirlo, di tale pensiero, foriero non solo di un notevole contenuto sociale, ma a nostro avviso anche di una certa profondità e obiettività scientifica, si cerca di stabilire l'antichità e l'originalità del modello tribale indiano attraverso un raffronto con quanto conosciuto delle prime civiltà della terra. E qui, sempre a nostro avviso, l'autore fa un passo un po' più lungo della gamba. Questo sarebbe il secondo proposito dell'opera in cui, proprio a controprova dell'originalità e centralità della tradizione delle tribù, si elabora una griglia di potenziali parallelismi con i miti cosmogonici delle culture Ebraico-Cristiana, Babilonese, Greca, Hindu e dell'Antico Egitto. Bisogna riconoscere che vi siano, in tale sforzo, alcuni agganci e spunti di riflessione alquanto interessanti per possibili approfondimenti. Tanto per fare qualche esempio il ricorrere in più culture del tema di un incesto ancestrale, o, in maniera più definita, la memoria di un diluvio universale che più che sanare il mondo da un qualche peccato elemento presente solo in alcune delle culture citate sembra quasi sancire il termine di un'era cosmica e il preludio di una nuova civiltà. L'argomento ci ha colpito perché abbiamo avuto modo di averne personalmente riscontro nello studio della conoscenza sacra e tradizionale di molti gruppi autoctoni dell'India nord-orientale. Va da sé che uno solo di tali argomenti avrebbe meritato un saggio a sé secondo una prospettiva storico-religiosa per lo meno di un certo rigore. Eppure la griglia proposta dall'autore ci pare alquanto superficiale, molte delle affinità e similitudini trans-culturali non sono approfondite al punto da eviscerare un'effettiva identità simbolica nei miti in questione. Quanto riportato come topos in contesto extra-indiano, in qualche occasione, non ci pare del tutto esatto e comunque, nella griglia analitica di cui sopra, una buona parte degli argomenti di matrice hindu o tribale non troverebbe poi alla fine evidenti ricadute negli altri settori analizzati. Questo non significa in sé che l'intuizione dell'autore non sia di fatto fondata o degna d'interesse scientifico, ma è fondamentalmente un peccato che la trattazione dell'argomento risulti, in ultima analisi, un po' dispersiva e incerta. Interessante altresì la sezione conclusiva in cui ci si propone uno studio della preistoria del mito e dell'ethos stesso dei gruppi tribali attraverso la codificazione dei livelli di stratificazione della tradizione, quasi ci trovassimo di fronte ad uno studio archeologico teso all'individuazione degli elementi fossili di una cultura comunque vivente e attuale. Una nota finale vogliamo aggiungere sull'opera circa il prezzo di copertina per quanto cartonata di 1800 Rupie (poco meno di 50$ più tassa e spese di spedizione per chi lo ordinasse fuori dall'India), che ci sembra veramente esorbitante considerato il formato tipografico generale, anche per un paese come l'India che, per l'editoria, mantiene prezzi abbastanza sostenuti. Tale importo sarebbe giustificato da una consistente sezione fotografica inserita come reportage del lavoro svolto fra le tribù e che consta di circa una sessantina di tavole a colori. Tale sezione è una vera miscellanea dei più comuni errori fotografici possibili, quali sovra e sotto esposizioni, controluce, soggetti scentrati o sfocati; il tutto stampato in maniera pessima su carta plastificata con immancabili sbavature e sovrapposizioni di colore. La nota forse peggiore che potremmo fare a tale sezione è che la mole stessa delle immagini è di rilevanza scientifica pressoché nulla. A parte qualche raro caso in cui si scorgono luoghi rituali o qualche tratto interessante da un punto di vista etnologico, quali costumi o tatuaggi tradizionali, il resto è una lunga teoria di personaggi in posa di fronte all'obiettivo, alcuni dei quali sono gli effettivi interlocutori delle tribù, ma spesso ritornano discutibili ritratti di guide, interpreti locali, addetti e membri del team vari. Ci siamo dilungati su questo perché indubbiamente tale intento autocelebrativo riduce tecnicamente alquanto la fruibilità del testo. La qualità generale dell'opera, in sintesi, ci pare alquanto altalenante. Abbiamo tuttavia voluto recensirla in quanto nella presente area tematica di Relazione Gruppo<=>Individuo (Magia, sciamani e guaritori) ci siamo spesso occupati di gruppi tribali dell'Orissa. Inoltre, nella massa di pubblicazioni di stampo governativo su questi temi, che ogni anno affollano gli scaffali delle librerie, con nuove copertine ma con contenuti ritriti e obsoleti, l'opera di Tripathy spicca indubbiamente per l'originalità del taglio e l'obiettività sul tema della tradizione in India.
"A tutti i nostri fratelli e sorelle tribali, che hanno portato la nostra eredità, così a lungo e così lontano, e che l'hanno data a noi così apertamente"
Celebrating the Intangible Cultural Heritage of India Acknowledgements Preface Abbreviations Introductions
I. The Tribes of Orissa: Status, Habitat and Culture A Selected Bibliography & Works Cited Index
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